Roma, Sindaco Marino: "A Letta una moratoria degli sfratti"

Roma -

 

 

 

Si è tenuto nella mattina di oggi l’incontro tra i Movimenti per il diritto all’abitare, presente anche una rappresentanza di ASIA-USB e dell’inquilinato resistente, con il nuovo Sindaco di Roma Ignazio Marino, il Vice-Sindaco Nieri e l’assessore alla casa Ozzimo. Dopo l’esposizione fatta a nome di tutti di un rappresentante dei movimenti, durante la quale è stata sottolineata la gravità dell’emergenza abitativa nella nostra città complice la cancellazione negli ultimi decenni di una ben che minima politica abitativa pubblica. Nuovi soggetti sociali si stanno affacciando al problema della casa, la precarietà lavorativa e del reddito sta ingrandendo i numeri della precarietà alloggiativa, gli sfratti per morosità incolpevole divenuti quasi il 90 del totale, la situazione sta diventando esplosiva anche a causa delle politiche di privatizzazione del mercato della casa (vedi L. 431/98) e a causa della politica di gestione del patrimonio abitativo portata avanti dagli enti previdenziali e dai fondi con aumenti insostenibili degli affitti e con le dismissioni a prezzi speculativi.

Il Sindaco Marino ha ribadito che la sua Giunta considera quella della casa una delle prime emergenze che intende affrontare e risolvere e che per far questo ritiene prezioso il contributo che possono dare i movimenti per il diritto all’abitare, con i quali si vuole mantenere aperto un confronto permanente. Si è impegnato a scrivere al Presidente Letta per richiedere di mettere all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, così come prevede la legge su Roma Capitale, la questione della moratoria degli sfratti e il tema degli Enti previdenziali. Dopo aver ribadito che la questione abitativa non può diventare un problema di ordine pubblico e che ora ci sono le condizioni per mettere in campo soluzioni, l’incontro è terminato con la fissazione per martedì 23 di un prossimo incontro alla Regione Lazio e l’impegno a promuovere la convocazione per settembre di un tavolo inter-istituzionale anche con il Ministero delle Infrastrutture.

Possiamo dire che è stato un incontro positivo, si apre una nuova fase, si sono gettate le basi per rilanciare la politica pubblica sulla casa nella nostra città. Per dare corpo a questo nuovo percorso occorre fermare gli sfratti, l’aumento degli affitti, le dismissioni speculative e la truffa dei P.d.Z.
Questo percorso va seguito con forza e partecipazione da tutti e tutte, da chi è in emergenza abitativa e senza casa, da chi la casa la sta perdendo con gli sfratti e i pignoramenti, dall'inquilinato resistente: questa è l'unica garanzia per cambiare, per affermare il diritto alla casa e per sconfiggere la rendita.

ASIA-USB

 


Casa, il sindaco incontra i movimenti

All'incontro erano presenti anche l'assessore alla Casa, Ozzimo, e il vicesindaco Nieri: "Avviare una ricognizione degli immobili del comune"

Una lettera al premier Letta per chiedere la sospensione degli sfratti e l'avvio della ricognizione degli immobili di proprietà comunale da utilizzare per l'emergenza abitativa. Sono queste le proposte avanzate oggi dal sindaco Ignazio Marino che insieme al vicesindaco Luigi Nieri, l'assessore alla Casa Daniele Ozzimo e il capogruppo di Sel capitolino Gianluca Peciola ha incontrato una delegazione dei movimenti per il diritto all'abitare a cui era presente anche il sindacato di base Asia Usb.

“Abbiamo stabilito di procedere in tempi rapidissimi alla ricognizione delle proprietà immobiliari del Comune” ha spiegato Marino lasciando la riunione. “È vergognoso che il Comune non conosca il suo patrimonio immobiliare: dobbiamo valorizzarlo e utilizzarlo per le persone che si trovano in situazione di fragilità sociale e disagio abitativo” ha concluso.

Il primo cittadino è poi tornato ad appellarsi al governo per chiedere la sospensione degli sfratti. “Oggi pomeriggio invierò al presidente del Consiglio Enrico Letta una lettera perché è previsto che i problemi importanti di Roma Capitale possano essere discussi e inseriti all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri” ha spiegato. “Quindi chiederò che venga affrontata urgentemente la questione di una sospensione degli sfratti nella nostra città”.

