INQUILINI ENASARCO: FINO AD ORA SOLO CHIACCHIERE!

L'ASIA mette in guardia gli inquilini da iniziative convocate in forma 'anonima' da quelle forze che non hanno il coraggio di firmarsi, che hanno però sottoscritto gli accordi con l'Enasarco, che sono contro la svendita e che quindi richiedono le dismissioni ai prezzi pieni di mercato.

Roma -

E’ partito nel mese di febbraio 2011 il piano di vendita degli alloggi dell’Enasarco in base all’accordo sottoscritto con i sindacati complici, gli stessi che siedono nel C.d.A. della Fondazione, siglato senza il consenso degli inquilini, né preventivo né confermativo.

Come ha ribadito pubblicamente in un intervista il Direttore Generale della Fondazione i criteri stabiliti per la vendita sono quelli del prezzo di mercato fissati dall’Agenzia del Territorio (che ‘osserva’ i valori dichiarati e non quelli reali), in base a ‘valutazioni medie’ dello stato degli immobili, senza tenere conto dello stato di conservazione reale dei fabbricati e dei singoli appartamenti, senza tenere conto della categoria catastale, delle eventuali agevolazioni urbanistiche e fiscali di cui hanno usufruito nel tempo l’Ente e le società costruttrici. Questo in palese violazione anche dell’accordo stesso che prevedeva valutazioni in base all’ubicazione, stato manutentivo, tipologia e qualità edilizia, servizi, posizione dell’alloggio e dei diritti di superficie.

Le tutele previste per chi non sarà in grado di acquistare sono insufficienti e onerose, rinnovi contrattuali con aumenti dei canoni fino al 200-300% (es. Via Pietro Mascagni) per chi ha contratti in scadenza dal 2008 in poi, oltre a richieste di presunti arretrati che vengono calcolati in modo del tutto illegittimo. Non è lecito richiedere agli inquilini anni di “arretrati” perché il mancato rinnovo dei contratti non è dipeso dagli inquilini.

L’AS.I.A.-USB in questa vertenza sulle dismissioni speculative dell’Enasarco e sugli aumenti degli affitti ha mobilitato gli inquilini e ha coinvolto tutte le Istituzioni (Prefetto, Regione Lazio, Comune di Roma, Parlamento e Ministeri competenti) per richiedere una moratoria e l’apertura di un Tavolo Inter-istituzionale che fermi le ingiuste pretese della Fondazione e impegni il Governo e gli enti locali ad attivare le tutele necessarie.

-    Perché le forze di governo ribadiscano con atti legislativi, recependo la direttiva CE 2004/18 e la delibera dell’Autorità di Vigilanza (AVCP) del febbraio scorso, che gli Enti privatizzati come l’Enasarco sono organismi di diritto pubblico, che gestiscono un patrimonio con una funzione sociale, anche in considerazione del fatto che hanno costituito il proprio patrimonio quando erano a tutti gli effetti pubblici, ragion per cui dice l’Autorità di Vigilanza si applica la legge sugli enti pubblici;

-    Per il finanziamento del fondo regionale per la concessione dei mutui all’1% previsti sulle cartolarizzazioni (fino a 200 mila €);

-    Per garanzie certe per chi non potrà acquistare, attuando soluzioni come in via Colli Portuensi e via Pincherle, utilizzando lo strumento dell’housing sociale;

-    Per la formazione di prezzi di vendita non speculativi per chi vuole acquistare gli alloggi tenendo conto del valore minino (e non di quello medio) dell’Agenzia del Territorio, dello stato manutentivo e conservativo degli immobili, della categoria catastale e del fatto che sono stati eventualmente costruiti usufruendo di agevolazioni urbanistiche e fiscali, applicando a tutti lo sconto diretto del 40% del prezzo;

-    Per la difesa dei posti di lavoro dei 400 portieri che vogliamo rimangano dipendenti Enasarco.

Su questa piattaforma l’ASIA-USB si sta mobilitando dal settembre 2008, con numerose manifestazioni sotto la Prefettura, sotto il Parlamento e i Ministeri competenti, ha ottenuto a dicembre 2010 l’approvazione all’unanimità di una Risoluzione da parte dell’VIII Commissione della Camera che chiede l’apertura del Tavolo Inter-istituzionale sul tema delle dismissioni e degli aumenti degli affitti; il Sindaco Alemanno e la Presidente Polverini in più occasioni hanno diramato comunicati stampa sostenendo la richiesta di moratoria; il 26 gennaio 2011 il Ministro Matteoli, durante l’incontro con una delegazione dell’AS.I.A. e dei Comitati inquilini, ha preso l’impegno di convocare il Tavolo Inter-istituzionale: MA FINO AD ORA SONO STATE SOLO CHIACCHIERE!

ORA BASTA!

L’ASIA-USB lancia un appello agli inquilini Enasarco per costruire una forte mobilitazione nei prossimi giorni che imponga il rispetto degli impegni presi. Invita chi abita negli alloggi Enasarco a organizzare i Comitati di caseggiato e ad aprire, visto che stanno già arrivando le lettere con le proposte di vendita, una vertenza - anche sul piano legale - per contestare i prezzi proposti dalla Fondazione che non tengono conto dello stato reale degli alloggi.

ASIA-USB
COORDINAMENTO DEI COMITATI ENASARCO