Livorno. Decine di poliziotti per eseguire uno sfratto in Viale della Libertà

Livorno -

Stamattina la famiglia Colombo ha resistito fino all’ultimo ma purtroppo non è bastato. A mezzogiorno circa Francesco e suo figlio sono stati accompagnati fuori dall’appartamento dalla polizia insieme a poche valigie ed effetti personali. Troppo numeroso lo schieramento di polizia ( una camionetta e circa 20 poliziotti e carabinieri). Troppo forti gli interessi da difendere a scapito dei cittadini e dei lavoratori.

 

Il sindacato Asia e il comitato diritto all’abitare ha fatto tutto il possibile per scongiurare l’ennesimo abuso ma purtroppo, questa volta, non è bastata neanche la presenza numerosa di iscritti ,simpatizzanti e residenti del quartiere che hanno solidarizzato per tutta la mattinata.

 

Oggi un’altra famiglia in difficoltà economica ha perso la propria casa e si trova praticamente per strada senza alcuna soluzione.

 

A bocce ferme sarà utile fare una valutazione generale di quanto è successo  e quanto succederà nei prossimi mesi nella nostra città. A caldo però è importante individuare i primi responsabili.

 

Il nostro sistema giuridico, basato sulla difesa ad ogni costo degli interessi speculativi e immobiliari, a scapito dei cittadini e dei lavoratori, permette che un qualsiasi personaggio ( in questo caso l’avvocato di Bologna Fabrizio Silvestri) possa acquistare all’asta a prezzi irrisori diversi immobili , appartenenti a persone in difficoltà, per specularci sopra rivendendoli o per acquisire rendite. Non esiste nessun meccanismo di difesa dei cittadini. L’unico meccanismo che si innesca in questi casi è quello che ordina a decine di poliziotti di intervenire per sbattere fuori di casa una famiglia. Per questa gente non ci sono Italiani o stranieri ma ci sono solo poveri e ricchi. Continuare a parlare di profughi e alberghi serve solo a distogliere l’attenzione dai problemi reali che viviamo quotidianamente.  Il nostro sistema non è razzista, permette di  speculare in tutti gli ambiti possibili senza alcuna distinzione.

 

La prima istituzione che favorisce direttamente questa meccanismo è la Prefettura. Nel caso di Francesco ha rifiutato di concedere la graduazione prevista per legge e richiesta dalla stessa commissione territoriale di contrasto al disagio abitativo.  Non è dato sapere ufficialmente neanche il motivo di questo rifiuto.  Sappiamo solo che il nuovo proprietario presentò un’istanza alla Prefettura chiedendo l’immediata esecuzione senza possibilità di rinvio. Il Prefetto avrebbe dovuto scegliere quale dei due interessi tutelare. Tra la parte debole ( famiglia in difficoltà economica) e quella palesemente più forte ( pluri-proprietario di appartamenti  in diverse parti di Italia ) ha scelto ovviamente quella più forte.  E non è un caso.

 

Il giudice, gli  ufficiali giudiziari e il medico legale Marcello Ermini. Il primo, nonostante le memorie presentate ha emesso una sentenza di sgombero immediato dell’appartamento rinviando la decisione sui tempi e le modalità agli ufficiali giudiziari. Questi non sono stati in grado di imporsi nei confronti del proprietario non accettando le richieste dell’inquilino che chiedeva solamente 25 giorni di tempo  per potersi organizzare. Il medico legale perché nonostante i referti medici che comprovavano lo stato precario di salute dell’inquilino ( problemi al cuore) ha dato il suo assenso scritto affinchè la polizia potesse trascinare fuori casa con la forza Francesco e la sua famiglia.

 

La nostra amministrazione comunale , principalmente l’assessore alla casa, che in momenti come questi non è in grado di essere presente per garantire il minimo di tutela affinché una famiglia in difficoltà non finisca per la strada. Sono stati gli uffici tecnici comunali a prendersi la responsabilità diretta di garantire solamente 4 giorni di albergazione senza che vi sia stato alcun intervento politico.  In questo contesto di crisi, con 40 sfratti nelle prossime settimane, è facilmente intuibile che se non ci sarà un intervento determinato e  concreto la situazione sfuggirà sicuramente di mano.

 

Qualcuno avrà notato che in questa lista non sono menzionati né i profughi né le cosiddette politiche di accoglienza.  Non è un caso.  A differenza del potere e dei vari fascisti/leghisti noi siamo abituati ad affrontare a testa alta i veri problemi.  Essere forti coi deboli ( i richiedenti asilo) e deboli coi forti ( gli speculatori e palazzinari) non rientra nella nostra mentalità. Se a Livorno non ci sono case da assegnare non è certo colpa di qualche centinaio di ragazzi che scappano dalle guerre . Iniziamo ad accendere il cervello e diamoci a fare per difendere i nostri interessi.