Nella missiva che verrà inviata al premier verrà inserito anche un passaggio specifico sulla questione degli sfratti legati alle abitazioni delle case di proprietà degli enti sui quali per il sindaco “va avviata una riflessione”. Per Marino “a fronte di un progetto più o meno condivisibile, come quello della privatizzazione degli Enti, non possiamo avere nella capitale migliaia di persone senza casa”.

Nel corso dell'incontro è stato fissato per il 23 luglio anche un tavolo in Regione, a cui sarà presente anche il Comune, che continua sul percorso di dialogo avviato nei mesi scorsi tra l'ente locale e i movimenti. “Si parla di finanziamenti per mettere in campo misure volte ad affrontare l'emergenza abitativa” spiega Paolo Di Vetta dei movimenti. “Si tratta di stanziare 200 milioni di euro per quest'anno e 250 milioni per il prossimo biennio: in totale 450 milioni da destinare all'emergenza abitativa con i quali si potrebbero creare circa 5 mila alloggi popolari per chi ne ha bisogno”. Al vaglio della trattativa anche un tavolo interistituzionale per settembre.

Positivo il commento dei movimenti. “I provvedimenti messi in campo con questi incontri indicano che sul tema abitativo c'è stato un cambio di passo. Una strada da percorrere che può mettere in campo dei passaggi importanti” spiega Di Vetta. La preoccupazione per i possibili imminenti sgomberi però rimane. “Speriamo che qualsiasi intervento a riguardo tenga conto del fatto che c'è un dialogo aperto tra i movimenti e gli enti locali che dovrebbero lavorare senza tensione”. Intanto per il 19 luglio alle 18 i movimenti annunciano un'assemblea pubblica sul tema dell'emergenza abitativa presso l'occupazione a San Basilio a cui sono stati invitati l'assessore alla Casa, Daniele Ozzimo, e il vicepresidente del IV municipio.

Ylenia Sina
16 luglio 2013

www.romatoday.it/politica/incontro-marino-movimenti-casa-16-luglio-2013.html


Casa, Marino incontra i movimenti
"Una lettera a Letta per blocco sfratti"

Il Campidoglio avvierà anche un censimento sulle proprietà immobilirai del Comune per utilizzarle in parte per l'emergenza sociale e abitativa

Stop agli sfratti a Roma. E' quanto il sindaco di Roma Ignazio Marino chiederà al capo del governo Enrico Letta in una lettera. La decisione è maturata oggi dopo che il primo cittadino ha incontrato i movimenti di lotta per la Casa in Campidoglio.

"Oggi pomeriggio invierò al presidente del Consiglio, Enrico Letta, una lettera perché è previsto che i problemi importanti di Roma Capitale possano essere discussi e inseriti all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Quindi chiederò che venga affrontata urgentemente la questione di una sospensione degli sfratti nella nostra città" ha detto il sindaco.

Non solo. Quello che il Campidoglio ha intenzione di fare è una sorta di censimento delle proprietà del Comune. "Abbiamo stabilito, insieme all'assessore Ozzimo e al vicesindaco Nieri, che ha la delega al Patrimonio, di procedere in tempi rapidissimi alla ricognizione delle proprietà immobiliari del Comune. E' vergognoso che il Comune non conosca quale sia il suo patrimonio immobiliare - ha spiegato Marino - Dobbiamo conoscere questo nostro patrimonio e poi valorizzarlo e utilizzarlo per le persone che si trovano in una situazione di fragilità sociale e di disagio abitativo. Deve essere anche avviata una riflessione sugli sfratti legati alle abitazioni di proprietà degli enti: a fronte di un progetto più o meno condivisibile come quello della privatizzazione degli enti non possiamo avere nella Capitale migliaia di persone senza casa".

roma.repubblica.it/cronaca/2013/07/16/news/casa_marino_incontra_i_movimenti_una_lettera_a_letta_per_blocco_sfratti-63091415/


Emergenza abitativa

Casa, Marino: "Sospendere gli sfratti"
La richiesta in una lettera a Letta

Il sindaco torna sull'ipotesi di una moratoria per combattere l'emergenza abitativa della Capitale. Nasce così l'idea di fare appello direttamente al presidente del consiglio, dopo l'incontro di oggi con i militanti del movimento del diritto all'abitare. La promessa: la ricognizione del patrimonio immobiliare del Campidoglio. Martedì prossimo l'incontro in Regione.

