ROMA. Ancora uno sfratto bloccato dall'inquilinato resistente

Roma -

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Ancora uno sfratto bloccato dall’inquilinato resistente, che attende la moratoria promessa dai partiti, dal Sindaco e dal Prefetto.

 

In via di Grotta Perfetta 603 questa mattina si è ripetuto un copione che va in scena sempre più spesso in questa città, non sempre con lieto fine. Oggi la presenza di decine di abitanti solidali, dei comitati degli inquilini, dell’AS.I.A./USB e dei Blocchi Precari Metropolitani, ha fatto sì che l’Ufficiale Giudiziario rinviasse l’esecuzione al 10 gennaio 2013. Dunque le festività natalizie e di fine anno non saranno interrotte da visite non gradite, ma già dai primi giorni del nuovo anno le cose si faranno più complicate, non solo a via di Grotta Perfetta.

Siamo alla fine di novembre e nessun provvedimento è ancora intervenuto per affrontare con decisione una situazione di vera emergenza. Una realtà di cui parlano tutti ma che sembra non interessare al Governo Monti. Certo non è ipotizzabile una soluzione “tecnica” per affrontare un dramma sociale di così vaste dimensioni e che interessa fasce sociali molto ampie e quindi ci vuole un’idea seria che sappia produrre politiche abitative pubbliche di un certo spessore. La paura è che arrivi un pannicello caldo, parziale e insufficiente. Mentre ci sarebbe bisogno di una moratoria tangibile, generalizzata e immediata, per poi mettersi al lavoro sui provvedimenti necessari per garantire il diritto all’alloggio a chi ne ha necessità.

I movimenti per il diritto all’abitare, dove l’AS.I.A. esprime il proprio contributo, riprenderanno al più presto l’iniziativa per continuare ad esprimere la pressione necessaria sul Governo, sul Sindaco e sul Prefetto affinché le parole pronunciate da amministratori e forze politiche non restino lettera morta. Le chiacchiere se le porta via il vento, mentre gli abitanti di Roma hanno bisogno di sicurezze e fatti concreti. Auspichiamo che se il Governo continua a non decidere siano la Prefettura e il Campidoglio ad intervenire, garantendo quella prossimità e quelle tutele necessarie nel momento in cui l’unico rapporto che ha Monti è più con le tasche delle persone che con le persone stesse. 

Roma 21 novembre 2012

AS.I.A. – USB