Bologna, sfratto rinviato a Castel San Pietro!
Martedì 20 giugno ci siamo trovati insieme ad Amina e la sua famiglia per impedire che dovessero lasciare la loro abitazione senza alcuna soluzione.
La famiglia colpita dal provvedimento di rilascio dell'alloggio, si trova come molte altre in difficoltà, senza nessuna proposta e nessuna alternativa se non un breve soggiorno in albergo per la madre e il figlio più piccolo, o in alternativa biglietti aerei per tutto il nucleo per favorire il loro rientro nel paese di origine. Una sorta di rimpatrio forzato, senza considerare che vivono sul territorio da anni, lavorano qui e frequentano scuole e percorsi di formazione. Proposte come queste evidenziano ancora una volta non solo la carenza di misure strutturali, ma anche latente razzismo nei confronti di chi ha origini diverse.
Nonostante la famiglia sia prima in graduatoria per assegnazione di alloggio popolare, con tempistiche previste non prima di settembre, vi è stata anche una ricerca sul mercato privato, purtroppo senza successo. Evidentemente tutto questo non basta quando si hanno davanti amministrazioni assenti e proprietà sorde con forte volontà di eseguire, senza sentire ragioni. Tant’è che lo sfratto è stato rinviato di soli 7 giorni!
Provvederemo sin da oggi a cercare un confronto con amministrazione e servizi imponendo la ricerca di una soluzione diversa da quelle proposte assolutamente inaccettabili.
Certo è che martedì 27 questa famiglia non può subire lo sfratto, finire per strada, servono soluzioni immediate, garantendo il passaggio da casa a casa. Presto arriveranno aggiornamenti.
La lotta per il diritto all’abitare continua, basta sfratti, la casa è un diritto!
Asia USB Bologna