Asia: "Occupazione di via Corcos. Il Vescovo non apre il cuore"

Livorno -

L’occupazione di una palazzina di proprietà di una congregazione religiosa, da parte di 8 famglie sfrattate tra cui anche minori e anziani, ha provocato una serie di prevedibili polemiche. Al di là del legittimo sarcasmo (il Vescovo solo pochi giorni prima aveva accusato i Livornesi di non avere cuore dato che molti proprietari non vogliono mettere a disposizione gli alloggi sfitti) pensiamo che la situazione vada al più presto affrontata. Ben vengano quindi le richieste di istituire tavoli di emergenza con tutti i soggetti interessati, ben venga anche la vicinanza che il Vescovo ha espresso nei confronti dei “fratelli e delle sorelle” in difficoltà ma nell’immediato cosa succederà? Ieri c’è stato il primo incontro tra il nostro sindacato, la Caritas Livornese e due suore rappresentanti della proprietà.
Nonostante la cordialità e la condivisione di massima su molte questioni riguardanti l’emergenza abitativa (soprattutto con la Presidente della Caritas Rafaella Spezio), le posizioni restano lontane. Anche se la palazzina non è direttamente di proprietà della Curia Livornese è scontato che il ruolo del Vescovo, in questo frangente, risulta essere fondamentale. Cosa vuol dire “prima la legalità”? Che l’intenzione è quella di denunciare penalmente 8 famiglie in estrema difficoltà economica? Vuol dire disattivare le utenze mentre all’interno della struttura ci sono minori disabili e anziani? Vuol dire chiedere uno sgombero di forza? Queste sono le domande che vogliamo fare nell’immediato al Vescovo di Livorno. A Livorno, è vero, ci sono molti immobili occupati. Questa situazione è figlia della crisi economica senza precedenti che ha colpito la nostra città. Ma nonostante questo neanche alcune grandi società immobiliari dedite alla speculazione si sono ancora mosse, evidentemente, per ottenere uno sgombero forzato. Una addirittura (la proprietà dello storico palazzo Maurogordato) continua a sostenere personalmente anche le utenze. Sarà la Chiesa a creare il primo precedente ,in negativo, nella nostra città? Ci auguriamo veramente di no.
Continuiamo quindi a chiedere che alle famiglie sia permesso di soggiornare all’interno della palazzina fino a quando non si riuscirà a trovare una soluzione STABILE per tutti. Ovviamente siamo pronti a sostenerle qualora invece si dovesse intraprendere un’azione di forza (come interrompere le utenze).
Da subito, sul piano politico e sindacale siamo a disposizione come sempre, per aprire e partecipare a tavoli di confronto. E’ sicuramente vero che deve essere l’amministrazione a dover principalmente intervenire  per quanto riguarda il fronte abitativo e siamo anche favorevoli alla recente proposta del Vescovo in merito agli espropri, ma nell’immediato, nessuno deve rimanere indietro.

Asia-Usb Livorno

22 aprile 2017