Una lettera per sospendere gli sfratti e la promessa di una ricognizione degli immobili del Comune in disuso. L'obiettivo è quello di tamponare l'emergenza abitativa e l'idea arriva stamane, al termine dell'incontro del sindaco Marino con gli attivisti del movimento per il diritto all'abitare.

LA LETTERA E LA RICOGNIZIONE - "Oggi pomeriggio invierò al presidente del Consiglio Letta una lettera perché è previsto che i problemi importanti di Roma Capitale possano essere discussi e inseriti all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Quindi chiederò che venga affrontato urgentemente la questione di una sospensione degli sfratti nella nostra città", spiega il primo cittadino. "Abbiamo stabilito, insieme all'assessore alla Casa Daniele Ozzimo e al vicesindaco Luigi Nieri, di procedere in tempi rapidissimi alla ricognizione delle proprietà immobiliari del Comune", aggiunge il primo cittadino."E' vergognoso che il Comune non conosca quale sia il suo patrimonio immobiliare. Dobbiamo conoscerlo, valorizzarlo e utilizzarlo per le persone che si trovano in una situazione di fragilità sociale e di disagio abitativo", afferma.

L'INCONTRO- "Ho ascoltato uno dei rappresentanti per i movimenti per il diritto all'abitare - spiega Marino - che mi ha esposto le difficoltà e le problematiche delle famiglie che in questo momento vivono un disagio abitativo che ritengo intollerabile per la capitale d'Italia". Il primo cittadino ha infine aggiunto che "deve essere avviata una riflessione sugli sfratti legati alle abitazioni di proprietà degli enti: a fronte di un progetto più o meno condivisibile come quello della privatizzazione degli enti non possiamo avere nella capitale migliaia di persone senza casa".

L'ASSESSORE E IL VICESINDACO - "E' stato un incontro positivo, un segnale importante a cui seguirà martedì prossimo alle 16 un nuovo tavolo con la Regione Lazio perché l'impegno della giunta Marino è dare centralità ai temi dell'abitare fronteggiando l'emergenza e riavviando una politica abitativa che manca da tempo", spiega l'assessore alla Casa. Ma sugli sgomberi di palazzi occupati Daniele Ozzimo ribadisce che l'amministrazione resta "fedele alla legalità, ma ci rendiamo conto che il livello di sofferenza delle persone è ormai insostenibile perché il disagio sta andando oltre le categorie storicamente interessate". "La Regione - aggiunge il vicesindaco Nieri - ha individuato dei fondi consistenti per l'Erp e nell'incontro del 23 luglio si discuterà proprio di questo".  Un incontro che "servirà anche ad abbassare il livello di tensione. C'e' poi un problema di fondi e di come utilizzarli per cui al governo si chiederà un'altra tregua sul patto di stabilità per le nuove costruzioni. Inoltre - conclude Nieri - dobbiamo utilizzare il patrimonio esistente e affrontare il tema della rigenerazione urbana: dobbiamo usare molte leve per far uscire Roma dall'emergenza abitativa".

SEL E ACTION -  "Si apre un capitolo nuovo all'interno della città e pensiamo che questo debba diventare non un momento occasionale ma una relazione permanente con i movimenti per il diritto all'abitare", afferma il consigliere capitolino Gianluca Peciola. (Sel). Soddisfazione da Action "perché oggi sono state create le condizioni per una politica nuova che metta in campo la possibilità di usare il patrimonio pubblico per risolvere il tema dell'emergenza abitativa", dichiara Andrea Alzetta, ex consigliere capitolino. Il leader dei movimenti di lotta per la casa, che questa mattina ha partecipato alla riunione in Campidoglio, ribadisce "la massima disponibilità a distendere il clima perché noi siamo interessati a risolvere i problemi e non a crearli. C'e' qualcun altro che forse vuole riprodurre un meccanismo che lasci il tema dell'emergenza abitativa così com'e' ma non siamo noi. Questura, Prefettura e Procura si rendano conto che ci sono le condizioni finalmente per affrontare il tema dell'emergenza casa non come un problema di ordine pubblico".

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