Abolito il blocco degli sfratti. In Sicilia è emergenza casa
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Articolo pubblicato il 14 gennaio 2015
Trentamila famiglie italiane rischiano lo sfratto, tremila soltanto tra Catania e Palermo. I nuovi sfratti saranno ordinati dopo che nel decreto Milleproroghe, il pacchetto di norme approvato a fine anno, è saltato il prolungamento del blocco degli sfratti per fine locazione.
Gli ultimi dati disponibili sulla situazione in Sicilia sono aggiornati alla fine del 2013: risultano complessivamente 4.219 gli sfratti emessi, 6.992 le richieste di esecuzione e 2.028 gli sfatti eseguiti. Un’emergenza, dunque, che coinvolge tutta l’Isola dove gli sfratti per morosità incolpevole sono aumentati del 7,19 per cento. Una percentuale, secondo i dati del Sunia, in crescita del 10 per cento nel 2014.
Secondo i dati elaborati dal Ministero dell’Interno, la situazione economica lascia prevedere un ulteriore peggioramento per il 2015. A essere colpiti dagli sfratti saranno le categorie particolarmente svantaggiate: ovvero gli inquilini anziani, le famiglie con reddito minimo, i portatori di disabilità gravi.
“La mancata proroga del blocco degli sfratti – ha affermato il presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando - in aggiunta alla mancata ripartizione del fondo per le morosità incolpevoli, rischia di determinare in Sicilia, soprattutto nelle grandi aree urbane, un’emergenza sociale di proporzioni gravissime, con migliaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria serenità e la propria condizione abitativa”.
“Occorre invece – ha aggiunto - che da parte del Governo nazionale e di quello regionale si dia avvio a una seria politica dell’abitare, volta alla valorizzazione del già esistente patrimonio pubblico e che tuteli le fasce più deboli della popolazione. La mancata proroga del blocco degli sfratti ha effetti particolarmente negativi anche in relazione alla situazione economico-sociale complessiva, aggravata anche dalla condizione occupazionale”.
Oltre alla cancellazione della sospensione degli sfratti, il Governo nazionale ha tagliato lo stanziamento annuale per morosità incolpevole, cioè l’assistenza sociale per aiutare le fasce più bisognose a evitare lo sfratto: quest’anno il fondo sarà di 100 milioni di euro, mentre ammontava a ben 300 milioni nel 2008.
Intanto, durante l’ultima riunione dei sindaci delle città metropolitane, svoltasi a Roma lo scorso 7 gennaio, il presidente Orlando, insieme con i primi cittadini delle grandi città ha sottolineato la necessità che il Governo recuperi il blocco degli sfratti, avviando contestualmente una politica organica per il diritto alla casa.
“Tali richieste - ha spiegato il presidente dell’AnciSicilia - saranno rappresentate al Governo e al Parlamento in sede di conversione perché si ponga rimedio a una scelta sbagliata e finalmente si affronti con misure adeguate un’emergenza che non può essere né scaricata sui Comuni né trattata in termini di ordine pubblico”.
“Le emergenze sociali - ha conlcuso Orlando - si affrontano con adeguate misure sociali”.