Paralisi metrò, città nel caos. Linee A e B ferme, trionfa l'Usb

Roma -

Il rinvio dello sciopero deciso dai sindacati "tradizionali", fallisce per la protesta dell'Usb che paralizza la città. Disagi nell'area centrale per il corteo degli studenti. In tilt anche la Roma-Lido. E' la resa dei conti per il trasporto

<time pubdate="pubdate" itemprop="datePublished" datetime="2015-10-02T10:19:00+02:00">Venerdì, 2 ottobre 2015 -http://www.affaritaliani.it/roma/paralisi-metro-citta-nel-caos-linee-a-b-ferme-trionfa-usb-385905.html</time>

A piedi o in coda. A nulla è valsa la mediazione del Prefetto di Roma e dell'assessore alla Mobilità Esposito per evitare l'ennesimo venerdì nero della Capitale. Se Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uil Trasporti hanno adottato la linea del rinvio, i duri dell'Usb mettono la città in ginocchio.
Alle 9 del mattino, l'Agenzia per la Mobilità e l'Atac emettono il bollettino di guerra: metro A chiusa, metro B chiusa, Roma-Lido chiusa, Termini-Centocelle con corse ridotte; idem sulla Roma Viterbo. Dalla Caporetto dei trasporti si salva solo la metro C e questo perché per farla funzionare è sufficiente il personale della sala operativa. Zero macchinisti significa zero sciopero.

Su bus e tram, comprse le linee periferiche di Roma Tpl, la previsione è di forti disagi ma il bilancio si avrà solo al momento del rientro delle vetture nei depositi.
Per i sindacati "tradizionali" è l'ennesimo schiaffo. Il blocco del 2 ottobre ridisegna la mappa dela rappresentanza ed è uno schiaffone alle politiche del Campidoglio in materia di trasporti. Questo è il bilancio dei trasporti al quale si aggiungono i disagi in piazza Indipendenza e nelle zone limitrofe per il corteo degli studenti. Giornata da dimenticare.


Trasporti, sciopero a Roma. Metro A e B a singhiozzo, caos traffico e due cortei in città

Lo stop dei mezzi riprende alle 20 a fine servizio. Il sindacato: "Adesioni tra il 70 e il 90 per cento". Ma è guerra di numeri col prefetto Gabrielli. Il garante: "Due serrate al mese". In mattinata gli studenti hanno sfilato da Piramide al Miur: 4 identificati. Temrinata la manifestazione dei movimenti in Campidoglio

di VIOLA GIANNOLI, SARA GRATTOGGI e STEFANO PETRELLA

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Metro A e B attive a singhiozzo, come anche la Roma-Lido, la Roma-Viterbo e la Termini-Centocelle. Lunghe attese alle fermate dei bus e quei pochi in servizio presi d'assalto e corsa affannosa ai taxi liberi. E' stata una giornata complicata per i romani con la maggiorparte dei mezzi fermi, gli studenti in corteo, gli automobilisti imbottigliati nel traffico, dalla Colombo alla Nomentana, e la pioggia che a tratti ha reso tutto ancora più difficile. Alle 20 lo sciopero dei mezzi indetto dall'Usb è ripreso fino al termine del servizio. Cgil, Cisl, Uil, Sul e Faisa Cisal hanno rimandato ieri la protesta su invito del prefetto Gabrielli. L'Unione sindacale di base, invece, non ha firmato l'accordo e così molti lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Assicurata solo la fascia di garanzia (dalle 17 alle 20).

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Sciopero e due cortei a Roma, traffico e disagi: il fotoracconto della giornata

