Ponte di Nona, "sessanta famiglie senza acqua. Comune moroso"

Roma -

COMUNICATO STAMPA
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ACEA ADESSO BASTA

ACEA, ancora una volta, con il solito metodo subdolo e alla chetichella toglie l'acqua a 60 famiglie.
Come ormai d'abitudine, le squadre private di distacco dell' ACEA agiscono senza preavviso e tolgono il liquido vitale a 60 famiglie di Ponte di Nona in via Raoul Follereau 145. Non solo il metodo è intollerabile e in violazione dei diritti umani, quali appunto l'accesso all'acqua, ma in questo come in altri casi, al danno si aggiunge la beffa, il MOROSO in questione è proprio il Comune di Roma, maggiore azionista dell'ACEA, che non paga la fornitura idrica dei suoi appartamenti di edilizia popolare e ne fa ricadere la rappresaglia sugli inquilini, che ricordiamo a tutti, pagano la fornitura idrica con il bollettino mensile riservato agli oneri accessori, acqua compresa.
Vogliamo denunciare questo metodo mafioso, dell'appalto per i distacchi a società private, di cui non è dato conoscere il nome, che letteralmente di nascosto e senza preavviso arrivano e staccano l'acqua ad interi fabbricati, con veri e propri blitz che durano pochissimi minuti. La situazione nella città di Roma è sempre più insostenibile, nelle prossime settimane si preannunciano migliaia di distacchi:
Invitiamo la popolazione vittima di questi abusi a vigilare attentamente, organizzando veri e propri picchetti al contatore e se necessario respingere i distaccatori, e ad allertare le realtà territoriali che su queste tematiche si mobilitano da tempo come l'ASIA_USB la Carovana delle Periferie e gli Sportelli anti distacco.
Se l'acqua è un diritto respingere i distacchi è un dovere
No alle squadracce dei distaccatori.

CAROVANA DELLE PERIFERIE
ASIA-USB PONTE DI NONA

 


L'episodio questa mattina in via Raoul Follereau. Nappo (Asia/Usb): "A quanto pare il Comune non ha pagato l'amministratore e quest'ultimo non ha girato la cifra ad Acea. Ci rimettono sempre i cittadini"

A Ponte di Nona, in via Raoul Follereau, sessanta famiglie da questa mattina sono senza acqua (e due scale risultano prive di luce). Alla base di tutto ci sarebbe il più classico dei ‘garbugli’ burocratici. In sostanza, il Comune non spedisce il bonifico all’amministratore condominiale, che a sua volta non paga Acea. Quest’ultima, così, provvede al distacco.

Rabbia. Pasquale Nappo (Asia/Usb) a Roma Post dice: “È successo tutto stamani. Mi sono subito recato dalla persona di riferimento del Comune, per sapere cosa fosse accaduto. In pratica, è stata prodotta una determina per il bonifico. Ma poi ci deve essere stato qualcosa nell’iter amministrativo. Non so – continua – se manchi la firma di qualcuno, fatto sta che l’acqua è assente. Ci rimettono sempre gli inquilini e gli altri danno vita al solito scaricabarile”. Inoltre Nappo sottolinea: “Non sappiamo quando l’acqua ritornerà, non ci sono tempi certi. Ho chiesto di accelerare la procedura, le persone non possono rimanere in queste condizioni”.

Social. La Confederazione sociale Usb, su Facebook, sbotta: “Al danno si aggiunge la beffa, il moroso in questione è il Comune, maggiore azionista dell’Acea, che non paga la fornitura idrica dei suoi appartamenti di edilizia popolare. E tutto ricade sugli inquilini i quali, ricordiamo, pagano la fornitura idrica con il bollettino mensile riservato agli oneri accessori, acqua compresa”.