ARRESTATO NUNZIO D'ERME: USB DENUNCIA GRAVE CLIMA REPRESSIVO CONTRO I MOVIMENTI E I LAVORATORI!

Prime proposte di reazione agli arresti: appuntamento domani giovedi 25 alle 18.30 davanti al carcere di Regina Coeli dove è rinchiuso Nunzio, a Lungotevere Gianicolense.

Roma -

 

COMUNICATO STAMPA
USB CONFEDERALE

SOLIDARIETÀ USB A NUNZIO D’ERME E MARCO BOCCI

“Non passa giorno senza l’arrivo di notizie che testimoniano del clima fortemente repressivo che sta investendo il nostro Paese – osserva Angelo Fascetti, dell’Esecutivo Nazionale USB -  dai licenziamenti ‘politici’ e discriminatori di lavoratori e delegati sindacali, rei magari di aver portato alla luce le scellerate gestioni delle loro aziende o soltanto di aver svolto la loro funzione sindacale, all’incriminazione di chi lotta per la difesa dei propri territori e dei propri bisogni primari”.

“E  mentre i responsabili delle migliaia di omicidi sul lavoro la fanno sempre franca – prosegue Fascetti -  a Roma la Magistratura non trova di meglio che arrestare, con pesantissime quanto assurde motivazioni, Nunzio D’Erme, compagno tra i più stimati e conosciuti nei movimenti di opposizione all’arroganza dei poteri forti, insieme a un altro giovane militante del Centro Sociale Spartaco, Marco Bocci”.

Ricorda Fascetti: “I fatti cui si riferiscono le accuse che hanno portato Nunzio in carcere e Marco agli arresti domiciliari risalgono al Maggio scorso, quando in occasione di un convegno di presentazione di un progetto formativo ed educativo alla tolleranza  e contro l’omofobia, che si teneva nella sede dell’attuale VII Municipio a Cinecittà con la presenza di figure istituzionali, deputati e amministratori locali, un gruppo di aderenti a Militia Cristi, tristemente nota per le sue numerose provocazioni, si rese protagonista di una pesante aggressione ai danni dei presenti”.

“Nel sottolineare  ancora una volta la pesantezza del clima repressivo che stiamo vivendo – prosegue il dirigente USB -  che si concretizza con  pesanti operazioni a danno di attivisti dei movimenti sociali e in particolare dei movimenti per il diritto alla casa, con sgomberi di spazi sociali, teatri, cinema, recuperati ad un uso collettivo e non subordinati al profitto, testimoniamo tutta la nostra attiva solidarietà, tutto il nostro affetto a Marco e Nunzio, di cui abbiamo sempre conosciuto ed apprezzato la disponibilità e la grande generosità nella difesa dei più deboli”, conclude Angelo Fascetti.

Roma, 24 settembre 2014

Ufficio Stampa USB

 


contropiano.org/politica/item/26481-roma-arrestato-nunzio-d-erme 

Roma. Arrestato Nunzio D'Erme

Aggiornamento. Questa mattina è stato arrestato a Roma il compagno Nunzio D'Erme, una delle figure più conosciute e stimate della sinistra antagonista del nostro paese, ex consigliere comunale al Campidoglio e protagonista dei movimenti sociali nella capitale. Assieme a D'Erme anche un altro attivista è stato oggetto di un provvedimento restrittivo della libertà personale: si tratta di Marco Bucci, del Centro Sociale Spartaco, per il quale sono stati disposti i domiciliari.
Invece Nunzio D'Erme è stato portato in carcere con l'accusa di aver partecipato, alcuni mesi fa, ad uno scontro con i fascisti di Militia Christi nel quartiere di Cinecittà nel corso di un’iniziativa contro l’omofobia organizzata dal municipio. Spiegano in una nota alcuni movimenti sociali della capitale: "Le motivazioni sono riferite a fatti avvenuti lo scorso maggio nella sede del VII Municipio durante un convegno istituzionale sull'educazione alla diversità alla quale hanno preso parte anche i movimenti sociali del territorio. Nel corso del convegno c'è stata un'aggressione da parte di attivisti di Militia Christi intervenuti per contestare l'iniziativa ed esprimere la loro posizione omofoba".
Secondo una nota emessa dalla Questura di Roma, invece, i due rappresentanti del movimento oltranzista e fascistoide cattolico sarebbero stati aggrediti da esponenti 'antagonisti' che poi si sarebbero scagliati anche contro alcuni agenti della Digos che erano intervenuti.


