#LIVORNO. SULLE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE ALLA CASA. COLPIRE GLI ULTIMI PER SALVAGUARDARE I PRIVILEGI

Livorno -

Introduciamo questo articolo ricordando le parole che la parlamentare 5 Stelle Roberta Lombardi pronunciò lo scorso 4 luglio quando venne a tenere una conferenza stampa a Livorno: 

 

“Il Movimento 5 Stelle è per la legalità e combatte ferocemente contro chi volutamente non la rispetta, ma non è possibile che le istituzioni lascino da soli i cittadini che infrangono la legalità, occupando alloggi abbandonati,  per motivazioni economiche o di salvaguardia della propria integrità fisica e di quella familiare, non è possibile applicare lo stesso metro di giudizio."

 

 

 

Dopo la “strigliata” del prefetto di Livorno, insieme al questore e al procuratore generale, nei confronti del nuovo assessore alla casa, ecco arrivare i primi risultati concreti.  I giornali locali riportano alcune dichiarazioni ufficiali di InaDhimgjiniche si scaglia contro le occupazioni “abusive” e contro la possibilità per gli occupanti di richiedere gli allacci delle utenze. Dichiarazioni molto pesanti e sicuramente poco lungimiranti in un momento in cui l’emergenza abitativa è destinata a crescere sempre di più a causa dell’enorme crisi occupazione che stiamo attraversando.

 

D’altra parte era stato lo stesso ministro Lupi qualche giorno fa a chiedere ai prefetti di intervenire in questo senso (http://www.lettera43.it/cronaca/case-occupate-maurizio-lupi-i-prefetti-taglino-luce-e-gas_43675146381.htm). Interessante vedere come vi sia unione di intenti tra la destra Italiana e il movimento 5 Stelle Livornese in questo senso.

 

 Nella nostra città  la strategia del prefetto è fin troppo chiara.  Da una parte si fanno pressioni affinché la nuova giunta non abbia nulla a che fare con i settori della sinistra più combattiva e determinata, cercando in questo modo di interferire nelle scelte politiche riguardanti il diritto all’abitare, e dall’altra si sbeffeggia la stessa amministrazione costringendo le commissioni di graduazione a riscrivere e cambiare decine di volte l’iter con il quale richiedere i rinvii degli sfratti senza accordarne nemmeno uno e senza MAI comunicare la decisione definitiva. Praticamente se lo sfratto verrà eseguito o meno si viene a sapere la mattina stessa.. Un lavoro palesemente inutile.  

 

Intanto gli sfratti vanno avanti con cadenza regolare di almeno 3 al giorno. Stamani un ragazzo disoccupato si è barricato nella sua casa in via dell’Eremo mentre i carabinieri sfondavano la porta insieme ai fabbri. Domani una famiglia con 2 bimbi minori sarà probabilmente sfrattata da un alloggio in via Borgo San Jacopo.

 

Questa, fin qui descritta, è solo una delle varie interpretazioni possibili per quanto riguarda il cambio di atteggiamento del nuovo assessore. Quello che è certo è che le sue dichiarazioni denotano una vera e propria miseria culturale e politica in merito alle questioni legate al diritto alla casa. Non si fa ( volutamente?) differenza tra le occupazioni di alloggi ERP in assegnazione  e alloggi sfitti e abbandonati di proprietà comunale che in caso di occupazione non interferiscono con le graduatorie.  Non una parola riguardo a quelle famiglie in difficoltà economica che in “ evidente stato di necessità”  decidono di occupare un alloggio, spesso fatiscente, per evitare che i propri figli possano dormire in macchina o in casa di amici e partenti  (magari in 5/6 persone in 50 mq).  Di intere famiglie divise e smembrate  a causa della mancanza di alloggi pubblici da assegnare. Ne conosciamo a decine. Queste dichiarazioni stimolano invece i peggiori istinti e pregiudizi nei confronti di chi è in difficoltà economica. Di tutte quelle persone che da anni cercano un aiuto e che invece vengono sempre di più spinte a “vergognarsi “ della propria situazione. Fanno apparire le famiglie che occupano come dei privilegiati che vivono nel lusso sulle spalle della collettività quando invece nel 99% dei casi si tratta di nuclei che vivono un estremo disagio che sarà oltretutto aggravato dal probabile distacco delle utenze.

