LA VETRINA INFRANTA DI WALTER & CO.

Roma -

Pensavano che sarebbe bastata una mancia di qualche milione di euro per comprarsi anche l’ultimo simulacro di democrazia rappresentativa. E invece gli è andata male.

Per due giorni, centri sociali, occupanti di case, precari, studenti, comitati e associazioni hanno assediato la sede del consiglio del IV Municipio (zona Montesacro, nord est di Roma), chiamato a dare un parere consultivo (ma politicamente determinante) sulla delibera 218/07 che, in deroga a un Piano regolatore già moribondo, intendeva regalare 1 milione di metri cubi agli amici di Veltroni: Caltagirone, Toti e Parnasi. Un piano di speculazione immobiliare e finanziaria che, ovviamente, non prevedeva nemmeno una casa popolare, ma soltanto piani di edilizia residenziale privata e di lusso.

Il no alla delibera è giunto all’ora di pranzo dopo l’ennesimo tentativo da parte del Partito democratico di far saltare il voto. Colti da una crisi di nervi, gli esponenti del Pd hanno lasciato l’aula minacciando crisi politiche e regolamenti di conti. Uno stop inaspettato per il sindaco e il suo comitato d’affari, sempre più espressione della rendita e della speculazione, costretti a incassare un no che parla a tutta la città, alle mobilitazioni che si stanno aprendo contro il nuovo sacco di Roma.

La mobilitazione dei cittadini ha costruito uno spazio di democrazia diretta, oltre la palude degli interessi privati e delle lobby politiche, capace di imporre una presa di posizione chiara alle forze di sinistra e al presidente del Municipio e di incrinare la vetrina della governance veltroniana. Ora dobbiamo rilanciare la mobilitazione in tutta la metropoli, dando vita a uno spazio permanente di organizzazione delle forme di resistenza alle politiche del Campidoglio e agli interessi privati.

LA CITTA’ E’ UN BENE COMUNE: REDDITO E CASA PER TUTT*

<<Blocco Precario Metropolitano>>

Horus occupato
Astra19 spa
Occupanti di via Volontè
Asia-RdB