Le banche si arricchiscono. I lavoratori si indebitano.

Le famiglie finiscono in mezzo alla strada.

Roma -

La verità sta venendo ormai fuori drammaticamente. In questi anni – a causa dei bassi salari e pensioni - i lavoratori e le loro famiglie si sono indebitati, impoveriti e in molti casi sono finiti sul lastrico, mentre le banche hanno fatto soldi a palate.

Secondo quanto riferito dal governatore della Banca d’Italia, dalla fine degli anni Novanta l'indebitamento delle famiglie è passato dal 31% all'attuale 48% del reddito disponibile. Questo è un dato destinato ad aumentare. L’indebitamento delle famiglie oggi è di 342 miliardi di euro circa.

Le voci dei debiti delle famiglie sono riconducibili a due grandi categorie : il mutuo immobiliare e il credito al consumo. La prima causa di indebitamento è dovuta all'inasprimento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari, mentre la seconda all'aumento del credito al consumo per beni non più solo durevoli, ma anche di consumo intermedio.

 

I profitti delle banche nel 2007

(in milioni di euro)

Profitti

Variazione%  sul 2006

Unicredit

5.307

25,4

Intesa Sanpaolo

4.002

6,5

Capitalia

909

16,4

Monte Paschi di Siena

816

9,5

Ubi Banca

770

- 7,0

Banca Pop. Verona Novara

644

8,1

Mediobanca

519

7,7

Banca Popolare Milano

331

11,4

Banca Popolare Italiana

33

- 84,6

TOTALE

13.331

11,7

(fonte: R&S-Sole 24 Ore, 18 ottobre 2007)

 

Il boom dei pignoramenti nelle città

(percentuale di pignoramenti di immobili nel 2007 rispetto al 2006)

 

Napoli

+ 29%

Torino

+ 24%

Roma

+ 22%

Milano

+ 22%

Verona

+ 22%

Palermo

+19%

 

La realtà ci dice che l’aumento del tasso di interesse emesso dalla banche sulle rate dei mutui (in Italia è in media del 5,63% mentre la media europea è del 4,72%), ha portato ad un aumento delle rate insostenibile per centinaia di migliaia di famiglie. Una rata che tre anni fa era di 432 euro oggi è salita a 525 euro, una di 640 euro oggi è arrivata a 960.

Ma le banche hanno fatto soldi a palate anche con le cartolarizzazioni fatte dagli enti pubblici (Inps, Inpdap, Ater etc.) e dallo Stato. Fino al 2005 miliardi di euro sono stati incassati dalle banche grazie alla privatizzazione e vendita degli immobili pubblici affidati alle banche. Migliaia di famiglie sono state messe sul lastrico o sfrattate perché impossibilitate a comprarsi la case ai prezzi di mercato (un mercato ormai in mano esclusivamente agli speculatori, ai banchieri e ai furbetti del quartierino).

 

 

Sfrattiamo le banche, gli speculatori e i loro governi amici.

Venerdì 9 novembre

sciopero generale e generalizzato.

 

 

PER LEGGERE IL COMUNICATO STAMPA  FAI CLICK SUL SEGUENTE COLLEGAMENTO:

ufficiostampa.rdbcub.it/index.php