DISMISSIONE ENASARCO: PROSSIME ASSEMBLEE IN XII E V MUNICIPIO

 

- VENERDI' 15 MAGGIO ORE 18 IN VIA SCIANGAI, 10

- GIOVEDI' 21 MAGGIO ORE 18 IN VIA CASALBRUCIATO, 15

 

Roma -

 

CASE ENASARCO: RIAPRIRE LE TRATTATIVE E RIDEFINIRE LE TUTELE

Dopo l'approvazione del piano di dismissione del patrimonio immobiliare Enasarco e l'accordo raggiunto con i sindacati concertativi - firmato senza il mandato preventivo degli inquilini -, sono ancora molti i punti da rivedere:

- Nelle vendite dirette agli inquilini si propongono prezzi di mercato e si vuole realizzare una forte speculazione. Lo dimostra il fatto che l’Enasarco nel 2006 stava vendendo l’intero patrimonio a Ricucci e company per la cifra di 1,8 miliardi di euro, quando lo stesso patrimonio è ascritto a bilancio per 3 miliardi di euro. Ma ora che sta vendendo gli alloggi direttamente agli inquilini la Fondazione ha dichiarato di voler realizzare 4,5 miliardi di euro, un guadagno di 1,5 mld (+50%).

- Lo strumento del mandato collettivo favorisce l'intervento di quei sindacati firmatari interessati più a fare profitti che ad aiutare chi prova ad acquistare, come sta venendo alla luce in questi giorni da alcune inchieste giornalistiche.

- Le convenzioni con le banche non garantiscono gli stessi vantaggi offerti dai mutui agevolati proposti dalla Regione Lazio per le cartolarizzazioni (vedi viale Colli Portuensi e via Pincherle).

- Le tutele per le categorie più deboli sono limitate, inadeguate e temporanee. Non si capisce perché è stata elevata a sessantasette anni l’età per la nuda proprietà.

- II conferimento dell'invenduto a uno o più fondi immobiliari non rappresenta una sufficiente garanzia senza la presenza maggioritaria dell'amministrazione pubblica.

Chiediamo l’entrata in campo delle istituzioni (Municipi, Comune e Regione Lazio):

  • per individuare un percorso che porti alla definizione di garanzie certe per la tutela degli inquilini che non possono comprare e perché vengano fissati prezzi di vendita non speculativi;

  • per fermare una nuova speculazione a danno degli inquilini più deboli e per impedire che si apra una nuova ferita nella città di Roma, il cui effetto sociale ricadrà proprio sulle istituzioni.

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

 

- VENERDI' 15 MAGGIO- ORE 18- IN VIA SCIANGAI, 10 (PIAZZA CINA) NELLA SALA PARROCCHIALE

 

- GIOVEDI' 21 MAGGIO – ORE 18 - IN VIA CASALBRUCIATO, 15 (TRAVERSA DI VIA TIBURTINA) PRESSO IL PARCO DELLA CACCIARELLA

 

PARTECIPATE TUTTI

 

    - Per la vendita limitata ai soli inquilini in condizione di acquistare, partendo da un prezzo che non superi la soglia più bassa dell’Agenzia del Territorio, con uno sconto del 40%, più un ulteriore sconto che tenga conto dello stato degli immobili e degli anni di permanenza.

    - Per l’aumento dei finanziamenti del fondo regionale per i mutui a tassi agevolati (1%) destinati agli inquilini che subiscono le dismissioni.

    - Per la tutela degli inquilini che non possono comprare attraverso l’acquisizione dei loro appartamenti al patrimonio pubblico della Regione Lazio e del Comune di Roma.

    - Per la convocazione del tavolo inter-istituzionale che porti alla revisione dell’accordo sindacati-Enasarco.


    Scarica in basso - tra gli allegati - i volantini delle assemblee e falli circolare nelle zone interessate.

    <//u>