ACEA STACCA L'ENERGIA ELETTRICA AL RESIDENCE DI VIA TIBURTINA 1064, MENTRE NONNA PINA VIVE ATTACCATA AD UNA BOMBOLA DI OSSIGENO ALIMENTATA DALLA CORRENTE.

Roma -

 

 

Questa mattina l' Acea, supportata dalla polizia di stato, ha tolto la corrente al residence occupato di via Tiburtina 1064 su ordine della società proprietaria del palazzo dove abitano dal 2013 cento famiglie, composte da molti anziani e decine di bambini.

Tra le persone anziane Nonna Pina attaccata alla bombola di ossigeno alimentata dall'energia elettrica che ora, se non viene riallacciata la corrente, rischia di morire.

 

A nulla è valso l'appello delle famiglie a poter pagare direttamente la corrente consumata e ad avere l'intestazione del contratto.

 

Tutto questo avviene nell'indifferenza del comune di Roma e dello stesso Municipio 4, dove si sono recati a protestare gli abitanti di via Tiburtina 1064.

 

L'ASIA-USB da tempo sta chiedendo al comune l'assegnazione a Nonna Pina di un alloggio per anziani nei piani di zona, molti dei quali colpevolmente lasciati vuoti.

 

L'ASIA-USB inoltre denuncia la mancata attuazione del piano casa regionale e gli ingiustificati ritardi nell'avvio di soluzioni abitative vere, questo nonostante l'impegno (già disponibili dal 2014) di almeno 200 milioni di fondi ex-Gescal, ad oggi non spesi.

I poveri di questa città sono ostaggi della demagogia legaritaria, delle mire speculative dei costruttori e della rendita parassitaria, che hanno impedito fino ad oggi di mettere in atto una politica pubblica sulla casa.

La Regione Lazio, competente per le politiche abitative, metta in atto il piano regionale approvato già nel 2014 e a mai approvato.

Non lasciamo sole le famiglie che non ce la fanno a pagare affitti e mutui insostenibili!

ASIA-USB