ASSEMBLEA AL TEATRO MONGIOVINO DEGLI INQUILINI RESISTENTI: E' GIUNTA L'ORA DELLE TUTELE

Gli inquilini inizieranno nei prossimi giorni uno sciopero della fame per dare continuità alla mobilitazione fino al rispetto degli impegni presi e all'attuazione di un provvedimento di moratoria e di apertura del tavolo inter-istituzionale.

LA DATA E LE MODALITA' DI QUESTA NUOVA INIZIATIVA VERRANNO DECISE NELLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO CHE SARA' CONVOCATA A BREVE.

Roma -

Sala del teatro Mongiovino affollatissima. Centinaia di persone attente e arrabbiate hanno riempito la struttura e molte altre non sono nemmeno riuscite ad entrare. L’iniziativa molto attesa ha visto la partecipazione di numerosi comitati e tantissimi singoli inquilini interessati al tema.

Dopo la relazione introduttiva e gli approfondimenti relativi ai vari enti, fondazioni, casse, ecc., è stata data la parola agli invitati: gli onorevoli Dionisi (Udc) e Pedica (Idv), i consiglieri regionali Nieri (Sel) e Montino (Pd), i presidenti di municipio Catarci (XI) e Bonelli (IV), il vice-presidente del consiglio regionale D’Ambrosio. Il consigliere regionale Nobile (Fds) non ha potuto essere presente ed è stato rappresentato da Roberto Catracchia dello staff regionale. Assente quasi ingiustificato il presidente Ater Prestagiovanni.

Nelle relazioni introduttive è stato messo l’accento sulla necessità di una moratoria urgente che consenta di fermare i processi di dismissione speculative, l’aumento degli affitti e gli sfratti. Nel momento in cui tutto si ferma va poi messo in piedi un tavolo inter-istituzionale in grado di affrontare nella sua complessità le questioni sul tappeto.

Le risposte degli ospiti istituzionali hanno ondeggiato tra la tentazione di fare comizi elettorali e il tentativo di abbozzare percorsi condivisi e sostenibili dalle forze politiche presenti. Il vento dell’antipolitica è soffiato forte nella sala e non poca fatica c’è voluta per non beccarsi fischi e insulti. Solo la competenza e la decisa volontà di utilizzare al meglio il confronto ha fatto prevalere tra gli inquilini e i comitati, più la voglia di fare un passo in avanti che sfogarsi contro i rappresentanti dei partiti intervenuti.

La moratoria sta convincendo tutti e tutte. La battaglia per arrivare a questo provvedimento sta partendo decisamente, così alla fine si è deciso di sfidare i buoni propositi avanzati dai politici presenti con l’indizione di una mobilitazione con sciopero della fame in data e luogo da decidere. Molto forte la suggestione di legare la lotta degli inquilini alla scadenza del versamento per l’Imu il 18 giugno prossimi. Questa può sicuramente divenire una giornata di lotta condivisa con i tanti in emergenza abitativa anche se hanno stipulato un mutuo, ma ora non riescono a pagarlo e devono anche sorbirsi questa nuova gabella sulla casa acquistata con tanti sacrifici.

Bonelli ha affermato che un tavolo inter-istituzionale già c’è e allora vediamo cosa produce di fronte alla rabbia e all’indignazione degli inquilini e delle inquiline, ma quello non è il tavolo che noi chiediamo perché deve essere fatto sul piano politico prima che tecnico (con ministeri, regione, comune e con la partecipazione di chi sta sollevando da oltre due anni questo problema). Catarci ha proposto di scrivere un appello e farlo sottoscrivere a tanti e tante, iniziamo a lavorarci, potrebbe accompagnare la nostra protesta dei prossimi giorni e farci trovare le alleanze che servono per vincere.

Il clima che si respirava in sala prometteva tempesta e chi ieri ha attraversato l’assemblea non può non tenerne conto, la demagogia non è più consentita e la decisione di utilizzare uno strumento di pressione come lo sciopero della fame ci porta su un fronte dove o si vince o si perde. Questo è il mandato dell’assemblea, non c’è più tempo per giochetti e rinvii, è il momento dell’azione. Al più presto i comitati si riuniranno per decidere date e luogo.

 Roma, 5 giugno 2012