Cambiano le giunte, passano gli anni, quello che rimane è l'emergenza abitativa!
Prima sgomberi, poi profitto privato
A dicembre aprirà il nuovo "condominio studentesco" in via Irnerio 13, aperto da una cordata di imprenditori.
Prima di questa opera di speculazione in quello stesso palazzo nel 2013 decine di famiglie organizzate insieme ad Asia USB occuparono e diedero vita all'esperienza delle case popolari N.Mandela.
(Per più informazioni su quella che è stata l'esperienza di Irnerio 13: urly.it/3r0gh )
Nella città di Bologna temi come quelli del carovita e caroaffitti si impongono ormai come veri e propri problemi strutturali, senza che però vengano mai affrontati in maniera risolutiva.
Vediamo infatti come le strutture pubbliche - che siano case popolari o studentati - non soddisfino assolutamente il bisogno reale della popolazione, e allo stesso modo nulla viene fatto per imporre una calmierazione degli affitti privati o il riutilizzo dei tantissimi spazi vuoti - spesso di proprietà pubblica - presenti in città.
Quello che avviene è di fatto la negazione vera e propria del diritto alla città, sempre più fatta di speculazione edilizia e gentrificazione, di cui proprio Irnerio 13, sgomberata 6 anni fa, può essere una rappresentazione plastica.
Allo stesso modo vediamo come, così come allora, l'operazione messa in atto da parte dell'amministrazione non sia cambiata: gli sgomberi e gli sfratti continuano ad essere portati avanti senza alcuna soluzione né alternativa, rendendo la città un vero e proprio cumulo di macerie e miseria.
Smascheriamo quindi con forza il tentativo di questi signorotti di ripulirsi la faccia con il condominio studentesco, perché quello che stanno mettendo in campo non è che l'ennesima residenza a prezzi fuori portata (500 una singola, 350 la doppia) la cui conseguenza sarà l'espulsione di numerosi studenti e nuclei familiari "meno facoltosi" dal centro cittadino.
Non esistono speculatori buoni, ma solo soggetti che lucrano sulle difficoltà della popolazione, spesso con il beneplacito dell'amministrazione che abbandona, sgombera e svende un patrimonio pubblico che sarebbe potuto essere utilizzato in altra maniera se solo ci fosse stata la volontà politica di farlo.
Lo hanno dimostrato anche gli studenti di Cambiare Rotta questa settimana, con l’occupazione di uno stabile abbandonato da più di dieci anni da parte dell’Università, e con la battaglia politica che stanno portando avanti di riqualificazione e di una diversa gestione degli spazi anche da parte dell’Università di Bologna.
Ribadiamo con forza che la lotta degli inquilini delle case popolari, la lotta di chi non riesce più a pagare l'affitto e si trova sotto sfratto, di chi si organizza e occupa per rivendicare il diritto alla casa, è la stessa lotta degli studenti per gli studentati pubblici e per il calmieramento dei prezzi degli affitti, e quindi proprio per questo non solo è una lotta giusta ma anche necessaria.
Diventa così ancora più importante saldare le lotta fra gli studenti e le fasce popolari, visto che il nemico è lo stesso per tutti.
Per tutti questi motivi convochiamo un'assemblea pubblica domenica 27 novembre alle ore 15.30 presso lo spazio occupato Base rossa studentesca per discutere del dramma abitativo in città.
A seguire inaugureremo anche lo sportello per il diritto all'abitare che verrà ospitato all'interno dello spazio occupato.