4° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DEGLI INQUILINI RESISTENTI.

Rassegna stampa

Roma -

Emergenza casa, Alemanno incontra gli inquilini
"Solleciteremo il ministro Fornero"

Il sindaco ha incontrato a piazza Santi Apostoli il presidio degli inquilini in sciopero della fame da ieri: "Necessario il blocco degli sfratti per finita locazione"

Repubblica di Roma on-line:

roma.repubblica.it/cronaca/2012/06/19/news/emergenza_abitativa_alemanno_in_campo_solleciteremo_il_ministro_fornero-37527502/

Questa mattina il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme al presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli si è recato a piazza Santi Apostoli per incontrare il presidio degli inquilini di Asia, Usb e Coordinamento dei Comitati Inquilini, che da ieri sono in sciopero della fame.

Per il sindaco si è trattato di un'occasione per approfondire il problema dell'emergenza abitativa, tema sociale che deve prescindere dalle appartenenze politiche. Motivo della protesta è la dismissione degli immobili ex enti previdenziali pubblici, oggi privatizzati, che fa correre seri rischi di perdere l'alloggio in cui vivono a circa 60 mila famiglie in Italia di cui oltre il 70% solo a Roma.

PECIOLA, SEL: IL SINDACO INADEGUATO ANCHE SUL TEMA CASA

Il sindaco ha preso l'impegno di sollecitare il ministro Fornero per la convocazione di un tavolo per affrontare i problemi tecnici legati alla normativa vigente. Inviterà quindi a presentare in Parlamento una mozione unitaria che consenta di bloccare le dismissioni, congelare il rinnovo dei contratti e l'esecuzione sfratti, per avere modo in questo anno di cambiare la normativa vigente che non tutela in maniera adeguata gli inquilini. Alla Regione Lazio, che tra le deleghe ha anche la questione casa, Alemanno chiederà di aprire un tavolo per valutare l'ipotesi di mettere a disposizione risorse per favorire l'acquisto di immobili o da indirizzare, ad esempio, per attivare mutui agevolati. Il sindaco infine interpellerà Questore e Prefetto per un blocco immediato degli sfratti per finita locazione

 


La proposta

Casa, mozione Udc:"Stop agli sfratti
e moratoria su aumenti"

 

Da Paese Sera on-line

www.paesesera.it/Politica/Casa-mozione-Udc-Stop-agli-sfratti-e-moratoria-su-aumenti

Il partito ha depositato alla Camera una mozione che impegna il governo “ad attivare un tavolo tecnico” per risolvere la situazione “delle circa 60mila famiglie, di cui 40mila solo a Roma, che alloggiano negli immobili di proprietà degli enti previdenziali privatizzati”. Servirebbe a scongiurare l'emergenza sociale che colpirebbe le fasce più deboli. Plauso dai colleghi di partito. Peciola (Sel): "A Roma nel 2011 gli sfratti per morosità sono stati 4.678. Di questa situazione allarmante il sindaco e la Giunta sembrano non essersi accorti"

LA PROTESTA L'appello di Asia-Usb: "Una moratoria contro gli sfratti"
LA FOTOGALLERY
L'IMU Arriva la stangata, sciopero della fame dell'Usb

Emergenza casa, basta agli sfratti e stop agli aumenti. Lo chiede l’Udc, che ha depositato alla Camera una mozione che impegna il governo “ad attivare un tavolo tecnico” per risolvere la situazione “delle circa 60mila famiglie, di cui 40mila solo a Roma, che alloggiano negli immobili di proprietà degli enti previdenziali privatizzati”, prevedendo una “sospensione immediata delle procedure di sfratto in corso e una moratoria degli aumenti dei canoni o dei prezzi di vendita”. E' di ieri la richiesta del sindacato degli inquilini per evitare che circa 5mila persone non abbiano più una casa, con un grido d’allarme lanciato da piazza Santi Apostoli. Chiedevano proprio una moratoria contro gli sfratti.

STOP AI RINCARI TRA 80 E 100% - Nel testo della mozione, firmata dal deputato Armando Dionisi e da altri 11 parlamentari Udc tra cui il segretario Lorenzo Cesa, si legge: “A seguito della privatizzazione di numerosi enti previdenziali pubblici (Enpaia, Enasarco, Enpam, Enpaf, Enpav, Fimit, Cassa Forense e altri) venivano fissati, quali termini di riferimento per la determinazione del prezzo degli immobili pubblici oggetto di cartolarizzazione e di locazione, i valori di mercato rilevati nel mese di ottobre 2001. Per effetto di una discussa norma di interpretazione autentica – spiegano i deputati Udc - l’obbligo di vendita e di fissazione di canoni di affitto ai valori del 2001 è stato disapplicato. L’assenza del vincolo di applicare tariffe calmierate ha prodotto un aumento dei canoni di locazione dall’80 al 100%, insostenibile per moltissimi degli inquilini”.

"SCONGIURARE L'EMERGENZA SOCIALE PER LE FASCE DEBOLI" - “L’utenza interessata da questi rincari – spiegano i parlamentari Udc - è composta in prevalenza da soggetti anziani, pensionati, monoreddito, disabili e varie categorie disagiate, per le quali gli aumenti rappresenterebbero l’anticamera certa dello sfratto. Serve l’intervento del governo – conclude l’on. Dionisi – per scongiurare una vera e propria emergenza sociale. Alle persone che manifestano in queste ore la nostra vicinanza non solo ideale ma concreta in Parlamento”.