La manifestazione "Roma libera". E il pomeriggio è stata l'ora dei movimenti e della galassia di sinistra: il collettivo Militant, la federazione romana dell'Usb, la Carovana delle Periferie, i movimenti per il Diritto all'Abitare, il Comitato per l'acqua pubblica, Rifondazione Comunista, delegati dei trasporti, dell'Ama, delle scuole comunali e dei canili comunali, l'Altra Europa per Tsipras, l'Asia/Usb, la rete per il Diritto alla Città. 'Vendono Roma a mafia e privati. Lavoratori uniti per difendere la città" dietro questo striscione, sono partiti poco dopo le 18 dal Colosseo hanno attraversato via di San Gregorio, via dei Cerchi e via del Teatro di Marcello fino ad arrivare verso le 19.30 in Campidoglio tra i cori contro Marino e l'assessore Esposito. Che su twitter ha postato: "Durante il corteo romano, lo spezzone del sindacato Usb canta: 'Marino Vattene'. Sentiranno la nostalgia di Alemanno?". Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta al termine del corteo in prefettura. "La manifestazione di oggi segue lo sciopero. Siamo qui per ribadire il diritto di tutti i lavoratori dei servizi, ma anche il diritto dei cittadini ad avere servizi efficienti e, per chi non ce l'ha, un tetto. L'amministrazione è concentrata solo sul centro della città e ha abbandonato le periferie, che noi oggi portiamo in centro", ha urlato al megafono un organizzatore</section>


Lo sciopero dei mezzi. Romani e turisti sono rimasti fuori dai cancelli delle metro A e B, sbarrati poco prima delle nove: le ultime corse infatti sono partite dai capolinea alle 8.30, poi la "serrata". Per lo sciopero Usb dei trasporti si è salvata solo la linea C che ha viaggiato regolare per via del sistema driveless, ovvero senza conducente. E a Termini è stata caccia ai taxi con una lunghissima fila di passeggeri in attesa. Pochi anche i bus in circolazione e per lo più affollati. Molti avvistati per strada però con la scritta luminosa "deposito". Stizziti molti viaggiatori: "Ma non era stato revocato?" hanno detto. In tilt il traffico con code che si sono registrate su quasi tutte le consolari, sulla Tangenziale est, sul Raccordo e Ostiense. Le ragioni della protesta degli autisti sono tante. Si comincia dal mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti di Roma Tpl, che ancora devono ricevere il salario di agosto, e si passa alla sicurezza delle vetture, dei passeggeri e degli autisti, fino al peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro e al rischio di privatizzazione di Atac.

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Roma, sciopero dei trasporti. Ferme le metro A e B e la Roma-Lido

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La guerra dei numeri. Dal sindacato in mattinata sono arrivati i primi dati: "Un'adesione plebiscitaria: in tutte aziende del Consorzio Roma Tpl la media è del 90 per cento, in Atac supera il 70 per cento". Il prefetto Franco Gabrielli però ha fornito altri dati: "La percentuale dell'astensione per lo sciopero dei trasporti di oggi è stata del 30%. Non hanno lavorato 45 macchinisti della linea B della metropolitana e 24 della linea A. Gli autobus hanno circolato regolarmente mentre la metropolitana, come era prevedibile, qualche disagio l'ha avuto". L'Usb però ha precisato: "Questi sono basati sul conteggio di tutto il settore non operativo: il dato reale fra autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico è di oltre il 70%".

Per l'Agenzia per la Mobilità, l'adesione del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico proclamato dell'Usb, rilevata a metà giornata, "è stata pari al 30%. La percorrenza dei mezzi è regolare fino alle 20 quando termina la seconda fascia di garanzia. Poi l'agitazione riprende fino al termine del servizio".

Botta e risposta anche con Esposito. L'assessore ai Trasporti capitolino: "Ieri ho cercato di dire ai macchinisti e agli operatori di stazione di non aderire a questo sciopero fatto da un sindacato che in realtà è un piccolo partito extraparlamentare. Le altre sigle sindacali hanno deciso di differire lo sciopero dimostrando senso di responsabilità. Il loro è uno sciopero politico mascherato". L'Usb ha risposto: "Non è riuscito il suo boicottaggio. Ci accusa di sciopero politico. Ricordiamo che noi stiamo scioperando perché i controsoffitti della Metro A cadono sulla testa degli utenti e dei lavoratori, così come ieri lo sportello di un bus si è staccato schiacciando una cittadina che ora rischia di perdere un braccio. Basta con le fandonie e la campagna di odio contro i lavoratori, i disagi che soffrono i cittadini tutti i giorni sono dovuti agli scarsi investimenti anche nella sicurezza".

