ROMA BENE COMUNE: INCONTRO CITTADINO!

GIOVEDÌ 21 APRILE 2011 ALLE ORE 17,00 ASSEMBLEA CITTADINA ALL'UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, NELL'AULA VI DELLA FACOLTÀ DI LETTERE.

Roma -

Le mobilitazioni diffuse che attraversano le città e che hanno al centro il tema della precarietà, pongono con definitiva insistenza la necessità che il presente di ognuno di noi è segnato da una assoluta disgregazione dei diritti e da una pesante crisi economica. La crisi che continuiamo a pagare a causa dei tagli al welfare, ai servizi, alle tutele necessarie, al diritto allo studio. Le amministrazioni locali, al pari del governo centrale, colpiscono sempre con maggiore vigore i redditi sempre più esigui dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, e lo fanno con l'aumento delle tariffe, con i licenziamenti nella pubblica amministrazione, con la progressiva cancellazione del welfare di prossimità.

 Le privatizzazioni sono l'altra faccia della medaglia. Con la continua dismissione del patrimonio pubblico e la cessione della gestione dei servizi a soggetti privati. Di fatto le amministrazioni locali abdicano ad un loro ruolo nel garantire il diritto alla casa, ai servizi alla persona, all'educazione, alla salute. La sicurezza tanto decantata non è altro che un simulacro di fronte all'assoluta insicurezza di migliaia di uomini e di donne a rischio di sfratto, in cassa integrazione, sull'orlo del licenziamento, disoccupati o con lavoro precario. La paura che avanza non riguarda le strade buie o la criminalità diffusa, piuttosto ha a che vedere con un presente senza futuro per centinaia di migliaia di giovani e spesso per i loro nuclei familiari fortemente colpiti da affitti altissimi e redditi insufficienti.

 

Anche sul piano della qualità della vita e sul futuro dei territori le cose non vanno bene. Si insiste sempre di più sulla necessità di avviare pacchetti edilizi come ripartenza economica dentro la crisi. Si fa riferimento alle grandi opere, ai grandi eventi, ai grandi piani e si ragiona sulle semplificazioni procedurali nella realizzazione dei progetti. Questo comporterà ulteriori devastazioni ambientali, nocività e messa a valore dei territori da parte della rendita, dentro un modello di sviluppo che purtroppo unisce centro-sinistra e centro-destra.

 Sul piano dell'accoglienza poi, si esalta l'arrivo dei pellegrini per il primo maggio di santificazione di Karl Wojtila, mentre si respingono coloro che arrivano esausti dal Mediterraneo, si sgomberano i Rom, si rinchiudono nei Cie i migranti. Anzi si usa strumentalmente la difficile situazione romana per chiudersi definitivamente ad ogni forma di solidarietà. L'idea di Roma Capitale diventa solo una formula da spendere come vetrina economica e non un valore sociale di attenzione e sensibilità multiculturale verso i nuovi e i vecchi diritti di cittadinanza.

 La città uscita dagli Stati Generali di Alemanno, sostenuta dalla Polverini e da Tremonti/Berlusconi, si racconta radiosa e baciata dal sole dei cerchi olimpici, sinonimo di pace, lavoro e qualità della vita. Le cose non stanno così ed è sotto gli occhi di tutti. Sono decine le manifestazioni, i presidi, gli arrampicamenti, gli scioperi. Tutto questo rappresenta il vero valore di questa città e dell'intera regione, in lotta per un presente diverso e per una riappropriazione di reddito e diritti, delle nostre esistenze dentro quartieri, città, paesi dove oggi prevale la legge del profitto, il valore di scambio rispetto a quello d'uso, la paura del diverso e l'egoismo sociale.

 Incontriamoci giovedì 21 aprile 2011 alle ore 17 in un'assemblea cittadina all'università Sapienza, nella Facoltà di Lettere in aula VI.

 

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