VENERDI' 11 APRILE MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA' DEGLI ATTIVISTI E PER IL DIRITTO ALLA CASA

Roma -

Con l’occupazione di 190 appartamenti alla Bufalotta dei costruttori Santarelli (multiproprietari di migliaia di appartamenti, centri commerciali, giornali e aziende di vari settori in tutta Italia) è ripresa la lotta per il diritto alla casa a Roma.

 

300 famiglie che non riescono a pagare l’affitto, che sono state sfrattate o stanno per esserlo, che non hanno i soldi per pagare il mutuo, si sono organizzate ed hanno cominciato la lotta.

Vogliono vivere in una casa dignitosa per potere condurre una esistenza dignitosa. Tutti ne abbiamo diritto.

 

Sono troppi anni che non si costruiscono più alloggi popolari. In cambio si costruisce tantissima edilizia privata e a farlo sono sempre gli stessi: Caltagirone, Toti, Parnasi, i Santarelli, Scarpellini, Bonifici, Mezzaroma e pochi altri. Un clan di costruttori/banchieri che ha fatto crescere il prezzo degli immobili e specula sulle vendite e sugli affitti.

 

È ora di dire le cose come stanno e di difendere un diritto sacrosanto, il diritto alla casa.

Viviamo male perché alcuni si sono arricchiti alle nostre spalle e perché sono loro, i grandi costruttori, che finanziano le campagne elettorali e le fortune di chi governa la città e il paese.

 

Dopo aver preso atto che molti degli appartamenti erano già stati venduti le 300 famiglie sono uscite perché non è la guerra contro chi ha speso una vita per comprarsi casa la nostra lotta. A piazza S. Marco abbiamo messo le tende ma i politici erano troppo preoccupati della nostra presenza e pertanto ci hanno fatto malmenare e arrestare.

 

Ma la nostra lotta non si può arrestare. Ora già non siamo più 300, siamo di più, la nostra lista cresce ogni giorno. Altre famiglie si stanno unendo alla nostra battaglia.

 

 

Venerdì 11 aprile 2008

ore 17.00 da piazza dell’Esquilino

 

Manifestazione

per il diritto alla casa e al reddito,

 contro le rendite e il clan dei grandi costruttori

Libertà per tutti gli attivisti arrestati