Avanza il popolo degli sfrattati la lotta per la casa arriva in centro. Malagoli: "Ci vuole una moratoria"
Dopo l’occupazione di spazi in periferia, preso un palazzo in via Irnerio. Aisha, in attesa di un bimbo: “Non lo avevo mai fatto, ma non so dove andare”. L’assessore Malagoli: “È un’emergenza, serve un tavolo con la Prefettura”
di ALESSANDRO CORIhttp://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/29/news/la_vita_agra_degli_occupanti_di_via_irnerio_la_lotta_per_la_casa_dilaga_in_centro_storico-69688865/ La lotta per il diritto alla casa conquista il centro storico: in via Irnerio 3, davanti ad un edificio del Sant’Orsola vuoto da quattro anni e destinato alla vendita, ora sventolano le bandiere del sindacato AsiaUsb. «Occupiamo perché c’è troppa gente senza alloggio dice Federico Orlandini, di Asia . E non per farci belli. A Bologna ci sono 900 famiglie sotto sfratto esecutivo per morosità e le istituzioni non riescono a gestire questo problema».
L’occupazione dello stabile in via Irnerio è solo l’ultima risposta dei sindacati di base e dei collettivi universitari all’emergenza alloggi che dilaga in città: in questo mese sono stati occupati altri due spazi, l’ex convitto di via Zanolini 40 ribattezzato “Studentato Taksim” e un edificio in via Saliceto 47. Poi ci sono i locali dell’ex caserma Masini in via Orfeo, dove gli attivisti di Làbas vogliono avviare un progetto di crowdhousing (riqualificazione degli spazi occupati) e infine le ex scuole Ferrari di via Toscana, occupate sempre da Asia in primavera.
Famiglie senza casa, studenti, migranti con bambini: le persone che si sono insediate nell’edificio di via Irnerio, abbandonato dal 2009, sono quasi tutte alla prima occupazione. «Non avevo mai fatto una cosa del genere», racconta Aisha, marocchina, all’ultimo mese di gravidanza. «Mio marito non lavora da tre anni e qualche mese fa sono stata licenziata anch’io. Siamo sotto sfratto da cinque mesi, non sapevamo più cosa fare». Trhas, invece, da dieci anni fa la donna delle pulizie, ma la crisi le ha ridotto le ore di lavoro. «Riesco a farne al massimo tre alla settimana, così mi è impossibile pagare 870 euro d’affitto. Ho perso la casa e non voglio tornare in Eritrea».
Nei 22 appartamenti di via Irnerio, occupati da una quindicina di famiglie, non c’è acqua né gas e per la luce ci si arrangia allacciandosi alla fornitura delle scale. «Abbiamo scritto al prefetto Tranfaglia e all’assessore Malagoli per chiedere un incontro, anche con la proprietà», dice Michele, di Asia. «Vorremo autogestire l’edificio per scopi abitativi e chiediamo il blocco immediato degli sfratti per morosità». L’idea è quella di ottenere la soluzione adottata alle ex scuole Merlani (tre piani con cucina e bagni), dove Palazzo d’Accursio, proprietario dello stabile in via Siepelunga, ha dato in gestione per un anno lo spazio all’associazione “Freedom and Justice”, composta da ex profughi scappati dalla guerra in Libia. Per il palazzo di via Irnerio, però, il Sant’Orsola ha già fatto denuncia contro l’occupazione: per i nuovi inquilini, lo spettro di finire di nuovo in strada.
A Bologna 800 sfratti esecutivi all'anno,
Malagoli: "Ci vuole una moratoria"
L'assessore alla casa non nasconde le difficoltà delle famiglie. E chiede un vertice col Prefetto. "I Comuni lasciati soli dal governo su questa emergenza"
di ELEONORA CAPELLI
«A Bologna noi contiamo circa 800 sfratti esecutivi all’anno, e sono costantemente in crescita. Ultimamente ce ne sono parecchie decine in previsione e io sinceramente spero che vengano post datati, perché andiamo verso l’inverno, la stagione più dura. Il protocollo antisfratti siglato con la Prefettura sta cominciando a funzionare, 125 casi tra 2012 e 2013 hanno trovato una risposta grazie a questo strumento. Comunque ora dobbiamo vederci nuovamente con la prefettura, proprio per risolvere il problema di questi sfratti che dovranno essere eseguiti presto. Del resto per la crisi economica non si prevedono sbocchi in tempi rapidi, le amministrazioni rimangono sole di fronte a questioni sostanzialmente ingestibili». L’assessore alla casa Riccardo Malagoli (Sel) non nasconde le difficoltà che in questo momento attraversano molte famiglie. Secondo il Sunia, il sindacato degli inquilini, ormai il 90% degli sfratti è per morosità.Assessore Malagoli, secondo lei il Comune sta facendo abbastanza per risolvere l’emergenza casa?
«Giovedì ci sarà una riunione a Roma con la presidenza nazionale dell’Anci perché ora è necessaria un’interlocuzione col ministero. L’emergenza casa è una questione nazionale che colpisce le grandi città in maniera più forte. Città che finiscono per ritrovarsi sole davanti a un problema quasi ingestibile. È difficile per il Comune fronteggiare questa emergenza, ma credo che noi facciamo il possibile».
Quali sono le forze e le istituzioni che oggi possono contribuire a risolvere il problema?
«Grazie all’incontro con il Prefetto e tutte le sigle sindacali, siamo comunque riusciti a portare avanti diverse misure, stiamo sviluppando un lavoro comune. Posso citare anche il sostegno ai canoni concordati e la nuova Agenzia metropolitana per l’affitto, ma si tratta di iniziative che tamponano un problema nazionale».
Non le sembra che a Bologna ci siano anche tanti spazi vuoti, inutilizzati, degradati?
«Il problema degli spazi vuoti c’è, ma questa è una situazione bloccata da molti pu</header>