Anna e sua figlia rimangono nel loro alloggio grazie alla resistenza degli attivisti.

Roma -

Vigili urbani decisi a sgomberare Anna e sua figlia alla vigilia di Natale, il presidio degli attivisti resistenti impedisce questa ennesima ingiustizia.

Tre giorni fa al ritorno a casa - in viale Tirreno 187 a Roma - Anna ha trovato una tremenda sorpresa: la serratura del suo alloggio è stata cambiata e alla porta sono stati apposti i sigilli da parte dei Vigili Urbani. Cacciata la famiglia senza preavviso e senza poter opporre ragioni.

Questo è il nuovo metodo inaugurato dall'amministrazione Marino contro chi vive il problema della casa e - di fronte all'immobilismo delle amministrazioni degli ultimi decenni  - trova la soluzione di occupare gli alloggi lasciati colpevolmente vuoti, in questo caso dall'Ater di Roma.

Ma forse quello che ha fatto scattare questa azione contro una donna, sola con una figlia di dieci anni a carico, è stato l'interesse di qualche speculatore nostrano, visto che l'alloggio è in un complesso molto appetibile, dove molti hanno comperato gli alloggi Ater e qualche personaggio ne possiede già più di qualcuno.

Questa mattina molti attivisti della zona hanno riconsegnato la sua casa ad Anna e vano è stato il tentativo dei Vigili Urbani di sgomberare nuovamente la donna e la sua figlia.

L'ASIA-USB ritiene questo sgombero un atto grave, non è concepibile il fatto che non si permette ai cittadini di conoscere gli atti che li riguardano e contro i quali non si dà la possibilità di presentare opposizione.

Questa è la stessa linea che si sta applicando anche contro gli inquilini sine titulo degli Enti pubblici da parte dell'INPS.

Chi aveva il compito di gestire il patrimonio pubblico lo ha invece lasciato abbandonato a se stesso, sono stati murati gli alloggi senza assegnarli, come se l'emergenza casa non esistesse nella nostra città.

Lo nostra associazione ha in molti casi segnalato agli uffici comunali gli alloggi vuoti, che puntualmente non sono stati riassegnati.

Si vuole coprire la mancanza di volontà di gestione di questo importante patrimonio pubblico con la politica degli sgomberi contro i più deboli: ma non ci avevano detto che volevano cacciare i ricchi?

Ci aspettavamo dall'amministrazione Marino una politica tesa a ricercare soluzioni al problema della casa con il rilancio dell'edilizia pubblica e a mettere in campo una forte innovazione sulla gestione del patrimonio abitativo, censendo e riassegnando il patrimonio che fisiologicamente si libera annualmente (circa 1500 alloggi).

L'unica politica che viene messa in campo è quella degli sgomberi: ma mettere per strada migliaia di inquilini senza titolo non fa altro che aggravare l'emergenza casa!