Non è ancora chiaro tutto il contesto di questa operazione giudiziaria ma sicuramente è indicativa del clima persecutorio e repressivo che si sta respirando a pieni polmoni nella Capitale contro gli attivisti più noti, magari prendendo a pretesto episodi lontani e minori tenuti nel cassetto a lungo prima di essere utilizzati da una Procura di Roma che acquisisce sempre più protagonismo nella gestione delle questioni sociali.
Alle 13 di oggi è previsto un presidio di solidarietà e una conferenza stampa presso la sede dell'ex X Municipio della capitale.

Alle 13.00 la sala del Municipio era stacolma. Almeno duecento persone hanno seguito gli interventi degli esponenti dei centri sociali Spartaco e Corto Circuito che hanno spiegato come stavano le cose. Nunzio è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e di procurata evasione, perchè uno degli antifascisti fermati dalla polizia era stato sottratto al fermo. Marco Bucci invece è accusato solo di resistenza. E' quasi allibito Sandro dello Spartaco quando deve riportare quanto c'è scritto nell'ordinanza che ha portato in carcere Nunzio e ai domiciliari Marco. Nunzio è stato spedito in carcere "per la sua notorietà e la capacità dimostrata di mobilitare le persone" e questo, secondo il Gip, "potrebbe inquinare le prove". Anche per Marco Bucci si segnala una sorta di accanimento giudiziario. Nonostante sia incensurato e il reato contestato - resistenza a pubblico ufficiale - preveda una pena ridotta, viene richiesta preventivamente la sospensione della condizionale qualora si arrivi a condanna. "Quello che è accaduto è inquietante" dice l'avvocato difensore Marco Lucentini, uno che pure  ne ha viste tante, "cè da rimanere inorriditi" commenta al telefono mandato in viva voce nella sala della conferenza stampa. "L'agente che ha denunciato le lesioni, ha avuto una prognosi di tre giorni dall'ospedale. Prognosi che è stata però allungata dai medici della polizia e dal medico privato".

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Giusy Fantino, presidente del Municipio che era tra gli organizzatori del convegno disturbato dai fascisti ed ha espresso stupore per questi arresti e preoccupazione per il momento che stiamo attraversando. "Stanno usando il carcere preventivo contro chi può animare la lotta della gente sui propri diritti" aggiunge Federico del Corto Circuito. Sono poi intervenute altre realtà dei movimenti sociali romani, da Esc a Acrobax, dai Bpm all'Usb,  dalla Rete dei Comunisti ad un telegramma di Ferrero del Prc, che hanno espresso la loro solidarietà con Nunzio e Marco cominciando a delineare alcune proposte di reazione agli arresti. La prima è domani (giovedi) alle 18.30 davanti al carcere di Regina Coeli dove è rinchiuso Nunzio.

Occorre cominciare a capire che aria sta tirando. Arresti come questo o quelli ancora di Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, indicano che le amministrazioni politiche hanno delegato completamente ai "tecnici" (magistrati e polizia) la gestione dei problemi e delle emergenze sociali nella città. Si parla di un pool speciale della Procura di Roma che sta elaborando un teorema sulle lotte, i conflitti e gli attivisti sociali attivi nella Capitale, mentre anche in questa vicenda emerge la protezione che le autorità continuano ad offrire ai fascisti. Insomma un convegno istituzionale viene distrubato dai fascisti che lo annunciano anche su internet... e in galera sono finiti due compagni che hanno difeso il convegno. Un sintomo del clima generale - oltre che di quello che si respira a Roma.


