Bologna. La violenza dello sfratto, l'indifferenza colpevole delle istituzioni.
Comunicato di Asia-Usb di Bologna.
Stamattina in via Ghisiliera a Bologna è stato portato a termine tramite forza pubblica lo sfratto di una signora pensionata e la figlia. Due signore che da 20 anni vivevano e pagavano regolarmente l'affitto ma, finita locazione, la proprietaria ha deciso di sfrattare ad ogni costo.
Nonostante la ricerca di una soluzione sul mercato privato, dove ormai è diventato impossibile trovare un affitto sostenibile con i redditi odierni, senza nessuna soluzione pubblica anche solo temporanea da parte dei servizi sociali, la famiglia insieme ai solidali con Asia Usb si è trovata davanti l'unica risposta di fronte ai problemi sociali da un po’ di tempo a questa parte: violenza e manganelli.
Grazie alla multi proprietà che dispone dell'intero palazzo e quello accanto, la polizia ha trovato aperta la porta degli appartamenti del palazzo adiacente. Sono passati poi da un giardino all’altro, alle scale della famiglia, introducendosi da lì fino a riuscire a buttare fuori una signora di 75 anni chiusa nella sua casa.
Nel frattempo la celere caricava e colpiva teste e corpi dei solidali.
Il tutto senza nessuna soluzione per le due signore da parte dei servizi sociali, le quali insieme al sindacato degli inquilini si è spostato sotto Palazzo d'Accursio, chiedendo risposte dalle istituzioni competenti. Chiusura totale, nessuna volontà di dialogo, solo in serata e grazie anche all’attenzione mediatica, si è iniziato a parlare di soluzioni per pochi giorni per chi è stato buttato per strada.
Resteremo al fianco di Serena e sua madre, monitoreremo la soluzione temporanea a partire da domani mattina e seguiremo passo passo qualsiasi sviluppo affinché Serena e sua madre possano tornare a vivere in un appartamento!
Basta repressione, vogliamo risposte e casa per tutti!