 

Si è deciso di abbracciare acriticamente le imposizioni del famigerato articolo 5 del piano casa di Renzi come forse neanche la vecchia giunta PD aveva fatto, “scaltramente” consapevole di non avere strumenti adeguati per tamponare l’emergenza e  altrettanto consapevole di non voler cedere di un millimetro  nei confronti degli interessi speculativi e della rendita.  Su questo punto apriamo un’altra parentesi,  cosa è stato fatto fin ora dalla nuova giunta?  L’unico passo in avanti è stato forse fatto nella gestione di quelli che si potrebbero definire picchi massimi di emergenza. In poche parole su 70 sfratti a bimestre , considerando i giorni in cui vengono eseguiti ( più o meno il mercoledì , giovedì e venerdì) ce ne sono alcuni più gravi o semplicemente più conosciuti, che vengono presi in considerazione dall’ufficio fabbisogno abitativo che si preoccupa di trovare una sistemazione pubblica o di approvare i finanziamenti del fondo per le morosità. In alcuni casi funziona e in altri no. Per fare un esempio , nella commissione di graduazione riunitasi ieri , su circa 35 sfratti previsti nel mese di novembre si è provveduto ad inviare ( inutilmente) la richiesta di rinvio solo per 7\8 casi. Gli altri? Nessuno lo sa. Forse per alcuni si è trovato un accordo con i proprietari , per altri si è risolto in altra maniera,  ma la realtà è che la maggior parte delle famiglie vengono sfrattate.

 

Inoltre il passaggio  nella commissione di emergenza abitativa presuppone anche il sottoporsi ad alcuni passaggi umilianti tra cui le relazioni degli assistenti sociali, la cancellazione della residenza e l’inserimento della stessa presso la Caritas, l’ospitalità in centri plurifamiliari o quando va bene in alloggi di risulta di 35 mq e via dicendo.

 

Forse il nostro assessore si è convinto che basta “risolvere” una decina di casi al mese per essere in pace con la coscienza.  Ma, come ripetiamo,  da sempre, l’emergenza abitativa è un’altra cosa.  Sono le migliaia di domande per un alloggio popolare a fonte di 80/100 assegnazioni l’anno!. Le migliaia di famiglie che non riescono più a pagare un mutuo e che scelgono ( purtroppo ) di tornare a vivere dai propri genitori. I centinaia di nuclei che non riescono più a pagare le utenze.  I migliaia di giovani che non sono neanche mai riusciti a costruirsi un’esistenza dignitosa .

 

A tutte queste persone noi consigliamo sempre di riprendersi la propria dignità. In una società di corrotti e mafiosi dovrebbero essere proprio loro a rispettare la cosiddetta legalità?  Occupare degli alloggi sfitti è il minimo che possono fare. Perché sta proprio qui la pericolosità delle dichiarazioni del nostro assessore.  Per fare un parallelismo, sicuramente forzato, anche gli stessi fascisti in procinto di prendere il potere e subito dopo,  lanciavano costantemente ANCHE  anatemi contro la corruzione , il parassitismo dei borghesi  e dei ricchi. Ovviamente  le questure e i magistrati a chi si rivolgevano?  Solo ai lavoratori e alle organizzazioni di sinistra.

 

Oggi la storia non sembra cambiata. Il movimento 5 stelle anche a livello locale si scaglia contro i privilegi, la corruzione la casta. Per il momento non abbiamo ancora visto neanche un politico o un dirigente finire in galera ma le denunce e i processi nei confronti dei militanti vanno avanti quotidianamente.   

 

Mettetevi il cuore in pace ( giunta comunale e prefettura) .  A Livorno ci saranno altre occupazioni, con o senza la possibilità di allacciarsi alle utenze. Se volete davvero che la ” legalità”  sia rispettata non basta assegnare qualche alloggio in più.  Non basta far funzionare una commissione. Bisogna attaccare ferocemente  la rendita immobiliare ,lavorare per  fermare le speculazioni e rilanciare piani di edilizia popolare. Scegliere veramente di scardinare quelli che sono i privilegi accumulati negli anni.  Se pensate in buona fede di poterlo fare allora è tempo di capire che la città, i lavoratori, i precari i disoccupati e via dicendo solo gli unici che possono riuscirci. Da soli non andate da nessuna parte.

 

Se invece, come sembra, pensate di esservi impadroniti del potere - dopo 50 anni di “sinistra”-  in un delirio auto celebrativo  in cui pensate di essere gli unici portatori del cambiamento, finirete per essere , nel migliore dei casi,  servi dei poteri forti cittadini e nel peggiore, strumento di repressione politica.