BOLOGNA, 8 NOVEMBRE: NON SOLO UN "NO"!
A Bologna, città con una certa rilevanza nello scenario politico nazionale e in vista di elezioni comunali, si svolgerà domenica 8 novembre una manifestazione che è più di quanto si annunciava inizialmente, poiché non vedrà il solo Salvini portare in campo la retorica leghista, ma una vera e propria kermesse della destra nazionale.
L’adesione di soggetti come Berlusconi, Meloni, Storace (per non parlare dell’asse ormai solido tra Lega e i fascisti di Casapound) dimostra come le forze di destra sembrano riavvicinarsi per meglio rappresentare, in questi tempi di crisi che il governo PD succube dell’UE non sembra saper minimamente arginare, quella che secondo loro è un’”alternativa”.
Ma la composizione della piazza e le vuote parole pronunciate finora da chi vi parteciperà ci dimostrano chiaramente che quest’alternativa è solo uno specchietto per le allodole.
La retorica leghista, che parla di guerra al migrante e di priorità agli italiani ci distrae dal fatto che sono le nostre barbare azioni in politica estera (e per nostre intendiamo italiana, europea, e naturalmente statunitense) a costringere migliaia di persone a fuggire dalla propria terra d’origine per scappare da guerre, carestie e sfruttamento. Dunque chi voglia dare soluzioni alle ondate migratorie punti il dito contro i governi occidentali, non contro il migrante, poiché essi sono i principali responsabili.
Inoltre, il clima di diffidenza, competizione ed individualismo in cui la “Lega del terzo millennio” ci vuole immergere facilita il compito a Renzi, Poletti e compagnia nell’imporre leggi e riforme come il Jobs Act, il Piano Casa, il Civil Act o la cosiddetta “buona scuola”. Leggi che distruggono l’impianto del lavoro dipendente, dell’istruzione, del diritto alla casa, mentre il governo procede anche con la privatizzazione di sanità, trasporti e ogni servizio pubblico alla persona.
Noi dobbiamo sempre ricordare, dunque, chi è l’autore di questa distruzione di diritti e welfare, e chiunque ci divide mettendoci gli uni contro gli altri, italiano contro migrante, studente contro lavoratore, precario a vita contro tempo indeterminato (i pochi…), inquilino contro occupante, non fa altro che lo stesso gioco di chi ci sfrutta, licenzia, precarizza e sfratta.
Del resto, la presenza in quella piazza di fascisti dichiarati o di personaggi come Berlusconi dimostra chiaramente come l’alternativa reazionaria di Salvini non sia altro che uno strumento al servizio dei poteri forti di oggi (come il fascismo è sempre stato). O al massimo una speranza di rivalsa per quella borghesia parassitaria e localista, ben rappresentata appunto dal piccolo ex premier, che l’Unione Europea ha progressivamente piegato imponendo un sistema economico-finanziario centralizzato che privilegia le grandi banche e industrie continentali.
Quel giorno sarà necessaria una risposta. Ma che sia una risposta calibrata alla sfida che oggi abbiamo davanti: ricomporre il blocco sociale variegato di chi oggi è colpito dalla crisi e gridare forte che l’alternativa alle politiche di sfruttamento del governo non è quella reazionaria e xenofoba proposta da Salvini&Co, ma un cambiamento radicale che può e deve partire dalla rivendicazione incondizionata di diritti fondamentali come il Lavoro, la Casa, la Sanità e l’Istruzione.
Un cambiamento radicale che sia alla base della costruzione di un sistema politico ed economico che abbia come priorità l’uguaglianza, la solidarietà, la complementarità e la garanzia di una vita degna per tutti.
E questo non lo propone Salvini, non lo propone Renzi, e nemmeno i vertici europei, visto il trattamento che hanno riservato di recente alla Grecia. Dipende solo da noi lottare per conquistarlo.
Per questo, lanciamo il nostro appello a partecipare come popolazione, non solo come militanti politici, alla manifestazione che quel giorno contesterà il blocco reazionario non per cieca ostilità, ma per la convinzione che sia necessario un cambiamento che guardi al futuro di tutti, non a un passato che qualcuno egoisticamente rimpiange.
APPUNTAMENTO ORE 9.00, VIA IRNERIO 13/15, BOLOGNA (CASE OCCUPATE “NELSON MANDELA”)
PER POI CONFLUIRE NEL CORTEO UNITARIO CHE PARTIRA’ DAL SIMBOLICO PONTE DI VIA STALINGRADO!
ASIA-USB