RIFUGIATI DI VIA SCORTICABOVE: SOLO SGOMBERI E NIENTE DIRITTI DAL COMUNE DI ROMA. USB E ASIA CHIEDONO INTERVENTO UMANITARIO ALLA REGIONE LAZIO.

Domani 10 agosto, ore 7.00.

L'ALBA DI SAN LORENZO: COLAZIONE RESISTENTE A VIA SCORTICABOVE

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Roma -

I rifugiati sudanesi di via Scorticabove, tutti riconosciuti tali da più di dieci anni, sono abbandonati in strada dal giorno dello sgombero del 5 luglio senza nessuna protezione umanitaria.

Riteniamo scandalosa l'inerzia e l'indifferenza del comune di Roma di fronte a persone che hanno acquisito da anni tutti i diritti fondamentali ad avere una vita dignitosa.
L'Assessorato alle Politiche Sociali offre solo un'inaccettabile temporaneo ricovero in strutture di assistenza (riportando indietro di 15 anni l’orologio della assistenza emergenziale) e non riconosce a questa comunità il diritto ad autogestirsi un percorso di protezione sociale assistito dalle Istituzioni competenti.

L'USB e L’ASIA, preso atto dell'insensibilità dell'amministrazione comunale che all'ultimo incontro ha addirittura annunciato un prossimo sgombero del presidio rimasto in via Scorticabove, chiede alla Regione Lazio un intervento umanitario per garantire ai rifugiati sudanesi una sistemazione di emergenza per permettere l’avvio di un percorso di integrazione e protezione della comunità senegalese.

USB di Roma
ASIA-USB