Bologna. Sgomberati i profughi occupanti

Bologna -

La Coalizione rifugiati e sans papier aveva preso possesso dell'ex residence di via Emilia levante
Sgombero in corso nell'ex residence di via Emilia Levante 10, occupato venerdì dalla Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papier (Cispm). Un'occupazione, attuata da 150 persone, rivendicata "per protestare contro le misure repressive che l'Europa attua nei confronti di migranti e rifugiati".

Solidarietà agli occupanti è stata espressa dall'unione sindacale di base. Lo sgombero è iniziato questa mattina presto. La Digos è all'interno della struttura e sta procedendo a identificare gli occupanti, tra cui risultano esserci anche dei bambini.


COMUNICATO ASIA-USB BOLOGNA

Bologna: le istituzioni cittadine continuano a colpire la popolazione che lotta!

 

Asia Usb esprime piena solidarietà agli occupanti sgomberati questa mattina dall'ex Dima di via Emilia Levante, occupato lo scorso 22 Maggio, per la maggior parte migranti e rifugiati politici che la nostra politica estera costringe alla migrazione, mentre quella interna sfrutta e discrimina quelli che non lascia a morire nel mar Mediteraneo. In un clima sempre più teso, dove alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione si risponde con repressione e sgomberi, noi rispondiamo affermando che saremo al fianco di chi ogni giorno lotta in difesa dei diritti e per dare soluzioni ad esigenze vere a cui le istituzioni non sanno o non vogliono far fronte,continuando ad usare la legalità come scusa e scudo a protezione della propria incapacità.
Per tutti coloro che soffrono l'aggravarsi della crisi e l'inettitudine dei governi che si susseguono le istituzioni cittadine e regionali devno dare soluzioni mettendo in campo risorse: stabili e fondi da strappare alla speculazione e agli interessi pubblici e privati e investire per garantire condizioni di vita eque e stabili per la popolazione.
E' ridicolo ascoltare assessori ed esponenti dell'amministrazione locale che dicono di avere "le mani legate" e parlano di mancanza di fondi, mentre si mettono soldi a disposizioni delle scuole per indottrinare meglio gli studenti accompagnandoli all'expo, si finanziano cantieri inutili e che bloccano la città, come moltissimi altri progetti che non hanno niente a che fare con l'obiettivo di garantire condizioni di vita dignitose per tutti.
Inoltre, la settimana scorsa prendeva "casa" di fianco alle case popolari occupate "Nelson Mandela" la mensa popolare "Eat the rich", dopo uno sgombero da poco subito. Tale vicinanza avrebbe potuto offrire interessanti occasioni di collaborazione e sperimantazione di percorsi di solidarietà e aggregazione alternativi nel cuore del centro borghese di Bologna, e forse proprio per questo in poche ore la mensa ha subito uno sgombero "lampo" da parte delle forze dell'ordine.

L'unione fa la forza e spaventa il nemico, proprio per questo come realtà che operano lotte sociali a Bologna dobbiamo continuare a sperimentare percorsi di ricomposizione, per colpire compatti ed esigere soluzioni straordinarie a una situazione di emergenza sociale che dilaga in maniera ormai incontrollabile, e che non si può risolvere con polizia, sgomberi o soluzioni "di comodo" per spazzare la polvere sotto il tappeto.

Solidali agli occupanti dell'ex Dima, ai profughi che lo stato abbandona e al progetto "Eat the rich", andremo avanti e saremo più forti che mai!

ASIA-USB Bologna