PROCESSI DI EMARGINAZIONE SOCIALE E DI ALLONTANAMENTO DI OGNI FORMA DI POVERTA’ DAL CENTRO DELLA CITTA’. TERMINI E’ UN CASO ESEMPLARE

ASIA-USB ADERISCE ALL'INIZIATIVA PREVISTA PER DOMANI VENERDI' 4 FEBBRAIO ALLE ORE 16:30 PRESSO LA STAZIONE TERMINI

Roma -

La notizia dell’impiego dell’esercito per impedire la distribuzione di generi alimentari ai poveri della città (https://bit.ly/3opm219) è l’ultimo tassello di un puzzle che lentamente si va componendo e che aggrava la già critica situazione economico-sociale del paese e della città

Un disegno complesso che dai vigenti decreti sicurezza (varati praticamente da tutti i governi, a prescindere dal colore politico, che si sono succeduti nell’ultimo decennio) si allunga fino alle politiche economiche che sempre più impoveriscono le già esasperate classi popolari e accelerano il processo di impoverimento del ceto medio e medio-basso. L’attacco ai poveri è ormai su tutti i fronti e, da quando il Diritto alla Casa è stato riconosciuto a tutti gli effetti come salario indiretto (visti i prezzi di mutui e canoni vigenti nelle principali città italiane), interessa anche quei (pochi ormai) residenti storici delle città che sono titolari di un alloggio pubblico in zone centrali della città-

Proprio a via Giolitti nel rione Esquilino di Roma, di fronte la Stazione Termini dove i militari dovrebbero allontanare gli indigenti a cui viene distribuito un pasto caldo, un gruppo di famiglie evacuate per motivi di sicurezza dovuti alla struttura del palazzo, è stato collocato a ridosso del raccordo, attuando di fatto un allontanamento forzoso dal centro storico (gentrificazione).

Come se non bastasse la risoluzione del problema delle famiglie è stato demandato ai cittadini stessi mediante l’attuazione di una delibera che viene attuata dal Municipio e che scarica tutte le difficoltà su gli abitanti. Questo meccanismo, di deportazione e colpevolizzazione nei confronti di chi meriterebbe tutele, è inaccettabile ed è sintomo di quanto le amministrazioni e gli uffici si siano ormai completamente dissociati dalla realtà vissuta da milioni di persone. Una realtà fatta di difficoltà di ogni ordine e tipo che meriterebbe supporto e non ostracismo e disprezzo. Su questo assistiamo ad una continuità tra la sindaca Raggi e l'amministrazione Gualtieri.

A ciò si aggiunga la questione del rincaro delle tariffe relative alle utenze che, oltre a produrre bollette sempre più salate, sta facendo salire i costi al dettaglio di tutti i generi alimentari, vista anche la crisi climatica e la penuria di raccolti lo scorso anno. Crisi, quella del Carovita, che il Governo non sembra minimamente intenzionato a risolvere, intento com’è a commentare con toni entusiastici un misero rimbalzo del Pil (dopo decenni di stagnazione) o peggio, esaltando i dati occupazionali, i quali però non tengono conto della qualità del lavoro e dei salari reali del paese (i più bassi di Europa)

In mezzo a questo scenario disastroso si pensa a cacciare i poveri dalla città “vetrina”, ad attaccare i percettori di reddito di Cittadinanza (misura che, durante il lockdown ha probabilmente evitato l’assalto ai supermercati) e a proteggere i profitti di quell’1% che continua ad arricchirsi a discapito di tutti.

Domani, venerdì 4 febbraio, saremo presenti alle ore 16,30 a Piazza dei Cinquecento per manifestare tutto il nostro dissenso verso questo modello di società escludente ove alle istanze provenienti dagli strati più bassi si risponde attraverso la repressione di stato.

Asia-Usb Roma.