ACEA DISTACCA ACQUA A TOR BELLA MONACA: CAMBIA LA GIUNTA MA NON LA PRASSI!

Acea continua a distaccare le utenze ma non tiene conto del fatto che glI allacci sono figli dell'ingiusta legge che nega l'iscrizione anagrafica. L'acqua rimane un bene primario.

Roma -

Continua la mattanza di Acea nelle case popolari di Roma. Dalla fine del 2019 ad oggi, nonostante la pandemia, non si vuole risolvere la questione delle utenze dell'acqua. Il decreto Renzi-Lupi, responsabile di questa carneficina sociale sostenuta da Ater e comune di Roma, continua a produrre danni agli abitanti delle case popolari ai quali viene tolta l'acqua perché non in regola con l'utenza. Infatti, nei  giorni scorsi ancora una volta a Tor Bella Monaca i residenti di via dell'Archeologia, tra cui famiglie in quarantena e un uomo gravemente malato di tumore, hanno dovuto subire i distacchi dell'acqua.

Eppure Acea è una municipalizzata. Ed il sindaco, in qualità di garante della salute pubblica, ha il dovere di intervenire. Ma evidentemente, si è ormai scelta la strada che porterà milioni di cittadini a subire le scelte politiche di privatizzare servizi pubblici fondamentali come l'acqua. Si è scelto di far vivere le famiglie in condizioni di difficoltà senza possibilità di bere, di lavarsi e, con il carovita, nemmeno di scaldarsi!

Nonostante la carta europea dell'acqua del 1968, nonostante la risoluzione dell'Onu che dichiara l'acqua come "un bene universale e fondamentale", nonostante le direttive sui diritti dell'infanzia e sui diritti dell'uomo, e da ultimo nonostante la sentenza della corte di Cassazione che stabilisce che occupare un alloggio pubblico per comprovata necessità non è punibile togliendo così definitivamente la legittimità all'art.5 del decreto Renzi/Lupi che vieta residenze e allacci delle utenze, nonostante tutto questo la nuova amministrazione continua sull'onda della precedente.

È importante sottolineare e ribadire, a scanso di equivoci ed interpretazioni ipocrite e falsate da chi è causa del problema, che finché il decreto Renzi-Lupi non verrà abrogato, gli unici ladri sono i politici che continuano a sostenerlo e ad affermare quindi che morire di sete è giusto. I residenti chiedono da sempre di poter essere regolarizzati con le utenze. Ma è proprio a causa del famigerato decreto che questo non avviene. Oggi Acea  ha la "scusa " del decreto Renzi-Lupi, domani sarà la privatizzazione definitiva e totale dell'acqua a fare da alibi al "chi non paga non beve".

Non possiamo più tollerare questi attacchi nei confronti dei più deboli, mentre Acea divide milioni di utili ai suoi soci e le reti idriche della nostra città continuano ad essere un colabrodo.

Come Asia-Usb ribadiamo che saremo sempre dalla parte del diritto all'acqua e contro la politica di monetizzazione e di profitto di questo bene primario, fondamentale e soprattutto vitale!

Asia-Usb Roma