Asia: "Grazie alle occupazioni oltre 200 persone vivono meglio"

Bologna -

Il sindacato di base replica alle accuse lanciate in Consiglio comunale da Lega nord e Ncd: “Occupa chi non ha alternative”. Sempre Asia, inoltre, fa il punto sugli sfratti per morosità sotto le Due torri.

Siamo esterrefatti di fronte alla assoluta cecità morale e alla assoluta incompetenza amministrativa delle Signore Castaldini e Borgonzoni, che continuano ad arroccarsi dietro posizioni vuotamente ideologiche con la bassezza delle quali è impossibile confrontarsi. Forse le signore non sono neppure documentate sui recenti dati ISTAT che ci parlano di circa mezzo milione di posti di lavoro persi nel 2013 che andranno ad aumentare, nel 2014, i già terribili dati della situazione abitativa italiana. Questi dati, riferiti al 2013, ci parlano di 75.348 richieste di sfratto (quasi tutte per morosità) sul territorio nazionale (+ 14,36% rispetto al 2012). Nella triste classifica delle regioni in merito a questo problema, l’Emilia Romagna è terza con 8861 richieste (11,76% ). I dati del secondo semestre del 2013 mostrano già una forte tendenza all’aumento rispetto al primo (18%) e saranno ulteriormente aggravati dai già citati dati sull’occupazione, visto che appare chiaro anche ai muri lo stretto legame tra perdita del lavoro e perdita dell’alloggio. Il trend tristemente positivo appare confermato anche dai dati relativi ai pignoramenti per insolvenza e se a queste cifre si aggiungono quelle dei rifugiati e degli asilanti, autorizzati dalla Costituzione Italiana e costretti dalla convenzione di Dublino a permanere sul territorio nazionale e per i quali poco o nulla viene fatto, il quadro che si ottiene è allarmante. Si consideri inoltre che l’efficacia degli interventi istituzionali ( a partire dai bandi erp e finendo col decreto milleproroghe) è scarsamente rilevante rispetto alle dimensioni del problema. In pratica, una moltitudine di persone paga con una vita misera il costo di una crisi che non si risolverà. A tutto questo fa da contraltare un’immagine di città che balza subito agli occhi: migliaia di case vuote sia nuove che vecchie inutilizzate (i dati dell’ass. costruttori ci parlano, nella sola Bologna di circa 6.000 alloggi inutilizzati), immensi complessi, come l’ex Beretta, abbandonati all’incuria e al degrado che favoriscono solo la più squallida speculazione.

 

CREDONO FORSE LE SIGNORE CASTALDINI E BORGONZONI CHE OCCUPARE SIA UN DIVERTIMENTO? OPPURE PRETENDONO CHE CHI NON SI PUÒ PERMETTERE UN AFFITTO, uomini , donne e tanti bambini,VADA A DORMIRE IN STAZIONE?

 

Occupare è un gesto faticoso ed estremo al quale ricorrono persone che non hanno alternative. E’ un gesto per il quale sono necessari mesi di preparazione e di formazione per essere attuato in assoluta consapevolezza e senza strumentalizzazioni. E’ un gesto che nasce dalla incapacità istituzionale di progettare e difendere il benessere collettivo che ASIA compie dopo anni di proposte inascoltate. Sono capaci queste gentili signore di dar risposta alle oltre 40.000 persone che a Bologna sono in una condizione di estremo disagio abitativo? Perché questo sarebbe il loro dovere di fronte a questo dramma sia che si faccia parte di maggioranza o di opposizione. Se non sono capaci abbiano almeno la decenza di tacere nel rispetto del malessere e del dolore dei tanti che la sera non hanno un posto per dormire. Vogliamo infine rivolgere alle signore una domanda reale e concreta: che consiglio date alle migliaia di persone senza casa e senza lavoro presenti a Bologna?

 

ASIA il suo consiglio lo ha già dato e, a oggi, oltre 200 persone lo hanno seguito e hanno incominciato a viver meglio! Anche questo dato, ve lo garantiamo, mostra una convinta tendenza alla crescita.

