Approvato in Toscana il nuovo regolamento regionale ERP: un regalo alle destre
Il Consiglio regionale della Toscana ha recentemente approvato il nuovo regolamento in materia di edilizia residenziale pubblica, con 23 voti favorevoli ed 11 astensioni dopo aver trovato la sintesi in un emendamento a firma Lega e sottoscritto pure dal presidente del gruppo del PD.
Questo emendamento prevede l'obbligo per i cittadini (ad esclusione di coloro che hanno lo status di rifugiato o che godono di protezione internazionale), che non autocertificano la residenza fiscale in Italia, di presentare documentazione reddituale e patrimoniale del Paese in cui hanno la sopradetta residenza fiscale.
La Corte Costituzionale con tre sentenze aveva dichiarato illegittimo ed incostituzionale il requisito, richiesto da alcune leggi regionali, tra cui quella della Toscana, che prevedeva 5 anni di residenza per poter accedere al bando di assegnazione.
I partiti della maggioranza e quelli di opposizione, insieme a Sunia e Cgil regionale toscana cantano vittoria dicendo che finalmente viene data risposta ai Comuni ed ai cittadini che reclamavano un intervento che sbloccasse i bandi ed evitasse una loro impugnazione.
Noi di Asia USB non ci associamo a questa esultanza. Con l'approvazione dell'emendamento voluto da Lega e FdI e approvato pure dal PD, si perpetua la discriminazione nei confronti di quelle persone che, per motivi personali o familiari, non possono prendere la residenza fiscale nel nostro paese. Del resto, la volontà di emarginare gli ultimi tra gli ultimi costituisce un punto fondamentale della politica delle destre che così mantengono fede alle promesse fatte ai loro elettori, rincorsi in questa barbarie dalla finta sinistra.
Noi pensiamo che il problema degli alloggi popolari non si possa risolvere escludendo alcuni aventi diritto, ma incrementando il patrimonio abitativo pubblico.
In Europa siamo tra gli ultimi come numero di abitazioni ERP e le scelte fatte finora non migliorano certo la situazione; occorre trovare le risorse tassando in misura maggiore le case vuote che fanno aumentare il prezzo degli affitti in libero mercato, occorre utilizzare i numerosi immobili pubblici abbandonati per venderli a prezzi stracciati ai palazzinari, come questa amministrazione sta facendo, occorre mettere a norma le case popolari vuote per poterle assegnare, occorre requisire le migliaia di case sfitte a Pisa.
La Regione, invece di discriminare, deve fornire le risorse ai Comuni perché possano incrementare il patrimonio immobiliare e siano in grado di fare le necessarie manutenzioni, per non lasciare nel degrado i quartieri popolari.
Noi siamo sempre stati al fianco degli assegnatari e di coloro che lottano da anni per avere un alloggio.
Non esultiamo come gli altri ma continueremo a lottare per tutti, perché la casa è un diritto umano che non può essere oggetto di discriminazioni.
Asia USB Pisa