ANCHE LA GIUNTA PISAPIA SI ACCORGE DELL'EMERGENZA CASA: INCONTRA AS.I.A. E COMITATI PER IL DIRITTO ALL'ABITARE!!

Milano -

 

 

Comunicato dopo l'incontro sulla casa con il comune di Milano‏

Mercoledì, 23 Ottobre 2013 17:37

Questa mattina i Comitati di Milano per il Diritto all'Abitare, uniti al sindacato Asia, hanno incontrato l'Assessore alla Casa del Comune di Milano Daniela Benelli e l'Assessore alla Sicurezza Marco Granelli. L'incontro è il risultato dell'occupazione, avvenuta il 22 Ottobre, degli uffici per le assegnazioni E.R.P di Via Pirelli, che continua il percorso di sollevazione generale che ha visto, il 19 ottobre,  100 000 persone scese in piazza per il diritto all'abitare e al reddito. Finalmente il comune di Milano ha dovuto prendere atto, anche pubblicamente, dell'entità dell'emergenza abitativa che sempre più persone stanno vivendo e si è detto disposto ad incontrare chi ogni giorno nei territori si organizza per resistere alla crisi e alle politiche di austerità che strangolano tutti noi.

A quest'incontro abbiamo portato i nostri punti di rivendicazione, a partire dal blocco generalizzato di sfratti e sgomberi, il blocco della svendita e il riutilizzo del costruito, pubblico o privato, attraverso autorecupero, requisizione e trasformazione in E.R.P.

Le parole scelte dall'amministrazione comunale mostrano che i termini e le idee cardine delle piattaforme dei movimenti per il diritto all'abitare - la moratoria degli sfratti, la requisizione dello sfitto, il riutilizzo dell'invenduto - siano diventati parte integrante dello strumentario comunicativo dei governi territoriali.

Noi e loro sappiamo che presto saranno disponibili fondi per le politiche abitative, ma la gestione di queste risorse deve essere radicalmente diversa rispetto al passato: il denaro deve essere destinato all'edilizia pubblica non all'housing sociale che fa guadagnare banche e costruttori e, in questo momento, come dichiarato proprio dall'assessore Benelli, risulta inaccessibile alla maggior parte delle persone che ne avrebbero bisogno.

Sulla questione degli sgomberi di chi ha occupato per necessità e di chi continua a farlo, i Comitati non faranno un passo indietro perchè crediamo che simili brutali espedienti non possano che alimentare un'emergenza già cronica a Milano. Lo ribadiamo, una soluzione c'è: bloccare gli sgomberi ora, contestualmente all'ormai troppe volte promesso avvio dei lavori della commissione 34 comma 8 che dovrà valutare le necessità di chi occupa.

L'assessore alla casa si è poi impegnata a riunire un tavolo durante il congresso dell'Anci a firenze, giovedì. Il tavolo dovrà formulare una richiesta congiunta, da parte degli assessori di Roma, Milano, Napoli e delle città con alta percentuale di sfratti, di una moratoria generalizzata e di un piano casa che sappia rispondere all' emergenza

Ci auguriamo che su tutte le buone intenzioni riguardanti lo sviluppo di nuove politiche abitative si passi dalle parole ai fatti, per quanto riguarda i comitati per il diritto all' abitare continueremo ad organizzarci per tutelare un diritto fondamentale, quello all'abitare.

As.I.A, Comitato per il diritto all'abitare

 

I comitati per il diritto alla casa incontrano gli assessori Benelli e Granelli

Si è svolto questa mattina l'incontro tra un delegazione dei Comitati per il diritto alla casa milanesi e gli assessori Benelli e Granelli.

Fuori un centinaio tra occupanti, sfrattati, abitanti resistenti  dei comitati hanno mantenuto un presidio per oltre due ore sotto la pioggia battente per far sentire la propria determinazione agli assessori anche durante l'incontro, con la consapevolezza di chi è abituato a mettersi in gioco per ottenere diritti e di chi sa che è solo con la partecipazione e la lotta che si ottengo i risultati (il tavolo di oggi ne è un esempio).

La delegazione composta da dieci persone ha portato all'attenzione i 12 punti condivisi ed elaborati dai comitati sui quali non siamo disposti a trattare nulla; su queste richieste non faremo nessun passo indietro e sono la base dalla quale si può partire per discutere del resto.

11 proposte molto concrete per dare un' immediata risposta all'emergenza abitativa, proposte che, se volesse, il comune di Milano potrebbe immediatamente fare sue e adottare come risposta concreta a questa grave situazione; insomma oltre ai comunicati e alle belle parole, i fatti concreti.

Leggi il comunicato dell' incontro sulla casa con il Comune di Milano

Punti di rivendicazione e di proposta di As.i.a Milano e del Comitati per il diritto all'abitare di Milano:

1) Blocco generalizzato di tutti gli sfratti, ivi compresi quelli per morosità ovvero che il comune e la prefettura si impegnino a bloccare gli sfratti a partire dal territorio milanese

2) -Blocco degli sgomberi di tutti gli occupanti per necessità per non alimentare l'emergenza abitativa e partenza della commissione/sanatoria art.34 comma 8 approvata nel novembre 2012 che ad oggi non ha ancora analizzato un solo caso

3)Stop dismissione e svendita del patrimonio pubblico
Fermare la svendita del patrimonio pubblico a partire dalle proprietà del Comune di Milano,  ad esempio recuperare i fondi 1 e 2 da BNP Paribas, bloccare i nuovi piani di vendita del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica e del Demanio, come caserme, colonie e residenze degli enti.

