AS.I.A.-USB ANCONA: “Affitti insostenibili e città svuotate.

Ancona -

Serve una politica pubblica per l’abitare: proponiamo al Comune di Ancona di aderire alla nostra piattaforma nazionale per una nuova legge sui canoni”

Via Matteotti si spegne, ma con essa si spegne un’idea di città: quella che antepone la rendita al diritto all’abitare e al lavoro.

L’articolo pubblicato in questi giorni sul quotidiano locale fotografa con estrema chiarezza la situazione di via Matteotti: venti serrande abbassate in appena duecento metri, affitti insostenibili e mancanza di servizi di base come parcheggi.
È il segnale di una crisi urbana e sociale che non riguarda solo il commercio, ma il modo stesso in cui Ancona — come molte città italiane — è stata pensata e gestita negli ultimi decenni.

Dietro ogni negozio chiuso ci sono affitti troppo alti, redditi troppo bassi e un mercato immobiliare completamente deregolamentato.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: centri storici deserti, periferie sempre più povere e un’economia locale soffocata da politiche che favoriscono la speculazione e penalizzano chi lavora, studia o semplicemente vive in città.

 La proposta nazionale: una nuova legge sui canoni

Come AS.I.A.-USB, insieme al Movimento per il Diritto all’Abitare, proponiamo una nuova legge nazionale sui canoni di locazione per riportare equilibrio tra chi possiede e chi abita.
La proposta prevede:

  • Un tetto massimo ai canoni d’affitto, fissato al 25% del reddito ISEE o al 20% del salario netto;
  • La fine della “cedolare secca” al 10%, che oggi regala vantaggi fiscali ai proprietari e svuota le casse pubbliche;
  • Un grande piano nazionale per un milione di case popolari a consumo di suolo zero, recuperando immobili pubblici e privati oggi inutilizzati;
  • Il diritto per chi denuncia affitti in nero a ottenere un contratto regolare con canone minimo legale;
  • Maggiore tassazione sugli immobili sfitti per scoraggiare la rendita improduttiva e favorire l’uso sociale degli spazi.

Si tratta di misure concrete e sostenibili, pensate per riportare la casa alla sua funzione sociale, ridare fiato ai salari e calmierare i prezzi che oggi strangolano lavoratori, famiglie e piccoli commercianti.

 Proposta al Comune di Ancona

Chiediamo al Comune di Ancona di:

  1. Aderire pubblicamente alla piattaforma nazionale “Per una nuova legge sui canoni” promossa da AS.I.A.-USB;
  2. Aprire un tavolo cittadino permanente per l’abitare, coinvolgendo sindacati, associazioni e realtà sociali per elaborare un piano locale su:
    • calmierazione degli affitti;
    • recupero del patrimonio immobiliare sfitto;
    • sostegno ai negozi e alle famiglie in difficoltà con i canoni;
  3. Introdurre una maggiorazione IMU sugli immobili vuoti e inutilizzati, destinando le risorse a un Fondo comunale per l’emergenza abitativa e il rilancio del commercio di prossimità;
  4. Avviare una mappatura pubblica degli alloggi e dei locali commerciali sfitti, per favorirne la riattivazione sociale ed economica.

Ancona può essere la prima città delle Marche a sostenere pubblicamente una riforma nazionale per il diritto all’abitare e per la giustizia sociale.
È il momento di scegliere da che parte stare: con la rendita o con chi lavora e abita questa città.

AS.I.A.-USB ANCONA

Associazione Inquilini e Abitanti – Unione Sindacale di Base
Per il diritto alla casa, contro la rendita e la speculazione