CAMBIARE ROTTA ORA!
Domani, 24 ottobre, parteciperemo alla manifestazione “prima i poveri! Basta sgomberi e sfratti!”
Scenderemo in piazza, insieme agli abitanti dell’ex Telecom barbaramente sgomberata, agli attivisti di Social Log e a tutti i solidali, per dare prova ancora una volta che esiste una componente della città che ha deciso di alzare la testa, di rivendicare il diritto alla casa, al lavoro e ad una vita degna.
Una componente della città solidale con le occupazioni abitative, che sono un messaggio alle amministrazioni: lo sfitto e la speculazione dominano la città sulle spalle di chi rimane senza un tetto, e questo deve finire!
Per questo condividiamo appieno l’istanza di un blocco degli sgomberi immediato, per impostare invece un ragionamento su come trovare soluzioni reali e permanenti per tutti gli occupanti e non solo: per tutti coloro che al momento sono senza una casa, privati del diritto all’abitare.
Perché vivere in occupazione non è una scelta di comodo o un passatempo, ma una necessità, nel momento in cui, complice anche la svendita e l’insufficienza del patrimonio residenziale pubblico, una persona o una famiglia si trovano letteralmente in mezzo alla strada, ignorati dall’amministrazione e dal servizio sociale.
Per contenere quest’emergenza dilagante appoggiamo appieno anche la necessità di applicare subito una moratoria sugli sfratti: l’insolvenza, la morosità, fenomeni ormai massicci, non derivano dalla volontà di “fare i furbi” ma dalla reale impossibilità di pagare.
I salari dei lavoratori infatti, sono sempre più bassi e inadeguati al costo della vita, soprattutto se consideriamo i canoni d’affitto esagerati imposti in città come Bologna. Sempre di più, poi, sono i lavoratori licenziati o cassintegrati, o le aziende, fabbriche e piccole-medie imprese che falliscono lasciando senza lavoro sempre più persone.
In questa situazione, aggravata dalle leggi sul lavoro come il Jobs Act contro il quale è necessario che tutti diano battaglia tanto quanto al Piano Casa, la moratoria sugli sfratti sarebbe almeno una misura di contenimento di una situazione che altrimenti sarà incontrollabile e di minima tutela per le molte persone e famiglie che letteralmente non arrivano alla fine del mese.
Speriamo che questo corteo possa mettere in evidenza questioni che necessitano da troppo tempo di soluzioni strutturali, generalizzate e permanenti, e per questo aderiamo e invitiamo alla partecipazione, domani ore 15 in via Fioravanti 27, ex-Telecom.
ASIA-USB