ATER ROMA, ALTRO CHE ARRETRATI, MANIFESTIAMO!
Manifestazione sotto la sede dell’Ater di Roma, a lungotevere Tor di Nona 1, il giorno 29 di ottobre, alle ore 10 e 30. Partecipiamo in tanti contro l’arroganza di questo Ente che non garantisce più il Diritto alla Casa né ai propri inquilini né al resto della città.
Mercoledì 29 ottobre, alle ore 10:30, Asia-Usb e Movimento per il Diritto all’Abitare di Roma saranno in presidio sotto la sede dell’Ater di Roma, a Lungotevere Tor di Nona 1, assieme agli inquilini delle case popolari ed agli abitanti delle occupazioni romane. Non possiamo rimanere indifferenti infatti al numero di diffide e messe in mora inviate dall’Ente che gestisce la maggior quota di Edilizia Pubblica in città, né al contenuto delle stesse: arretrati vecchi di 30 anni, a volte non dovuti per i motivi più vari (dall’intervento della prescrizione all’addebito di somme transate, o oggetto di mediazione, sanatorie in parte pagate e mai lavorate, oneri condominiali risalenti a bilanci di 5 anni fa etc..). Non è solo questo il problema, la gestione dell’Ente è ormai colata a picco e le risposte alle istanze degli inquilini è quasi nulla. Uno degli effetti più gravi è lo stato manutentivo del Patrimonio. Ma, sempre in termini economici, a pagare lo scotto più grande sono le migliaia di famiglie in attesa di risposta di sanatoria, le quali mensilmente devono pagare le lentezze dell’Ater in termini di indennità di occupazione salatissime. La stessa gestione, di impostazione privatistica, sta portando l’Ente a non tenere conto delle centinaia di opposizioni che come sindacato abbiamo inviato, procedendo in alcuni casi con pignoramenti e richieste di sfratto al Tribunale. Se, da un lato, queste azioni nei confronti di un inquilinato a bassissimo reddito sono a nostro avviso vessatorie, la campagna di sgomberi portata avanti nelle periferie e nelle borgate romane non è tollerabile. Gli sgomberi continuano a mietere vittime su vittime, facendo vivere letteralmente nel terrore migliaia di famiglie romane che hanno come unica colpa quella di esser povere ed aver di conseguenza occupato una casa per estremo bisogno. Al Quarticciolo le immagini della povera signora sgomberata, nonostante la sua età e le sue condizioni di salute (oltre che reddituali), gridano vendetta.
Infine, come se non bastasse, la gestione mirata al risanamento del bilancio dell’Ater ha ricadute nefaste sulla questione abitativa a Roma. Non è accettabile che centinaia di alloggi vengano tenuti vuoti e non usati né per la graduatoria né per l’emergenza, mentre i bandi di vendita all’asta degli alloggi si susseguono, come se l’Azienda fosse un normale agente immobiliare presente sul mercato in cerca di prodotto attraverso i meccanismi della speculazione. In questo modo l’Ater, con il silenzio-assenso della Regione Lazio, aggrava l’emergenza abitativa romana, impedendo la risoluzione delle urgenze all’ordine del giorno nella città. Centinaia di famiglie infatti sono in attesa di una sistemazione dignitosa mentre quotidianamente rischiano di essere sgomberate senza soluzione alternativa. Ciò ci riporterebbe nel passato, riproponendo le dinamiche di sgomberi di massa senza soluzioni che già abbiamo vissuto e condannato.
Per questi motivi saremo in piazza a manifestare, dalle ore 10:30 a Lungotevere Tor di Nona 1, sotto la sede centrale dell’Ater di Roma.
Asia-Usb Roma
Movimento per il Diritto all’Abitare Roma