Edilizia pubblica a Roma: un affare senza fondo

Roma -

 

I costruttori privati intascano soldi pubblici ma non danno agevolazioni agli affittuari

di Peter D’Angelo

Dove finiscono i finanziamenti pubblici? L’edilizia agevolata convenzionata nasce per calmierare i canoni d’affitto per alcune fasce reddituali e per alcune categorie sociali. I soldi vengono dati dallo Stato, che dovrebbe anche vigilare sul corretto uso e sul rispetto delle convenzioni.

Invece sembra esistere un’emorragia di fondi pubblici che sfugge al controllo e finisce nelle tasche private dei costruttori: c’è infatti una circolare che in teoria stabilisce che i soldi pubblici stanziati devono poi essere decurtati dai canoni d’affitto, ma non sembra essere sempre applicata.

 

Solo per gli ex.art. 18, ovvero quei funzionari di polizia che svolgono mansioni sensibili contro la criminalità, la Capitale ha sborsato circa 20 milioni di euro.

Il Comune sotto pressione ammette in una nota che questa svista è accaduta per “mero errore”, ma è un errore che si protrae ormai da anni.

A questo punto quindi viene da chiedersi: che fine hanno fatto allora gli altri 200milioni finiti sull’edilizia agevolata per le fasce reddituali più basse?