Sindaco Orlando: "Sono pronto a requisire gli appartamenti e gli alloggi delle opere pie ...'

Palermo -

Emergenza case a Palermo, Orlando: “Pronto a confiscare circoli”

 

“Sono pronto a requisire gli appartamenti e gli alloggi delle opere pie e revocare le concessioni alle associazioni e ai circoli degli amici degli amici per risolvere l’emergenza abitativa di Palermo” a dichiararlo è il sindaco Leoluca Orlando rispondendo ai tanti videomessaggi dei cittadini raccolti dal programma televisivo Vox Populi a lui indirizzati. L’intervento, raccolto dalla conduttrice e ideatrice del programma di denuncia, Licia Raimondi sarà trasmesso, da oggi, a partire dalle 20,15 su Cts e a seguire per una settimana su altre emittenti regionali ed infine sul canale Youtube di Vox Populi.

 

La questione dei  “senza tetto” era stata posta al sindaco da Nino Rocca, presidente del comitato Lotta per la casa, per consentire agli attuali occupanti, di restare all’istituto Sacro Cuore. Orlando ha negato questa prospettiva, perchè «la congregazione proprietaria, ha già richiesto e ottenuto lo sgombero ma – ha sottolineato – sto valutando, di far cambiar musica alla Regione ed ottenere che gli immobili pubblici siano effettivamente destinati alla pubblica utilità. Prevediamo, oltre ad un contributo alloggiativo, un inventario del patrimonio immobiliare che comprenda anche i beni confiscati alla mafia e tutti quelli appartenenti alle Ipab, perché – ha precisato Orlando – sono ben 500 le emergenze abitative in città e non solo le 20 famiglie dell’istituto Sacro Cuore ed è necessaria una politica che le ricomprenda tutte. Le Ipab – accusa – sono nate come istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza ma oggi, servono per alimentare consigli di amministrazione e incarichi dati a qualche amico. E tutto questo deve finire».

 

Anche gli immobili di stretta pertinenza comunale saranno destinati a risolvere l’emergenza abitativa, secondo quanto riferisce il sindaco, che lancia un ultimatum a quei circoli e associazioni che hanno ricevuto un bene comunale per scopi ludici e ricreativi. «E’ inaccettabile che i pochi alloggi e appartamenti comunali siano stati dati nel passato ad associazioni e a club invece che agli  indigenti. Ho chiesto al Consiglio comunale, che ha la competenza, di autorizzarmi a far decadere le concessioni o a non prorogarle. Alcuni presidenti, infatti, usano tali sedi solo per avere una tabella, un ufficio ed una segreteria. Atri, dimostrando maturità, hanno già accettato di accomunarsi in un’unica sede. Dobbiamo mettere ordine e lo faremo entro la pausa estiva».