COLLI PORTUENSI: UNICREDIT RISPONDE A VELTRONI

Roma -

In seguito alle mobilitazioni degli ultimi mesi e alle sollecitazioni ricevute dal comitato degli inquilini di viale Colli Porteunsi 187 e dall'AS.I.A.-RdB, il sindaco di Roma Walter Veltroni aveva deciso di scrivere, lo scorso 19 dicembre, una lettera al Presidente e all'Amministratore delegato di UniCredit chiedendo 'la possibilità di una intesa che riesca ad evitare situazioni di disaglio e renda meno distanti le ragioni degli inquilini da quelle della proprietà'.

 

Il 7 gennaio 2008, il responsabile Risorse umane di UniCredit Group ha risposto al sindaco Veltroni:

Egregio Sindaco,

il Gruppo UniCredit ha sempre cercato di avere una particolare sensibilità di fronte a situazioni di disagio sociale e, in questa prospettiva, abbiamo seguito con attenzione la situazione degli affittuari degli immobili di Viale dei Colli Portuensi, 187.

La proprietà dell'immobile è riconducibile al Fondo Pensione dei Dipendenti dell'ex Cassa di Risparmio di Trieste, ente autonomo dotato di propria personalità e responsabilità giuridica nonché soggetto alla sorveglianza della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, nei confronti del quale il Gruppo UniCredit non ha alcuna facoltà di orientare le spettanti decisioni'. 

L'edificio interessato, e di conseguenza quanto ne deriverà dalla prossima dismissione, rappresenta il patrimonio di pertinenza di tale Fondo, finalizzato quindi ad assicurare il necessario livello di prestazione previdenziale dei lavoratori iscritti e delle loro famiglie.

Nonostante il Gruppo UniCredit non abbia facoltà diretta di intervento sulle decisioni autonome del Fondo, abbiamo chiesto allo stesso di offrire agli attuali inquilini condizioni di miglior favore rispetto ai prezzi di mercato ampliando inoltre i termini di scadenza per consentire una più serena valutazione della proposta e delle eventuali possibili alternative. Ci risulta che questo intervento sia stato effettutato.

Ci rendiamo pienamente conto che il suo ruolo è quello di risolvere o minimizzare le situazioni di disagio nella città, e apprezziamo sinceramente la Sua posizione; come vede, nei limiti imposti dai vincoli legali e economici, cerchiamo di avere un simile orientamento; purtroppo non possiamo andare oltre ciò che abbiamo già fatto, sollecitando il Fondo Pensione dei dipendenti dell'ex Cassa di Risparmio di Trieste a trovare un accordo con gli inquilini dello stabile.

Continueremo a seguire la situazione con la speranza che le parti trovino una situazione al problema.

Cordiali saluti

Rino Piazzolla