Asia USB baluardo contro i tentativi di invasione fascista delle periferie

Roma -

Mentre si assisteva all'acceso dibattito sulla presenza, poi revocata, al Salone del Libro di Torino della casa editrice di estrema destra Altaforte, legata a doppio filo con Casa Pound, proprio i fascisti di questo gruppo hanno tentato, fallendo per l'ennesima volta, la penetrazione nel quartiere popolare di Casal Bruciato, una delle zone più marginalizzate e abbandonate dalle istituzioni di Roma lungo la via Tiburtina.

Un quartiere al centro delle lotte per la casa nella capitale fin dalle antiche occupazioni dei baraccati del Borghetto Prenestino e degli sfrattati di San Basilio. Un quartiere in cui è sempre forte e riconosciuta da tutti la presenza di Asia USB, che qui come negli altri quartieri popolari lotta per il diritto all'abitare, sostenendo le istanze di una popolazione esasperata dalla mancanza di servizi come di risposte da parte dell'amministrazione cittadina.

Il pretesto per i fascisti per tentare il radicamento nella zona è stata l'assegnazione legittima di un alloggio popolare a una famiglia di etnia Rom composta da ben 14 elementi. Casa Pound ha soffiato sul fuoco dell'odio per gli “zingari” che, secondo loro, non avrebbero diritto a un alloggio popolare. Non è la prima volta: basti ricordare il corteo tentato a settembre 2018 contro i Rom a Casal Bruciato, oppure i recenti episodi di Torre Maura, Tor Vergata e di nuovo Casal Bruciato.

In ogni luogo, sempre, i fascisti hanno trovato opposizione soltanto nei militanti e negli attivisti di Asia USB, supportati in ogni occasione e con maggior successo proprio dagli abitanti dei quartieri popolari.

È stato anche grazie alla chiamata alla mobilitazione di Asia USB, mossasi per prima e in solitudine, che finalmente a Casal Bruciato si è riunito l'antifascismo romano, con un presidio numeroso e determinato, trasformatosi in corteo nonostante i tentativi di provocazione della polizia, a ribadire che nei quartieri popolari non c'è spazio per chi vuole agitare la guerra tra poveri.

Asia USB si è sempre schierata contro chi tenta di speculare sulle sofferenze e sui problemi dei quartieri popolari, e anche in questo caso il suo ruolo è stato fondamentale nella riuscita delle giornate di antifascismo di Casal Bruciato.

Così come è stata importante la denuncia della presenza di una talpa negli uffici dell'amministrazione comunale, che con le informazioni passate sottobanco ai fascisti tenta di alimentare l'onda nera che aspira a occupare le periferie.

Asia USB continuerà a costruire e consolidare la presenza su questi territori, affiancando gli abitanti nelle loro legittime rivendicazioni. La mancanza di alloggi popolari è ormai sotto gli occhi di tutti, la necessità di costruirne di nuovi e recuperarne di sfitti è un'evidenza, così come quella di una sanatoria degli occupanti.

 

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