EX CINEMA ASTRA: APERTA L'INTERLOCUZIONE CON LA PROPRIETA'

Roma -

 

Il 14 febbraio scorso un centinaio di precari, studenti, famiglie senza casa e migranti del Blocco Precario Metropolitano e dell’AS.I.A. RdB aveva occupato i locali ancora abbandonati dell’ex cinema Astra, in viale Jonio 209, nel quartiere del Tufello. A seguito dell'iniziativa, il presidente del Municipio IV, Alessandro Cardente, aveva convocato la proprietà per verificare la destinazione dello stabile e gli eventuali progetti esistenti.

L’incontro si è svolto martedì 26 febbraio 2008 e ha visto la partecipazione del minisindaco, oggi sub commissario, del delegato della Filmauro e dei portavoce degli occupanti.
Gli occupanti, che avevano deciso di lasciare lo stabile - in condizioni di assoluta inagibilità e invivibilità - hanno ribadito le motivazioni della mobilitazione, rilanciando la necessità di un progetto di recupero sociale, culturale e abitativo dell'immobile.

Il presidente del Municipio IV ha evidenziato la disponibilità dell’amministrazione ad adoperarsi per proporre soluzioni che rispondano alle richieste dei cittadini qualora la Filmauro si renda disponibile in questa direzione. La linea adottata dal rappresentante di De Laurentiis è apparsa di grande attenzione e orientata all’ascolto delle ragioni portate avanti dagli occupanti e dall’amministrazione.

Dopo questa prima interlocuzione, il tavolo di confronto è stato riconvocato per mercoledì 19 marzo 2008, presso la sede del Municipio IV.

Appare evidente che la mobilitazione nel territorio e nella città contro la rendita, il consumo di suolo, per il riuso degli spazi abbandonati (pubblici e privati), per affermare il diritto al reddito a partire dal diritto alla casa, comincia a dare i primi importanti segnali. In un municipio di 280 mila abitanti (grande come la città Bologna), è ora che la questione abitativa e la mancanza di strutture con funzione sociale e culturale diventino una priorità, oltre e contro gli interessi della grande proprietà immobiliare e le lobbies dei costruttori capitolini.