Sulla vicenda è intervenuto però anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: "Di scioperi ce ne sono talmente tanti che ce li dimentichiamo persino quando ci sono, però credo che nel dialogo tra i sindacati e le istituzioni si possano trovare le soluzioni. Bisogna far si' che non siano i cittadini che si recano a lavoro a essere penalizzati. Chiedo quindi uno scatto di responsabilità da parte di tutti". Mentre Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, a Radio Radicale ha detto: "A Roma nel solo settore del trasporto pubblico locale siamo, dall'inizio dell'anno, al sedicesimo sciopero, con una media di due scioperi al mese, che vanno inevitabilmente a sommarsi ai disservizi delle infrastrutture che fanno parte, purtroppo, della cronaca quotidiana. Occorrono risposte strutturali per il settore, i cui lavoratori attendono dal lontano 2007 il rinnovo del contratto collettivo di lavoro".

Due cortei in città. Ma oggi la città è stata attraversata anche da due cortei, quello degli studenti nella mattinata e quello dei movimenti nel pomeriggio.

Studenti contro la "Buona scuola". La manifestazione degli studenti autorganizzati dei licei contro la "Buona scuola" di Renzi si è data appuntamento alle 9.30 da Piramide. I ragazzi sono partiti a vari licei in minicortei per arrivare al concentramento. Uno di questi, formato da alunni dei licei Montessori, Righi, Tasso e Mamiani (che si sono incontrati a Castro Pretorio e da lì si sono diretti a Piramide a piedi) all'altezza della Fao ha incrociato un gruppo di militanti di destra di lotta studentesca in sit-in, con bandiere e striscioni anche loro contro la "Buona scuola". Attimi di tensione, a distanza, fra i due gruppi: qualche coro, ma le forze dell'ordine hanno evitato qualsiasi contatto.

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Studenti autorganizzati in corteo contro la "Buona scuola"

Alle 10.30 i liceali si sono mossi in corteo per arrivare, intorno alle 12, al ministero della Pubblica Istruzione di viale Trastevere. Non autorizzato il percorso nei giorni scorsi ma in piazza è arrivata la mediazione. Al Miur sono stati lanciati tre fumogeni e un palloncino di vernice sulle scale del dicastero: 4 gli studenti identificati e sono al vaglio le immagini delle telecamere.

<footer id="inline_124142289_sharing"> Alle ragioni della protesta dello scorso anno (il ruolo dei presidi-manager, le modalità di assunzione dei docenti), si è aggiunta quella degli stage: la riforma prevede 200 ore di esperienza che per i collettivi sono però "occasioni di sfruttamento e lavoro gratuito che consentono l'ingresso dei privati nelle scuole, rendendo sempre più labile l'ormai sottile linea tra pubblico e privato". Cori antifascisti, contro il prefetto Franco Gabrielli, la polizia e la condizione delle scuole. Al termine del corteo gli studenti si sono dati appuntamento per il 9 ottobre in piazza della Repubblica per una nuova mobilitazione, ma oggi alcuni di loro hanno partecipato al corteo "Roma Libera".
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La manifestazione "Roma libera". E il pomeriggio è stata l'ora dei movimenti e della galassia di sinistra: il collettivo Militant, la federazione romana dell'Usb, la Carovana delle Periferie, i movimenti per il Diritto all'Abitare, il Comitato per l'acqua pubblica, Rifondazione Comunista, delegati dei trasporti, dell'Ama, delle scuole comunali e dei canili comunali, l'Altra Europa per Tsipras, l'Asia/Usb, la rete per il Diritto alla Città. 'Vendono Roma a mafia e privati. Lavoratori uniti per difendere la città" dietro questo striscione, sono partiti poco dopo le 18 dal Colosseo hanno attraversato via di San Gregorio, via dei Cerchi e via del Teatro di Marcello fino ad arrivare verso le 19.30 in Campidoglio tra i cori contro Marino e l'assessore Esposito. Che su twitter ha postato: "Durante il corteo romano, lo spezzone del sindacato Usb canta: 'Marino Vattene'. Sentiranno la nostalgia di Alemanno?". Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta al termine del corteo in prefettura. "La manifestazione di oggi segue lo sciopero. Siamo qui per ribadire il diritto di tutti i lavoratori dei servizi, ma anche il diritto dei cittadini ad avere servizi efficienti e, per chi non ce l'ha, un tetto. L'amministrazione è concentrata solo sul centro della città e ha abbandonato le periferie, che noi oggi portiamo in centro", ha urlato al megafono un organizzatore.

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