ROMA: IL IV MUNICIPIO COME PONZIO PILATO, MENTRE DUE FAMIGLIE FRAGILI RISCHIANO LO SFRATTO!

Roma -

Questa è la storia di due famiglie residenti nel IV Municipio di Roma, ennesime vittime di sfratto che si sono rivolte all’ASIA-USB per essere supportate e tutelate in questa delicata situazione.

Le due famiglia hanno molto in comune tra loro, la precarietà del lavoro, una condizione economica difficile ed una invalidità grave all’interno del proprio nucleo familiare, tutti elementi o cause che portano inevitabilmente ad una morosità incolpevole oggetto di procedura di sfratto esecutivo.

Aldo ha oltre settanta anni e dal 1993 gli è stata riconosciuta una invalidità totale, vive in un immobile di proprietà dell’Inps insieme alla moglie ed al figlio entrambi disoccupati, si sostengono con la pensione di invalidità e l’indennità di accompagno e gran parte dei citati introiti viene destinata alle sue  cure, sulla sua condizione  economica e sociale, da circa trenta anni  è stata richiesta l’attenzione  del Comune di Roma che si è fatto carico della problematica solo inizialmente, per poi declinare successivamente l’impegno assunto.

Anna (nome di fantasia) è una mamma di due bambini di cui uno affetto da una grave patologia che lo costringe a letto, fino a quando ha potuto ha lavorato ma il peggioramento delle condizioni di salute di suo figlio l’hanno costretta a cessare ogni attività lavorativa, vive in un immobile di proprietà della Cassa Ragionieri insieme alla madre pensionata la quale percepisce una pensione minima e contribuisce al sostentamento familiare.

L’allontanamento forzoso dall’immobile in cui vive la famiglia, causerebbe non poche difficoltà che ricadrebbero sulle condizioni di salute del minore poiché l’immobile in oggetto si trova in prossimità dell’azienda ospedaliera che lo tiene in cura.

Queste due delicatissime condizioni di vita delle famiglie citate sono state sottoposte dall’ASIA-USB all’Assessorato delle Politiche Sociali ed Abitative del IV Municipio di Roma, il quale con nota del 21 Giugno u.s. ci ha comunicato che quanto segnalato non è di loro competenza e di risolvere il problema  direttamente con i proprietari degli immobili.

Questa è l’attenzione che le istituzioni di prossimità hanno nei confronti delle fasce deboli sul nostro territorio.

Mentre il IV Municipio si lava le mani, declinando la propria responsabilità, continua l’assenza di soluzioni da parte dell’assessorato alla casa di Roma Capitale: la nuova amministrazione, impegnata a convocare solo tavoli e stati generali, non ha ancora capito che occorrono soluzioni vere per fermare questo stillicidio quotidiano che colpisce i più deboli.

ASIA-USB Roma