Movimenti occupano il dipartimento del Patrimonio: "Gli spazi sociali non si toccano"

Roma -

Chiesto un incontro con Nieri: "Valorizzare esperienze e non rispondere solo con l'uso della forza pubblica"

Blitz di centri sociali, spazi autogestiti e realtà culturali indipendenti al dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale di piazza Giovanni da Verrazzano. Alcune decine di manifestanti hanno occupato l'edificio sventolando striscioni, esibendo cartelli e accendendo un paio di fumogeni rossi. Davanti all'ingresso un manifesto con la scritta "Diritto alla città - Contro speculazione tagli al welfare e privatizzazioni".

Alcuni manifestanti sono saliti negli uffici per chiedere un incontro con il vicesindaco e assessore Luigi Nieri. "Non è con gli sgomberi che si gestisce il rapporto con le esperienze autonome nella città - dicono i manifestanti - Chiediamo la salvaguardia degli spazi sociali, ma soprattutto della ricchezza che producono sotto il punto di vista artistico, culturale e sociale in una città preda della speculazione in cui questi aspetti non sembrano affatto una priorità".

Sono decine le realtà che aderiscono alla Rete degli spazi occupati e autogestiti di Roma che ha organizzato l'azione. Tra gli altri il Teatro Valle, l'Angelo Mai, il Nuovo Cinema Palazzo, le palestre popolari, gli studentati come Alexis, le scuole di italiano nate nei luoghi occupati, i centri sociali come il Forte Prenestino o il Corto Circuito.

"Il nostro", aggiunge Cristiana Gallinoni, una delle tante attiviste presenti, "è un welfare dal basso, che anima le periferie e ridà vita a luoghi abbandonati". Per Fulvio Molena del Valle Occupato "c'è una situazione di stallo completo da parte di un'amministrazione fantasma. Nel vuoto di potere amministrativo, prendono spazio magistratura e prefetto". "Chiediamo di valorizzare le esperienze - conclude - invece ogni volta il dibattito si riduce tutto a legalità/illegalità della forma occupazione, una discussione priva di senso a cui preferiamo anteporre un discorso sulla legittimità di riaprire spazi e luoghi abbandonati, o su cui privati e speculatori vorrebbero allungare le mani, e restituirli a migliaia di cittadini".

Sul posto anche agenti, blindati e volanti della polizia e dei carabinieri, insieme a due volanti della Polizia locale.