Bologna: Fine del piano freddo. Oggi nessuno resta senza casa! Gli "ospiti" non escono dalle struttura

Questa mattina sono in corso dei presidi in via del Milliario, in via Pallavicini, in via Sabatucci e in via del Lazzaretto.

Bologna -

Senza avere al momento alcun posto in cui abitare, la risposta è solo una: nessuno resti senza casa!

 

Questa la lettera inoltrata al Comune di Bologna.

Al Sindaco di Bologna
Virginio Merola

Con la presente siamo a richiedere un incontro urgente in merito alla situazione che oggi si crea con la fine del Piano Freddo. Nel tentativo di aprire un confronto con l’Amministrazione Comunale, la risposta dell’Assessore Amelia Frascaroli, al cui Assessorato compete la gestione del Piano Freddo, ci ha confermato che molte persone rimarranno senza un tetto sopra la testa.

Nelle strutture del piano freddo hanno abitato in questi mesi disoccupati e lavoratori con redditi molto bassi ai quali l’unica “alternativa” percorribile è stata ricorrere a questa sistemazione, non avendo la possibilità di sostenere gli elevati costi degli affitti,

Essendo palese che questa situazione non possa più essere affrontata con gli strumenti oggi a disposizione, riteniamo che l’unica strada sia compiere una definitiva rottura con la logica dell’assistenza che sta diventando deleteria per la vita delle persone e per i bilanci pubblici, perchè porta ad un enorme spreco di risorse. Oggi il diritto di abitare questa città è negato a molti, e a più riprese abbiamo avanzato proposte precise e realizzabili, proposte che stanno vedendo tempi di risposta estremamente lunghi, e ci riferiamo al presidio permanente che stiamo tenendo da ormai due mesi davanti alla Caserma Sani, chiedendone il riuso. Non accettiamo che, oltre a non riuscire a garantire un diritto basilare come quello di un’abitazione degna, l’ Amministrazione Comunale non abbia mostrato impegno nel considerare seriamente la proposta di AS.I.A. Forse, la distanza che separa la Giunta dai problemi delle persone che oggi subiscono le più estreme conseguenze della crisi, rende ciechi di fronte ad una semplice proposta, che consiste nel fatto che le case vuote vengano utilizzate da chi la casa non ce l’ha.

Per questo oggi, nelle strutture del piano freddo, siamo ad organizzare dei presidi, rifiutandoci di uscire, perchè non c’è nessun luogo dove dobbiamo andare e dove possiamo abitare, e con la determinazione di chi non accetta di vedere calpestata la propria dignità.

 

p.AS.I.A. USB
Orlandini Federico
3887441894