Palermo. Famiglie senza casa bloccano il traffico per incontrare il Prefetto

Palermo -

In centinaia per il presidio per il diritto alla casa davanti alla Prefettura di Palermo, indetto dalle famiglie del comitato di lotta PrendoCasa Palermo. Lo striscione recita le parole “Ribaltiamo l’austerity. Casa e reddito per tutti“, espressione delle istanze portate avanti da questo movimento negli ultimi sette mesi.

Come si legge nella nota diffusa alla stampa, «il prefetto rifiuta di incontrare le famiglie e in risposta i presidianti attuano un blocco stradale in via Cavour mandando in tilt il traffico».

«Con un lavoro costante e mirato nel territorio, scandito da occupazioni a fini abitativi di luoghi lasciati all’abbandono, partecipatissime manifestazioni e assemblee cittadine, presidi in prefettura e occupazioni di uffici ed enti preposti, abbiamo avviato un processo ben radicato e inarrestabile di organizzazione dal basso di tutti coloro che a Palermo vivono il bisogno non soddisfatto di avere un’abitazione costringendo più volte l’amministrazione a prendere posizione rispetto alla grave emergenza sociale e all’inutilità del Piano Casa che a nostro avviso risulta essere una misura non realmente risolutiva per l’emergenza abitativa e addirittura nociva. Siamo nuovamente scesi in strada per farci ascoltare e per chiedere il blocco immediato di sfratti e sgomberi, per difendere ciò che con un duro lavoro abbiamo ottenuto e che non ci è mai stato garantito da chi ci governa. Non andremo via da qui fin quando il prefetto non accetterà di incontrarci», ha affermato Emiliano Spera, portavoce del comitato PrendoCasa.

Poco dopo, però, il Prefetto ha acconsentito all’incontro.

In un altro comunicato, infatti, si legge che «dopo avere effettuato un blocco stradale e aver mandato in tilt il traffico, le famiglie sono finalmente riuscite ad ottenere un incontro con il prefetto che fino a quel momento s era rifiutato. In questo momento una delegazione composta da un abitante per ogni occupazione sta incontrando il prefetto, somministrandogli un documento in cui sono elencati i passi già suggeriti nel documento presentato al tavolo tecnico dell’amministrazione qualche settimana fa, sollecitando ancora una volta la commissione che se ne sta occupando ad invitare chi si batte quotidianamente per i diritti dei senza casa ad un confronto che sia strutturato e permanente.

Di seguito le richieste:
- richiedere urgentemente alla Prefettura il blocco straordinario di tutti gli sfratti e gli sgomberi per un anno al fine di ritagliarsi il tempo necessario ad affrontare e risolvere l’emergenza abitativa attraverso un piano organico e strutturale;
- non applicare la retroattività dell’art.5 del decreto Lupi, chiamato “piano casa”, specie nella parte riguardante l’impossibilità di mantenere la residenza in immobili abbandonati e occupati a scopo abitativo, atti già condannati dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani in quanto non permettono il pieno godimento dei diritti civili e sociali di una persona;
- riaprire e attualizzare la lista d’emergenza abitativa procedendo rapidamente alle assegnazioni di immobili confiscati alla mafia alle famiglie presenti nella lista;
- richiedere agli enti proprietari (prefettura, fondi fec, curia, opere pie, ministeri competenti per quanto concerne le caserme dismesse) che per gli spazi attualmente occupati dalle famiglie senza casa ed altri che sono al momento vuoti e inutilizzati possa essere istituito un comodato d’uso gratuito al comune di Palermo per gestire l’emergenza;
- utilizzare e valorizzare la pratica dell’auto-recupero da parte delle famiglie senza casa degli immobili da assegnare che presentano problemi di agibilità;
- dotarsi di un albergo comunale dei senza casa che gestisca temporaneamente le emergenze e accompagni le famiglie verso soluzioni definitive».