BERGAMO, COMITATO DI LOTTA E ASIA-USB BLOCCANO LO SFRATTO.

Bergamo -

Ieri il comitato di lotta per la casa di Bergamo, insieme al sindacato As.I.A. Sono riusciti a far rinviare lo sfratto di Mustafà, Rabha e la loro famiglia per mano della proprietaria di casa, al 18 settembre 2014. Ancora una volta abbiamo dimostrato che sono la solidarietà, l'organizzazione e le lotte a rappresentare l'unica vera alternativa di vita per le persone, che vengono considerate tali fino a quando pagano mentre quando non riescono più a pagare perdono ogni diritto.
Come moltissime altre persone in tutta la provincia, anche questa famiglia risente notevolmente del peso della crisi e dell’avvenuta perdita del posto di lavoro. Dopo essere stati licenziati entrambi, per diversi mesi, non sono riusciti a pagare le rate dell’affitto, dovendo anche, allo stesso tempo, garantire una crescita dignitosa ai due figli minori. Adesso Mustafà ha ripreso a lavorare e la situazione economica famigliare sta notevolmente migliorando.

Tutto potrebbe risolversi se la proprietaria (che possiede anche altri 6 appartamenti oltre a questo) non fosse così determinata a sfrattare dalla propria casa una famiglia con minori a carico con problemi economici e senza soluzioni alternative. Come se non bastasse lo sfratto, ella ha deciso di far rivalere il proprio credito sul conto bancario di Mustafà, pignorando tutto il conto corrente e rivalendosi sul quinto dello stipendio mensile.
La situazione sfratti in Bergamo e provincia è diventata un’emergenza a cui i Comuni sono incapaci di rispondere. Le assegnazioni delle case popolari (Edilizia Residenziale Pubblica) sono sempre meno, gli alloggi vengono svenduti ai privati o lasciati vuoti, gli affitti sono alti e chi non riesce a permettersi i prezzi di mercato è costretto alla strada, alla separazione della famiglia o alla fuga all’estero. Non è più possibile tollerare che non venga garantito ad una famiglia con bambini piccoli un’abitazione che garantisca una crescita dignitosa ai figli. Quello di Mustafà e Rabha purtroppo non è un caso isolato, ma una prassi frequente che ha visto in tutta la provincia di Bergamo nel 2013 più di 2000 provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità incolpevole.
La questione purtroppo, non si è risolta oggi, ma anzi la proprietà è determinata più che mai ad eseguire lo sfratto a settembre. Se il comune ed i servizi sociali di Gazzaniga continueranno a trascurare la gravità della situazione, la dignità stessa della famiglia e l'incolumità dei minori a carico saranno messe a repentaglio da un altro sfratto eseguito violentemente con la celere e la forza pubblica.
NON è POSSIBILE CHE SIANO SEMPRE I PIU DEBOLI A PAGARE IL PREZZO DELLA CRISI MENTRE LE ISTITUZIONI LATITANO VERGOGNOSAMENTE
STOP SFRATTI SGOMBERI PIGNORAMENTI
MORATORIA SUGLI GLI SFRATTI PER MOROSITA' INCOLPEVOLE SUBITO

Asia Bergamo
Comitato Lotta Casa BG