20 OTTOBRE #STOP SFRATTI #NO ALLA VENDITA DEL PATRIMONIO PUBBLICO
Numerose iniziative nella giornata stop sfratti e sgomberi e contro la vendita del patrimonio pubblico lanciata dalla rete Abitare nella Crisi
- A Roma flah mob a piazza di Spagna: Flash mob @piazza di spagna_stop sfratti _no alla vendita del patrimonio pubblico
A Firenze è stato esposto uno striscione di cento metri, in più lingue, a piazzale Michelangelo: “TUTTO QUELLO CHE C’E’ DIETRO E’ IN VENDITA” per denunciare la vendita della città intera alla speculazione, la truffa delle grandi opere, la privatizzazione del trasporto pubblico e della sanità. Nel pomeriggio Via De Conciatori si è ripresa uno SPAZIO LIBERATO in Via delle Conce 14 rosso, mentre COBAS ATAF e comitati CONTRO L’ALTA VELOCITA’ manifestavano al Ponte al Pino.
VIA DE’ CONCIATORI FINALMENTE LIBERATA…Nell’ambito della giornata nazionale di lotta dei movimenti per il diritto all’abitare contro la SVENDITA DEL PATRIMONIO PUBBLICO, oggi pomeriggio gli aderenti al “PROGETTO CONCIATORI” si sono ripresi uno SPAZIO facente parte ella struttura sgomberata il 19 gennaio da un ingente numero di agenti di polizia.
Dopo mesi di inziative, di Presidi , di informazione contro ci siamo ripresi il minimo…Il quartiere di Santa Croce ha finalmente UNO SPAZIO DI LIBERTA’ nel mezzo di speculazione, locali di lusso, mercificazione del tempo libero e narcotraffico.
Il quartiere di Santa Croce ha finalmente uno spazio dove ricostruire vincoli di solidarietà, mutuo soccorso e autogestione collettiva. Il quartiere di Santa Croce ha finalmente uno spazio dove costruire le battaglie sociali contro la violenza della crisi economica.
-A Bologna si è svolto un presidio davanti all’area militare Sta.Ve.Co.
In tutta Italia il problema della casa sta colpendo milioni di persone. Case pignorate dalle banche, sfratti per morosità, affitti alle stelle, gente senza casa, è ciò che viviamo quotidianamente.
Per questo riteniamo urgente una moratoria di sfratti, sgomberi e pignoramenti per fermare l’emergenza che si sta creando. E oltre questo è necessario fermare le nuove cementificazioni che consumano inutilmente territorio facendo aumentare il prezzo delle case, e bloccare i piani di alienazione e di vendita del patrimonio pubblico.
Anche a Bologna le proposte di questa campagna sono prioritarie: stiamo vivendo la stessa situazione alla residenza Irnerio, una struttura del Comune di Bologna dove abitano lavoratori e disoccupati immigrati. In questi mesi il Comune ha preparato lo sgombero nel silenzio, con l’intenzione di lasciare molte persone senza casa.
Ma dal 10 di ottobre gli inquilini hanno occupato la Residenza, non accettando di essere vittime di questa operazione. L’occupazione ha già ottenuto il risultato di aprire una trattativa che tenesse conto anche della situazione degli inquilini che a causa di problemi legati alla crisi erano in una condizione di morosità (la maggior parte) e per i quali l’unica soluzione era fino a pochi giorni fa finire per strada. Il Comune sta motivando lo sgombero con la necessità di “redistribuire quelle poche risorse che ci sono” Ma di fronte all’enorme quantità di patrimonio pubblico in vendita, e alle migliaia di metri quadri di costruito, tra cui anche abitazioni, questa motivazione non regge. Oggi bisogna sottrarre questo patrimonio alla vendita e alla logica della rendita.
Per questo sabato 20 ottobre saremo davanti alla Sta.Ve.Co. una delle ex aree militari che in questi anni stanno vedendo un processo di vendita, insieme a decine di altri stabili di proprietà comunale. Con questo presidio vogliamo dimostrare che la soluzione al problema casa è qui, sotto i nostri occhi, e che si tratta di avere la volontà politica di fermare questo regalo di pezzi di città a gruppi immobiliari e bancari e mettere a disposizione il patrimonio pubblico a chi questa città la abita.
Invitiamo tutti quanti a sostenere in questi giorni l’occupazione della residenza Irnerio e il percorso di lotta degli abitanti per difendere il diritto all’abitare.
- A Milano è partita la campagna #occupysfitto:
- A Torino durante il corteo I love Gabrio che ha visto scendere in piazza più di duemila persone è stato occupato l’ex Diatto: ” Vogliono chiudere gli spazi sociali per costruire palazzi e centri commerciali. E invece noi occupiamo per rimanere”
gabrio.noblogs.org/post/2012/10/20/occupiamo-quando-vogliamo/