4) Utilizzo da parte del comune di tutti gli stabili comunali sfitti al di fuori di quelli ERP o messi in vendita con i fondi 1 e 2 a bnp baribas , requisizione degli edifici  statali (come la caserma di via Suzzani) , regionali e provinciali sfitti per convertirli in E.R.P e iniziare a far fronte alle migliaia di persone in graduatoria assegnando questi spazi o alloggi anche  in auto recupero

5) Requisizione del patrimonio privato tenuto sfitto dai grossi proprietari con riferimento a diverse leggi e all'articolo 3 della costituzione

(Numerose sono le fonti richiamate in diverse ordinanze: tra l'art. 7 della legge 20 marzo 1865, n. 2248; l'art. 36 del R.D. 17 agosto 1907, n. 542; l'art. 153 del TU 4 febbraio 1915; gli art. 19 e 21 L. 6 dicembre 1971 n. 1034; e per il richiamo all'obbligo di soccorso commesso alle funzioni di Ufficiale Sanitario attribuite al sindaco la Legge Sanitaria n. 833 del 1978.) In un altro orientamento, il provvedimento è legittimo in caso di carenza abitativa, in base all'art. 3 della Costituzione, al diritto alla casa da questa enunciato, all'obbligo dei sindaci di intervenire nelle situazioni di emergenza. La presenza di alloggi sfitti può derivare da speculazione edilizia, da un cartello fra proprietari che introduce una distorsione del mercato immobiliare. Le case vengono tenute sfitte per non aumentare l'offerta abitativa e indurre un calo dei prezzi.

*Possibilità di indennità alla proprietà non in base al prezzo sul mercato ma in base al valore della rendita catastale

6)Autorecupero/autocostruzione/assegnazione in stato di fatto

Dare la possibilità di autorecuperare gli alloggi pubblici da parte di chi li abita occupandoli per necessità a costo zero per l'amministrazione, assegnare le case in stato di fatto del patrimonio Aler e comunale scalando poi le spese dagli affitti.  
Incentivare l'autocostruzione usando stabili come fabbriche, caserme per ricavarne alloggi per l'emergenza abitativa

7) Rigenerazione urbana e riuso delle città con consumo di suolo azzerato

8) Che il comune di milano si impegni nel chiedere al governo un piano straordinario di emergenza di edilizia residenziale pubblica

9) Sulla questione delle case degli enti  tipo enaip, inps, poste italiane, ensarco in alcuni casi  passate in gestione aler o asset , con centinaia di provvedimenti di sfratti a carico degli inquilini,  proponiamo che il comune di Milano le requisisca inserendole  nell' ERP, salvaguardando gli inquilini che ci vivono e stipulando un contratto a canone popolare.

10) Ricognizione dei fondi ex Gescal e di quelli disponibili destinati all'housing sociale, compresi i Fondi europei, per finalizzarli ad una programmazione di edilizia sovvenzionata popolare (Erp)

11) Trasferimento delle risorse destinate a grandi opere e grandi eventi come EXPO2015 ad un fondo destinato a garantire il diritto alla casa, al reddito, alla salute, alla mobilità nella metropoli milanese


 


www.milanotoday.it/cronaca/emergenza-casa-milano-benelli.html

 

Casa, la Benelli risponde ai centri sociali: "Siamo già attivi"

Emergenza casa a Milano: risposta di Daniela Benelli ai centri sociali

 Redazione 22 ottobre 2013

Non si fa attendere la replica dell'assessore ai manifestanti che martedì mattina hanno occupato l'ufficio case popolari del comune di Milano

Dopo l'occupazione del primo piano di via Pirelli 39 (sede degli uffici comunali sulle case popolari), arriva la risposta dell'assessore alla casa Daniela Benelli, che mercoledì incontrerà alle dieci di mattina gli attivisti dei centri sociali e dei comitati degli inquilini. E la Benelli difende le scelte del comune, spiegando che "la posizione di Palazzo Marino è chiara e già stata espressa in diverse occasioni".

L'assessore ricorda che l'Anci (associazione dei comuni) ha già chiesto di recente un incontro con il governo sulla proroga delle locazioni e la moratoria degli sfratti: "Un intervento non più rinviabile", secondo le parole della Benelli che ribadisce come "non sia più gestibile solo a livello locale l'emergenza abitativa". Per quanto riguarda le azioni del comune, la Benelli ha ricordato la richiesta alla regione Lombardia di concedere una deroga al tetto massimo di assegnazioni in emergenza (dunque fuori dalle graduatorie) che i comuni possono effettuare: Milano ha già "esaurito" la quota 2013.

"Stiamo destinando tutte le nostre limitate risorse alla ristrutturazione degli sfitti", ha affermato poi la Benelli, spiegando che l'obiettivo è quello di avere nel 2014 altri 1.200 alloggi da assegnare. Infine il comune ha chiesto al prefetto un tavolo sull'emergenza casa, coinvolgendo anche i comuni dell'hinterland.