Bergamo. Serve moratoria per gli sfratti e diritto a residenza. Sabato 23 maggio corteo

CORTEO CITTADINO Sabato 23 Maggio 2015 ore 15 @ Piazzale Malpensata

Bergamo -

Bergamo. Una moratoria urgente sugli sfratti e le residenze: queste le richieste del sindacato As.I.A. durante il presidio di ieri. 

Gli occupanti denunciano il silenzio da parte del prefetto per quanto riguarda la richiesta di residenza nella palazzina occupata di via Monte Grigna 11 a Celadina. Il prossimo sabato, 23 maggio, ci sarò un corteo su questi obiettivi.

Le residenze erano state rifiutate sia nel 2014, dall’allora sindaco Tentorio, che quest’anno da Gori, in entrambi i casi a causa dell’articolo 5 del Piano casa,che vieta di concedere residenza a chi vive in occupazione. Il sindacato aveva già ottenuto in precedenza un incontro per parlare con l’assessore all’anagrafe Angeloni, mentre sia quello all’edilizia Valesini che il sindaco Gori non si erano presentati.

Anche in quell’occasione, il diniego era stato motivato con l’occupazione, ribadendo la possibilità di iscrizione all’anagrafe del comune di ultima residenza. Dal punto di vista legale, però, la questione non è così chiara come potrebbe sembrare: l’esigenza statale di controllo sul territorio –che si esplica nei servizi dell’anagrafe- e i diritti derivanti dalla residenza (in particolare istruzione ed assistenza medica) sono sanciti dalla Costituzione e dunque prioritari rispetto al Piano casa.

A conferma è giunta la nota ministeriale del 24 Febbraio 2015, che afferma anche per chi è in occupazione, similmente a chi è senza fissa dimora, la necessità di iscrizione all’anagrafe “per domicilio”, nel comune interessato. Nonostante la richiesta di un incontro chiarificatore, la prefettura continua a tacere.

Il sindacato Asia, però, non si dà per vinto e coglie l’occasione per rilanciare la manifestazione del 23 maggio a Bergamo, che oltre alle residenze e alla moratoria sugli sfratti chiederà l’incremento degli alloggi pubblici, molti dei quali sono stati di recente inseriti nel piano di alienazione del comune.

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fonte: Bgreport.org


IL NOSTRO PIANO CASA: MORATORIA SUGLI SFRATTI, INCREMENTO DEGLI ALLOGGI PUBBLICI, DIRITTI E RESIDENZE PER TUTTE E TUTTI !!!

Da anni la crisi economica, con la chiusura di attività e la scomparsa di posti di lavoro, miete incolpevoli vittime di un sistema che non funziona. Licenziamenti, cassa integrazione a zero ore e disoccupazione hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie che non riuscendo più a pagare l’affitto, o le rate del mutuo, si trovano sbattute in mezzo alla strada da palazzinari e banche che speculano sul diritto alla casa. Aggravando la situazione le istituzioni si sono dimostrate più che incompetenti ad affrontare questo grave problema.

Nella città di Bergamo, ogni anno a fronte di 1000 richieste ufficiali (gli aventi diritto sono più di 15 mila) avvengono circa 100 assegnazioni; per non parlare dei comuni più piccoli che, nella stragrande maggioranza dei casi, non possiedono alloggi e non hanno fondi destinati alle emergenze di questo tipo, anche se al contempo nei loro PGT prevedono al 2018 un ulteriore aumento del consumo di suolo e cemento (a fronte di decine di migliaia di case sfitte in provincia, molte più del fabbisogno abitativo complessivo).
I pochi soldi messi in campo dalle amministrazioni per affrontare la situazione finiscono nelle tasche dei palazzinari attraverso i finti fondi di sostegno all’affitto ed alla morosità incolpevole, contestualmente si svende il patrimonio pubblico ai privati, scaricando il peso della crisi e del debito sulle famiglie più povere, allontanandole dalle città.

Il Piano Casa di Renzi e Lupi da un anno a questa parte non ha provocato altro che danni:
sponsorizzata e difesa dal sindaco Gori come soluzione all’emergenza abitativa dilagante – nel 2013 sono stati più di 65 mila gli sfratti in Italia, più del 20% di questi in Lombardia, 2 mila solo in provincia di Bergamo – in realtà la legge mette all’asta 800 mila case popolari, nega residenze e utenze agli occupanti per necessità e sottrae risorse pubbliche inizialmente destinate alla casa per regalarle ad EXPO e quindi alla mafia che si è gestita gli appalti.

Per questo abbiamo imparato che l’unica speranza per una famiglia con sfratto esecutivo è la solidarietà, perché la lotta per il diritto alla casa la portiamo avanti tutti i giorni creando reti fra le persone e riuscendo così a fornire soluzioni concrete al disagio abitativo, scardinando le dinamiche di guerra fra poveri fomentate dalla Lega e dai movimenti xenofobi.

L’unico Piano Casa credibile parte da una moratoria immediata sugli sfratti per morosità incolpevole, il cui numero altrimenti è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Il blocco temporaneo di tutti gli sfratti è necessario per salvare nell’immediato centinaia di famiglie dalla strada. Va inoltre ritirato il Piano Casa e messo in atto un piano di implementazione degli alloggi residenziali pubblici, ad ora totalmente insufficienti per soddisfare i bisogni delle famiglie, anche attraverso i metodi sperimentali della requisizione dell’invenduto e dell’autorecupero.

CORTEO CITTADINO Sabato 23 Maggio 2015 ore 15 @ Piazzale Malpensata
Ad un anno dall’applicazione dell’infame Piano Casa ritorniamo per le strade a
reclamare CASA E REDDITO PER TUTT*
Comitato di Lotta per la Casa Bergamo – per il diritto alla città!