Dismissioni Immobiliari. On. Piffari (IDV): "Inaudito applicare due pesi e due misure"

Comunicato Stampa del 17 Gennaio, 2012 dell'On. Sergio Piffari dell'I.D.V.-Lombardia.

Roma -

 

“Equità e giustizia sociale è quello che abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere al Governo Monti – ha dichiarato l’on. Sergio Piffari, capogruppo IDV in Commissione Ambiente di Montecitorio – tuttavia queste linee guida non sono solo assenti nei provvedimenti legislativi ma, duole constatare, alcune vicende mostrano una triste continuità con il precedente esecutivo in merito a vicende private e poco trasparenti.

Il caso relativo all’immobile acquistato nel 2008 dall’attuale ministro Patroni Griffi, nel centralissimo quartiere capitolino Monti a 1.630 € al metro quadro, è un vero e proprio affronto rispetto all’annosa e angosciante vicenda che da anni, ormai, migliaia di inquilini degli enti privatizzati, non solo a Roma, stanno subendo e denunciando”.

“Le proposte di rinnovo a condizioni normative ed economiche di “mercato” dei contratti di locazione scaduti, nonché il processo di dismissione e vendita dei patrimoni immobiliari da parte sia di alcuni Enti previdenziali cosiddetti “privati” (Enasarco, Enpaia, Enpam, Enpaf, Enpav, Inpgi, etc.), di Fondi pensione (Unicredit, etc.) di Fondi immobiliari (Fimit, etc.) e di società assicurative come la SARA (la cui proprietà è riconducibile per il 54% all’Automobile Club d’Italia), hanno provocato – ha spiegato l’on. Sergio Piffari - devastanti ricadute sui bilanci familiari degli inquilini. I canoni di locazione proposti e i prezzi d’acquisto per gli immobili hanno subito incrementi spropositati con punte prossime al 300% e comunque mai inferiori al 70%-80% rispetto ai precedenti livelli di affitto mensile o di costo degli stessi”.

“Senza entrare nel dettaglio della vicenda che in questi giorni ha visto protagonista il neo ministro per la Pubblica Amministrazione, come ad esempio i criteri adottati per la valutazione dell’immobile, è triste rilevare come la politica sia incapace di affrontare con serietà la crisi abitativa di migliaia di famiglie, spesso a basso reddito o particolarmente svantaggiate, a fronte di soluzioni “ad hoc”, diametralmente diverse, offerte a inquilini eccellenti. Per queste ragioni nei prossimi giorni interrogherò il Governo per sapere come sia possibile che i criteri di equità e agevolazioni normative, che rappresentano le naturali finalità degli enti stessi, valgano e trovino applicazione per pochi privilegiati e non per tutti, come chiesto dalle associazioni e dai sindacati inquilini, al punto da riuscire a eludere persino le normali leggi di mercato, di per se indipendenti da fattori diversi da domanda e offerta.

Chiedersi come sia maturato, poi, il diritto di abitare immobili destinati a categorie sociali disagiate da parte di determinati personaggi, tutt’altro che bisognosi di ricorrere all’edilizia economico popolare, è una risposta che per coscienza morale auspico giunga al più presto dal ministro Patroni Griffi anche valutando, se necessario, rassegnando le dimissioni. Mi auguro – ha concluso il parlamentare IDV - che il premier Monti, con la stessa decisione e fermezza mostrata nel predisporre la recente manovra, intervenga presto su tale questione, anche gli inquilini, del resto, sono italiani da salvare”.