CIOCCHETTI: "OTTIMA PROPOSTA" - Un plauso arriva dall'esponente Udc Luciano Ciocchetti, vice presidente ed assessore all'Urbanistica della Regione Lazio, che dice: "Il tema del diritto alla casa, con la privatizzazione di numerosi enti pubblici che curano la gestione del patrimonio immmobiliare pubblico, diviene ancor più centrale. Nel Lazio abbiamo individuato forme assolutamente innovative d'interazione fra soggetti pubblici e privati che speriamo - in questo nuovo quadro - possano essere uno spunto di riflessione anche per il parlamento ed il governo. Infatti - prosegue Ciocchetti - iniziative private possono recuperare nel Lazio ampie superfici chiedendo però di compartecipare ai fabbisogni della comunità destinando una parte - compresa fra il 30 e il 35 % - dell'area recuperata in appartamenti ad affitti calmierati. Tale soluzione quindi unisce l'attenzione al mondo sociale e - contemporaneamente - un aiuto concreto al mercato immobiliare che - come riportato dai dati di oggi dell'Agenzia del territorio - ha subito nel primo trimestre del 2012 una flessione che richiede una reazione decisa e convinta". Anche Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, si dichiara entusiasta della mozione, e dice "sarebbe una manna dal cielo". Mentre il presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politica della Casa Rodolfo Gigli, anche lui in quota Udc: "Si tratta di un problema molto serio, nei confronti del quale serve un intervento rapido e immediato da parte del Governo che deve andare incontro ai tanti inquilini giustamente preoccupati di potersi trovare, da un momento all’altro, nelle condizioni di dover lasciare l’abitazione nella quale risiedono"

PECIOLA (SEL): "DATI ALLARMANTI, IL SINDACO NON SE NE ACCORGE" - Sull'emergenza casa interviene anche Gianluca Peciola (Sel): “Sono 7.625 i provvedimenti di sfratto emessi nel Lazio nel 2011, di cui 5.056 per morosità. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Unione Inquilini, che delineano un quadro drammatico che potrebbe peggiorare per effetto della crisi economica nei prossimi anni. A Roma nel 2011 gli sfratti per morosità sono stati 4.678. Di questa situazione allarmante il sindaco e la Giunta sembrano non essersi accorti. In quattro anni di amministrazione di centro destra sono stati realizzati poco più di 150 alloggi popolari, a fronte di quasi 40mila famiglie in lista d’attesa. Come se non bastasse, nel Bilancio capitolino, in discussione in questi giorni in Aula Giulio Cesare, non è previsto nessun intervento a favore delle politiche abitative. A rischio sono anche i progetti di autorecupero, in particolare riguardo lo stabile in via di Grotta Perfetta, avviati dalle precedenti Giunte, che al momento risultano fermi. Anche su un tema così delicato Alemanno sta dimostrando totale incapacità e inadeguatezza”.


Santi Apostoli

Casa, prosegue lo sciopero della fame  "Finora nessuna risposta certa"

Paese Sera on-line:

www.paesesera.it/Cronaca/Casa-prosegue-lo-sciopero-della-fame-Finora-nessuna-risposta-certa/(local)/90

A scioperare sono gli inquilini degli enti privatizzati, delle casse, delle fondazioni, del Comune e della Regione. Oggi è il terzo giorno di digiuno. Ieri una donna si è sentita male, ma oggi ha proseguito senza mangiare. Nieri (Sel): "Porterò la questione in Regione"

LA MOZIONE Udc: "Stop agli sfratti, moratoria sugli aumenti"
LA PROTESTA L'appello di Asia-Usb: "Una moratoria contro gli sfratti"
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L'IMU Arriva la stangata, sciopero della fame dell'Usb

Va avanti lo sciopero della fame a piazza Santi Apostoli degli inquilini degli enti privatizzati, delle casse, delle fondazioni, del Comune e della Regione. Quello di oggi è il terzo giorno, dopo che ieri sono cominciate le prime difficoltà con Beti Piotto, una delle dieci inquiline in protesta, che ieri è dovuta ricorrere alle cure del 118. In piazza SS Apostoli prosegue l’iniziativa dell’inquilinato degli enti privatizzati, . Siamo oramai al terzo giorno di sciopero della fame, con le prime difficoltà di salute avvertite ieri da Beti Piotto, una delle dieci inquiline in lotta, che è dovuta ricorrere alle cure del 118 prontamente intervenuto. Nonostante questo la donna ha deciso di proseguire il digiuno.

"LA QUESTIONE IN REGIONE" - Al fianco dei manifestanti oggi si è schierato anche Luigi Nieri che intende portare la questione nell’aula consiliare alla Pisana. "Molta la solidarietà intorno al presidio - racconta l'Asia Usb in un comunicato - e aumentano anche le firme sotto l’appello 'non c’è più tempo', le sottoscrizioni riguardano figure istituzionali e semplici cittadini". "Molte le voci che circolano rispetto agli impegni presi dal sindaco e dal prefetto - aggiunge la nota - ma ancora non appare all’orizzonte un atto degno di essere preso in considerazione per interrompere lo sciopero della fame. Per cui si prosegue ad oltranza, così come sta facendo Angelo Fascetti di Asia Usb che digiuna oramai da tre giorni".

PECIOLA (SEL) - “Nonostante le rassicurazioni di ieri del sindaco Alemanno, ancora non si vedono risultati concreti commenta il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Gianluca Peciola - Gli inquilini chiedono risposte serie da parte delle Istituzioni, la moratoria degli sfratti per le famiglie che non sono riuscite ad acquistare gli immobili e ora si trovano a pagare affitti più alti; e la convocazione urgente di un tavolo per affrontare le conseguenze sociali delle dismissioni. Secondo i sindacati sono circa 50mila le famiglie coinvolte a Roma dalla privatizzazione degli enti previdenziali, e di queste il 40% ha serie difficoltà economiche. Il Governo Monti provveda alla moratoria degli sfratti e a predisporre misure urgenti a tutela degli inquilini di questi enti”.