Approvato il decreto casa, lancio di uova e arance contro Montecitorio

Roma -

 

 

Decreto casa, sì della Camera alla fiducia. I movimenti a Montecitorio: lancio di uova e 'accampata-lampo' al Colosseo

Nuova protesta degli attivisti per il diritto all'abitare. In piazza hanno seguito la procedura del voto al Piano Casa. Dopo il presidio si sono spostati in corteo all'Anfiteatro Flavio bloccando il traffico: qui hanno aperto le tende (smontate dopo poco) e sono saliti sulle impalcature per esporre lo striscione "Liberiamo Roma da divieti, rendita e precarietà"

"Vergogna, vergogna". Poi il lancio di uova e arance. E' stata accolta così, dai movimenti per il diritto all'abitare in sit-in davanti a Montecitorio, la notizia dell'approvazione alla Camera della fiducia posta dal gioverno sul decreto Casa. "Se passa la fiducia al decreto Lupi rimaniamo qua a oltranza" aveva promesso ill leader dei Blocchi Precari Metropolitani Paolo Di Vetta durante il presidio organizzato per contestare il Piano Casa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che poco dopo le 20 con la fiducia è stato approvato con 324 favorevoli e 110 contrari.

Subito si è alzato il coro 'Vergogna, vergogna' accompagnato dal lancio di uova e arance contro Montecitorio, poi gli attivisti hanno lasciato la piazza per muoversi in corteo: in via delle Botteghe Oscure hanno bloccato un autobus della linea H, sono passati poi a piazza Venezia mandando in tilt il traffico e si sono diretti verso il Colosseo. Qui hanno montato una decina di tende, smontate poco dopo, e un gruppo di manifestanti è salito sulle impalcature per esporre lo striscione "Liberiamo Roma da divieti, rendita e precarietà" dal secondo anello della struttura. Di Vetta ha così dichiarato conclusa la manifestazione, lanciando un appuntamento per martedì: "Terremo una conferenza stampa alle 15 a Montecitorio, dopo il voto definitivo alla Camera sul Piano Casa di Lupi".

Al megafono il leader dei Blocchi precari metropolitani ha commentato il sì della Camera al decreto Lupi: "Hanno appena votato un testo che uccide il diritto alla Casa nel nostro Paese, così come il governo Renzi ha già fatto con il lavoro. Questa manifestazione - ha aggiunto - la regaliamo ad Angelino Alfano, che stamattina ha fatto la voce grossa. Angelino dove sei?". Al megafono altri attivisti hanno urlato: "Se vuole riappacificare questa città Alfano venga con i carri armati".

Nel primo pomeriggio un centinaio di persone, tra cui molti immigrati, erano scesi di nuovo in piazza per contestare il decreto, in particolare l'articolo 5, che dichiara abusivi gli allacci alle utenze per le occupazioni abitative. In merito all'esito della votazione, Di Vetta ha parlato di "sensazioni negative, di un governo che non ascolta, e invece di fare dibattito serio fino al 27, liquida con arroganza discussioni più approfondite, come ha fatto già con il Jobs Act". Critiche anche al piano sicurezza per Roma Capitale presentato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Ci si prepara a reprimere le manifestazioni proprio mentre Renzi prende decisioni che aumentano la precarietà. Non è accettabile un Paese che consente tutto questo: non si possono mettere in campo provvedimenti cosi pesanti senza pensare a una reazione di piazza".