L'Unione Europea e Renzi regalano alle banche le case dei creditori

Roma -

Troverete poco finora questa notizia sui mass media, eppure a me pare sconvolgente. Entro il 21 marzo il parlamento dovrà ratificare la direttiva europea che regala alle banche la casa dei debitori. 

Zitto zitto il governo Renzi Padoan ne ha predisposto il recepimento con un decreto, il numero 256. Grazie ad esso se un debitore non paga sette rete del mutuo sulla propria casa, la banca potrà immediatamente appropriarsi dell'alloggio senza passare dal giudice. Finora giustamente toccava alla magistratura decidere, era il tribumale la sede dove la banca poteva far valere le sue pretese e il cittadino le sue reali condizioni. È ovvio infatti che un conto è se uno ha perso il lavoro, un altro se si è giocato i soldi al casinò. Un conto è se l'insolvente ha dieci case e un altro se finisce in mezzo alla strada. E poi bisogna vedere come sono le rate del mutuo, gli interessi, le clausole in piccolo. Tutto questo finiva davanti al giudice, come è giusto in un uno stato di diritto, ove la perdita della casa non può essere considerata come una giocata di Borsa. 
Ora la UE per aiutare le banche dopo il sequestro dei risparmi procede a quello della casa. Una direttiva già imposta alla Grecia, dove decine di migliaia di famiglie sono o stanno per finire sotto i ponti. Un altro colpo alla nostra Costiuzione, per imporre una legislazione fondata su un ottocentesco privilegio della ricchezza, che sembra scritta da Ebenezer Scrooge prima del ravvedimento. 
Non pare che Matteo Renzi nei suoi brindisi con Juncker abbia posto la necessità della flessibilità nell'esproprio delle case dei poveri. Anzi da quel che comprendiamo il presidente del consiglio ha proprio fatto il contrario. Ha offerto alla UE lo scalpo dei diritti sociali, la cancellazione dell'articolo 18, la privatizzazione della sanità e della scuola, il sequestro dei beni per sostenere le banche; il tutto per avere un po' di flessibilità sui conti. Flessibilità che serve a Renzi per distribuire qua e là qualche mancia, cioè per finanziare la sua campagna elettorale. 
Vogliamo vedere chi nel parlamento sosterrà questa nuova infamia e e chi si opporrà ad essa. E siamo anche curiosi di sapere se qualcosa diranno gli apologeti della Unione Europea e dell'Euro, dal caldo delle loro case protette dalle banche.