 

Asia-Usb

 

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Crisi ed emergenza-casa: aumentano gli sfratti per morosità a Bologna

 

Dopo i dati sugli “affitti in nero” sotto le Due Torri, ecco l’indagine sugli sfratti: dal 2001 al 2012 gli sfratti per morosità a Bologna sono triplicati, ma diminuiscono quelli eseguiti

 

A pochi giorni dalla pubblicazione dei dati sugli “affitti in nero” sotto le Due Torri, che negli ultimi 6 anni sono costati all’erario oltre 15 milioni di euro, i Ministeri dell’Interno e della Giustizia hanno reso nota l’indagine su “rilascio di immobili ad uso abitativo”, ovvero gli sfratti.

 

Un “Quaderno di statistica” nei tempi della crisi ha riepilogato i dati delle procedure eseguita con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario nel corso dell’anno 2012 (ultimi dati censiti – aggiornati al 30 aprile 2013): di fatti un peggioramento tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero delle famiglie residenti in Italia “che si attesta, per l’anno 2012, a uno sfratto ogni 375 famiglie a fronte di uno sfratto ogni 394 famiglie nel 2011″, si legge nel rapporto.

 

BOLOGNA. Il rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero delle famiglie residenti si nota come ben 7 delle province dei 12 grandi comuni sopra indicati presentino una situazione peggiore di quella nazionale che si attesta a uno sfratto ogni 375 famiglie.

 

Bologna si attesta sul dato di 1/285, la provincia che denuncia la situazione più grave è Roma con uno sfratto ogni 224 famiglie, seguono da Palermo (1/280), Firenze (1/295), Torino (1/302), Genova (1/304) e Verona con uno sfratto ogni 327 famiglie.

 

Dal 2001 al 2012 gli sfratti per morosità a Bologna sono triplicati, passando da 490 a 1.540, anche se di fatto quelli eseguiti sono stati solo 703 nel 2012. In effetti, dal raffronto con l’anno 2011, si evidenzia un aumento dei provvedimenti di sfratto, ma, sia le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario, sia gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario fanno registrare a Bologna una flessione, rispettivamente, del -3,04% -28,41%.

 

DATO NAZIONALE. I provvedimenti di sfratto emessi nel 2012, nelle province di Torino, Milano, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania, e Palermo sono stati in totale 28.970 (pari al 42,7% del totale nazionale). Le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario – pari, in tali aree, a 53.894 – e gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario – pari a 8.907 – costituiscono, rispettivamente, il 44,6% ed il 32,2% del totale nazionale.

 

L’EMILIA ROMAGNA. Nel 2012 in Emilia Romagna, il rapporto uno sfratto/famiglie è stato di 1/291, dopo Lazio (1/268), Toscana (1/274), e l’Umbria (1/275), seguono Valle d’Aosta (1/303), Piemonte (1/320), Liguria (1/321) e Lombardia con uno sfratto ogni 327 famiglie.

 

Dall’analisi dei dati riferiti ai provvedimenti di sfratto emessi nell’anno 2012 emerge che il maggior numero di questi si concentra in Lombardia con 13.356 provvedimenti (pari al 19,7% del totale nazionale), seguita dal Lazio con 8.879 (pari al 13,1%), dall’Emilia Romagna con 6.845 (10,1%), dal Piemonte con 6.312 (9,3%), dalla Toscana con 5.942 (8,8%), dalla Campania con 4.965 (7,3%) e dal Veneto con 4.531 (6,7%).

 

Per quanto concerne le richieste di esecuzione presentate all’ufficiale Giudiziario la regione che in assoluto presenta il valore più elevato nell’anno 2012 è la Lombardia con 35.311 richieste (pari al 29,2% del totale nazionale); seguono, la Toscana con 13.876 (11,5%), l’Emilia Romagna con 13.217 (10,9%), il Veneto con 12.271 (10,1%), il Lazio con 7.791 (6,4%) e la Campania con 7.449 (6,2%).

 

La regione che presenta il maggior numero di sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario è la Lombardia con 4.844 sfratti eseguiti (pari al 17,5% del totale nazionale), seguita dall’Emilia Romagna (3.284, pari al 11,9%), dal Lazio (3.100, pari al 11,2%), dalla Toscana (n. 3.023, pari al 10,9%) e dalla Campania con 2.054 (7,4%).

 

Asia-Usb