Esprimiamo nel frattempo la piena solidarietà della redazione di Contropiano a Nunzio.


roma.repubblica.it/cronaca/2014/09/24/news/cinecitt_i_movimenti_arrestato_nunzio_d_erme-96537910/

Cinecittà, scontri con Militia Christi e polizia: nuovo arresto per Nunzio D'Erme


E' finito in carcere l'ex consigliere comunale e tra i leader della sinistra antagonista romana. E' accusato di aver partecipato ai disordini contro alcuni rappresentanti del movimento politico ultracattolico e alcuni operatori della Digos durante un convegno contro l'omofobia. Ai domiciliari invece Marco Bucci, altro storico esponente dei movimenti. Nel 2003 fu tra quelli che gettò letame sotto casa di Berlusconi

di VIOLA GIANNOLI

"Arrestato Nunzio D'Erme". La notizia viene data di primo mattino su twitter dai Blocchi precari metropolitani, che linkano un articolo del giornale comunista online Contropiano.org. E dalle prime notizie risulta che Nunzio D'Erme è stato portato in carcere con l'accusa "di aver partecipato, alcuni mesi fa, ad alcuni tafferugli contro gli estremisti di Militia Christi nel quartiere di Cinecittà". Nunzio D'Erme, ex consigliere comunale di Roma e storico esponente di Action, si trova ora a Regina Coeli. Ai domiciliari è finito Marco Bucci, entrambi storici esponenti dei movimenti antagonisti romani. Le ordinanze si riferirebbero a scontri avvenuti appunto a Cinecittà in occasione di un convegno sulla Diversità duramente contestato da militanti di Militia Christi, il movimento politico ultracattolico.

Prima il tam tam sui social network, poi la convocazione alle 12 di un presidio di solidarietà e una conferenza stampa presso la sede dell'ex X Municipio della capitale - attualmente VII - in piazza di Cinecittà 11. I fatti, di cui è accusato D'Erme, si riferirebbero a un convegno contro l'omofobia 'Caro prof mi chiamano gay'  con la parlamentare di Sel, Celeste Costantino, Susi Fantino, presidente del VII municipio e Loris Antonelli, assessore del VII, a metà maggio, in cui si presentarono alcuni esponenti di Militia Christi. "Durante l'iniziativa ci fu un'aggressione da parte dei militanti di Militia Christi arrivati per contestare l'argomento del convegno ed esprimere la loro posizione - spiegano gli attivisti dei movimento - Iniziarono a insultare e aggredire alcuni ragazzi. E così alcuni intervenirono, tra cui D'Erme".

Oltre a Nunzio D'Erme 52 anni, è stato arrestato anche Marco Bucci, 28 anni (ai domiciliari), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall'ufficio gip del Tribunale di Roma. I due sono indagati, a vario titolo, in concorso, dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e procurata evasione. I fatti contestati risalgono al 21 maggio scorso, presso gli uffici del VII Municipio, dove si stava svolgendo un convegno sul tema del bullismo omofobico. Secondo la ricostruzione della questura di Roma, due esponenti del movimento ultracattolico 'Militia Christi', che "avevano assistito al convegno limitandosi a consegnare un proprio documento a un esponente politico presente al dibattito, erano stati aggrediti da un gruppo di persone riconducibili ai centri sociali con conseguente e immediato intervento di una pattuglia della Digos: un manifestante era stato bloccato mentre brandiva un punteruolo contro gli agenti - riferiscono dalla questura - Subito dopo gli altri antagonisti, approfittando della superiorità numerica, avevano cercato il contatto fisico con gli operatori della Digos, strattonandoli, spintonandoli e colpendo uno di essi con un casco da motociclista, fino a garantire la fuga dell'arrestato, che si era dileguato, ancora ammanettato, nel cortile dell'edificio, seguito dagli altri correi".

Su Facebook Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, ha scritto: "Luca e Paolo agli arresti domiciliari da più di sei mesi per resistenza. Ormai le misure restrittive hanno il carattere politico, altrimenti non si spiega. Liberi subito!". E per domani, giovedì 25 settembre, è stato organizzato un presidio di solidarietà davanti Regina Coeli, mentre sabato mattina è prevista una mobilitazione a Cinecittà sull'omofobia, argomento che scatenò i disordini di maggio scorso.

Ma non è la prima volta che Nunzio D'Erme viene arrestato. La prima volta fu nel 2003 quando insieme a dodici persone finì agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale per aver messo in atto una "preordinata strategia criminale" durante gli scontri all'Eur in occasione del vertice Ue del 4 ottobre scorso. Ultimo atto di una serie di contestazioni iniziate il giorno prima quando D'Erme e altri Disobbedienti scaricarono del letame davanti casa di Berlusconi (azione che costò a D'Erme il ritiro della delega al bilancio partecipato da parte del sindaco Walter Veltroni)