APPROVATO DAL GOVERNO MONTI NELLA LEGGE SULLA STABILITA' IL BLOCCO DEGLI SFRATTI FINO AL 31 DICEMBRE 2013.

ALLEGHIAMO IL MODELLO FAC-SIMILE DELL’ISTANZA PER LA RICHIESTA DI PROROGA.

Roma -

UNA PROROGA INUTILE VISTO CHE SONO ESCLUSI DA QUESTO PROVVEDIMENTO GLI SFRATTI PER MOROSITA’ (PIU’ DELL’80% DEL TOTALE) E QUELLI PER FINITA LOCAZIONE PER LE FAMIGLIE CON REDDITI CHE SUPERANO I 27.000 € LORDI.

A QUESTI INQUILINI, CHE HANNO REDDITI ANCHE DI 1500/2000 € MENSILI, VENGONO RICHIESTI AUMENTI DEI CANONI DELL’80/100% (1200/1800 € AL MESE PIU’ I SERVIZI) E QUINDI NON RIUSCONO A RINNOVARE I CONTRATTI DI AFFITTO.


COMUNICATO STAMPA

CASA: MONTI E IL TOPOLINO

E' proprio il caso di dirlo: la montagna ha partorito il topolino, ossia il governo Monti ha affrontato l'emergenza abitativa di questo paese licenziando un provvedimento di proroga degli sfratti fino al 31 dicembre 2013 che non serve a nulla e cancellando misure importanti per difendere gli inquilini degli enti previdenziali, delle fondazioni, delle casse, dei fondi e delle assicurazioni.

Le forze politiche che sostengono il governo hanno di fatto abbandonato al loro destino milioni di persone alle prese con morosità incolpevoli e insolvenze dovute alla perdita del lavoro e alla riduzione del potere d'acquisto, che coinvolge i ceti sociali sempre più vasti.

Il Pd, il Pdl e l'Udc hanno sedotto e poi abbandonato con il cerino acceso in mano decine di migliaia di famiglie che a gennaio dovranno contrastare crisi e ufficiali giudiziari, sfratti e pignoramenti.

Di contro miliardi di euro sono arrivati per finanziare grandi opere inutili, tra cui il Tav, e imprese private. Non c'è che dire l'emergenza alloggiativa non ha governi amici da molto tempo e così prevale uno sviluppo urbano e territoriale che continua a consumare suolo a vantaggio della rendita e a dismettere patrimonio ed aree pubbliche per risanare casse esaurite da malaffare e corruzione. Gli inquilini diventano così dei bancomat dai quali attingere denaro fresco, così come i proprietari di prima casa taglieggiati con l'Imu. Non c'è che dire una politica della casa lungimirante.

Riteniamo che facciano bene coloro che attraverso pratiche di riappropriazione occupano edifici invenduti e vuoti. In questo modo li sottraggono alla speculazione. Nello stesso modo sosteniamo chi si organizza in picchetti di tutela contro gli sfratti e i pignoramenti che si frappongono alla forza pubblica e agli ufficiali giudiziari e impediscono l'esecuzione delle misure coercitive.

Contro ogni complicità e concertazione, gennaio 2013 deve divenire il mese della rabbia e del diritto alla casa. Ci impegniamo fin da subito a convocare come AS.I.A./USB un'assemblea cittadina dell'inquilinato resistente l'undici gennaio per sostenere la manifestazione cittadina del 19 gennaio proposta dai movimenti per il diritto all'abitare e da altre realtà sociali e territoriali della capitale.

Roma, 22 dicembre 2012

Per l'AS.I.A. - USB
Angelo Fascetti